Leggenda del grano sulla scacchiera

(India, XV secolo, ?)

Secondo la leggenda che accompagna il tempio al tempio Ambalappuzha Sree Krishna Swamy (tempio del XV secolo Indu dedicato a Krishna, ottavo avatar di Vishnu e dio della compassione, della tenerezza e dell’amore secondo la tradizione induista), un giorno Krishna stesso apparve nella corte del re locale sotto le sembianze di un vecchio saggio e lo sfidò a una partita a scacchi. Il re, che era anch’egli appassionato di scacchi, accettò volentieri la proposta e prima di iniziare la partita, i due contendenti si misero d’accordo sull’eventuale vincita.

Il saggio disse al vecchio che aveva una richiesta molto modesta e che, essendo un uomo di pochi bisogni materiali, tutto quello che desiderava era un po’ di grano. La quantità di grano chiesta dal saggio era da determinare sulle celle della scacchiera come segue: un chicco di grano per la prima cella della scacchiera, due per la seconda, quattro per la terza, otto per la quarta e così via, raddoppiando ogni volta il numero di chicchi sulla cella rispetto alla cella precedente.

Il re perse la partita e il saggio gli chiese dunque il suo premio. Tuttavia, mentre metteva i chicchi di grano sulla scacchiera, il re si rese presto conto della vera natura della richiesta del saggio: l’intero granaio reale non sarebbe infatti bastato a soddisfare la richiesta. Una volta capito questo problema, il saggio si rivelò al re nelle sue vere sembianze e lo rassicurò, dicendo che non avrebbe dovuto ripagare il debito immediatamente, ma nel tempo. Da quel momento in poi, il re decretò che ogni giorno nel tempio si sarebbe dovuto servire del paal-payasam (una specia di budino di riso) gratuitamente a tutti i pellegrini in visita al tempio, finché il debito non sarà stato ripagato.

Difficoltà
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Domanda
La domanda che si pone è: quindi quanti chicchi di grano sono necessari in totale per soddisfare la richiesta di Krishna?