Indovinelli
Il linguaggio della matematica ricreativa è stato usato sin dai tempi antichi. Certi testi hanno avuto il ruolo di passatempi e indovinelli, ma in alcuni contesti storici e culturali, hanno avuto una importante funzione didattica.
La più antica testimonianza storica è probabilmente costituita dal Papiro di Rhind (o di Ahmes), risalente al 1500 a.C. Qui troviamo il celebre problema delle 7 case: ci sono 7 case, in ogni casa ci sono 7 gatti, che hanno mangiato 7 topi ciascuno, che hanno mangiato 7 spighe di grano... Non sappiamo con certezza quale fosse la funzione di questo e degli altri indovinelli presenti nel papiro, se didattica o più semplicemente di svago.
Quello che sappiamo è che indovinelli molto simili li ritroviamo in epoca medievale nella Penisola italiana, dove vengono utilizzati con finalità didattica. Vennero infatti inseriti nei libri d'abaco, testi al tempo molto diffusi e destinati ai figli di mercanti e commercianti che studiavano la matematica. Il primo e classico esempio è il Liber Abaci di Fibonacci.
Intorno al XV-XVI secolo, nascono le prime raccolte di soli enigmi e indovinelli matematici, che inizialmente circolano in forma manoscritta, come il Ludi Rerum di L. B. Alberti, scritto attorno al 1450 (la stampa fu inventata proprio in quegli anni) e del De Viribus Quantitatis di Luca Pacioli (prima metà del 1500). Non molto più tardi, i testi didattici di aritmetica cominciarono ad abbandonare progressivamente i problemi pratici, preferendo una formulazione astratta e con regole ben definite, come accadde con l'Algebra di Bombelli (1572).
Dal contesto francese ci arrivano alcuni dei testi di matematica ricreativa a stampa che più ebbero successo. Vanno senza dubbio ricordati i Problèmes Plaisantes et Délectables di Claude-Gaspar Bachet (1612), che raccolse nella sua opera alcuni problemi tratti da Diofanto (di cui tradusse le Aritmetiche), dai libri d'abaco medioevali, giochi con le carte e quadrati magici. Ma il successo maggiore lo ottennero le Récreations Mathématiques di Jacques Ozanam, di cui furono stampate traduzioni e nuove edizioni lungo tutto il Settecento.
Rompicapi dal Passato
Matematica per tutti tra Sei e Settecento
A cura di Ilaria Ampollini e Claudio Fontanari
in collaborazione con MUSE - Museo delle Scienze (Trento)
Da marzo 2020, durante il periodo di lockdown, Ilaria Ampollini e Claudio Fontanari hanno proposto una serie di video ispirati a questa tradizione: dopo un primo video in cui Ilaria ti sfida con uno di questi rompicapi, potrai scoprire in un secondo video se la soluzione che hai pensato è corretta!
La creazione e la risoluzione di indovinelli e rompicapi a sfondo matematico ha continuato ad evolversi. Numerose riviste presentano regolarmente indovinelli ed enigmi matematici, come quelli di Lewis Carroll, Samuel Loyd o Henry Ernest Dudeney della seconda metà del 1800 oppure quelli raccolti nei famosi libri di Martin Gardner, o di Ennio Peres in Italia, durante tutto il secolo scorso.
NEL LABORATORIO
All'interno del nostro laboratorio, potrai sfidare i tuoi amici e le tue amiche su indovinelli ed enigmi dal passato raccolti dai seguenti testi e leggende.
Papiro di Rhind (o Ahmes)
(Egitto, 1550 a.C. circa)
Propositiones ad acuendos juvenes di Alcuino da York
(Inghilterra, fine del XIII secolo)
Liber Abaci di Fibonacci
(Italia, 1202)
Ludi Mathematici di Leon Battista Alberti
(Italia, 1450)
De Viribus Quantitatis di Fra Luca Pacioli
(Italia, fine del XVI secolo)
Leggenda del grano sulla scacchiera
(India, XV secolo, ?)
Problèmes plaisants di Claude-Gaspar Bachet
(Francia, 1624)
Récreations Mathématiques di Jacques Ozanam
(Francia, 1694)
The Canterbury Puzzles
(UK, 1907)