PERLE DI RUGIADA
25 giugno 2020
"PERLE DI RUGIADA" di Tiziana Fiorino.
Poesie lette dagli alunni delle classi 2C e 2D Scuola Secondaria di Carolei.
Docente: Prof.ssa Claudia Pastore
VIDEO SALUTI
25 giugno 2020
Video saluto di fine anno delle classi 2C e 2D
Docente: Prof.ssa Claudia Pastore
IL DECOVIDERON
Classe II B
Docente: Prof.ssa Giuliana Monforte
10 giugno 2020
Noi alunni della II B siamo lieti di presentarvi l’ultima nostra “fatica letteraria”: IL DECOVIDERON. Questa parola è stata inventata da noi, ma sicuramente vi richiamerà alla mente altre due parole familiari! Una è il Covid 19, o coronavirus, il virus maligno che si è diffuso in questi mesi spargendo malattia, sofferenza e lutti in tutto il mondo. L’altra l’abbiamo presa in prestito dall’opera del grande scrittore Giovanni Boccaccio, il Decameron. Non a caso abbiamo scelto questo autore: la sua raccolta di novelle è ambientata in un periodo storico tristissimo, quello dell’epidemia di peste del Trecento... E come nel Decameron c’è un’allegra brigata di giovani che cerca di risollevare gli animi pur in mezzo a tante cose negative che vede e vive , così anche nel Decovideron c’è una classe di compagni che giorno per giorno si sono aiutati e sostenuti in questo difficile periodo di quarantena. Qui sotto potete vedere un’immagine della nostra allegra brigata e come allegato a questa breve presentazione, vi inviamo il link per leggere il nostro e Pub.
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SAGGIO FINALE DI PIANOFORTE
FESTA DELLA REPUBBLICA
5 giugno 2020
Le donne nell'epica classica
Penelope, Didone e Andromaca a confronto
Carolina Berardelli 1D
Docente: Prof.ssa Patrizia De Leonardis
Penelope, Didone e Andromaca rappresentano tre modi diversi di amare, di sentire, di vivere. Le tre figure partono dallo stesso sentimento, l’Amore, ma questo viene vissuto in maniera completamente differente da ognuna di loro.
Penelope è una donna retta, giusta, razionale, che non perde mai la sua forza, la sua speranza. Ella resta fiduciosa e fedele, dritta nelle intemperie, ferma nella tormenta, trova sempre il coraggio e supera le difficoltà con intelligenza e astuzia (degna moglie di Odisseo!)
#noisiamorimastiacasa ORA #vogliamotornareascuola
5 giugno 2020
Beatrice Iannuzzi 1D
Docente: Prof.ssa Patrizia De Leonardis
La scuola sta per concludersi. Che anno particolare abbiamo vissuto! Già per me lo era, avevo da qualche mese iniziato la scuola secondaria di primo grado con tanta paura e preoccupazione.
Tutto procedeva benissimo, fino a quel fatidico 4 marzo, quando ad un tratto le porte della scuola si sono chiuse dietro di noi. Si parlava dappertutto di un virus, chiamato Coronavirus o COVID 19, capace di colpire le vie respiratorie arrecando ai malcapitati diversi sintomi: febbre alta, tosse, problemi respiratori e malessere generale. Il ministro della Salute diede, fin da subito, ordini precisi che ognuno di noi avrebbe dovuto rispettare per non contrarre il virus: lavarsi spesso le mani, tossire o starnutire nella piegatura dell’avambraccio, evitare contatti fisici e stabilire con gli altri una certa distanza di sicurezza. Sono stati rinviati moltissimi eventi, partite sportive e manifestazioni varie ed ovviamente chiuse tutte le scuole d’Italia per prevenzione. Mai, però, avrei immaginato che non saremmo più ritornati.
Riflessioni e cambiamento
Anna Maria Naccarato
Docente: Prof.ssa Virginia Olivito
Da qualche mese a questa parte, la nostra vita è stata completamente stravolta dall’avvento del Coronavirus anche in Italia. Per prevenire l’aumento dei contagi e, di conseguenza, anche dei decessi, gli italiani sono stati obbligati ad affrontare una quarantena che dura ancora oggi, anche se con piccole aperture solo per chi lavora o necessita di serio bisogno.
Nonostante i lati negativi di questa quarantena, siamo riusciti a trovare anche qualche lato positivo in tutto ciò: questi mesi trascorsi nella nostra casa ci hanno permesso di riflettere su ciò che prima sembrava banale e ci hanno permesso di riscoprire i vecchi valori e le antiche tradizioni del passato. A causa dell’emergenza Covid-19, non è possibile scambiare baci o abbracci e restare vicini a meno di un metro, altrimenti rischiamo di contrarre questo virus letale. Prima ci sembrava banale abbracciare il nostro migliore amico o baciare i nostri parenti quando ci riunivamo nei pranzi di famiglia. Adesso, invece, ci siamo resi conto di quanto questi piccoli gesti siano importanti per noi, delle piccole dimostrazioni di affetto che ci riempiono il cuore. Ci viene spontaneo abbracciare un amico per strada, quindi non poterlo fare è come toglierci un pezzo della nostra quotidianità, della vita “normale” che avevamo fino a qualche tempo fa.
PARCO NAZIONALE DELLA SILA
Classe 1D
Docente: Prof.ssa Dora Lio