Post date: 16-nov-2012 17.08.53
Percepisco come una "mente comune" dietro gli insegnamenti di Gesù e Buddha, come se questa fosse una specie di mente universale che si traspone in insegnamenti, che sono gli stessi, ma espressi in modo diverso, secondo la necessità di tempo e luogo, in particolare secondo la mentalità degli ascoltatori (qui come ascoltatore va forse compresa la persona del maestro). E' possibile individuare oggettivamente questa mente universale?
Forse uno strumento può essere utilizzato come "triangolatore" geometrico dei concetti, ovvero gli spazi concettuali derivanti dal corpus degli insegnamenti. Non ci si aspetta una sintesi esatta e puntuale, ma più che altro una individuazione probabilistica, approssimata, dei concetti che stanno a monte dell'insegnamento. Questi concetti sarebbero qualcosa come la controparte mentale della "via" indicata da questi maestri.
Potremmo pensare di raccogliere le assonanze come descritto qui mettendoli in ordine per quantità di link individuati, e per "sacralità" della fonte, come percepita dalle singole persone o tradizioni. Raccolti e "sintetizzati" un numero sufficiente di dati, avremmo una geometria semantica che, ripulita dagli "accidenti linguistici" e "culturali", potrebbe essere studiata e forse ri-trasposta nel vocabolario di altre lingue o culture.
Queste assonanze sono quelle che appaiono improvvisamente alla coscienza mentre leggiamo gli insegnamenti di un maestro e scopriamo, meravigliati, che qualche altro maestro, con altre parole, aveva già dato quello stesso insegnamento.