Cubismo

Il cubismo è un movimento artistico nato in Francia agli inizi del Novecento (1907), per iniziativa di artisti come Pablo Picasso e Georges Braque. È stato un movimento dirompente perché ribaltava l’idea secondo cui l’arte dovesse riprodurre fedelmente la natura, e metteva al primo posto il modo in cui l’artista percepiva la realtà.

La sfida del Cubismo quindi era riportare la visione tridimensionale dell’occhio umano su un mezzo bidimensionale come la tela. 

Per far questo gli artisti cubisti scomponevano il soggetto nelle diverse prospettive da cui poteva essere osservato, e le riportavano tutte sulla tela, in modo da dare allo spettatore una visione simultanea del soggetto. Le immagini venivano a tal punto frammentate e ricostruite che il risultato finale spesso rendeva irriconoscibile il soggetto iniziale, come nell’esempio de Il suonatore di fisarmonica, opera di Picasso del 1911.

Si fa risalire la nascita del cubismo al 1907, anno della mostra all’Estaque, presso Marsiglia durante la quale, il critico d’arte Louis Vauxcelles, vedendo un’opera di Georges Braque, dichiarò: “Braque maltratta le forme, riduce tutto, luoghi, figure, case, a schemi geometrici, a cubi.” 

I principali esponenti del cubismo sono i giù citati Pablo Picasso e Geroges Braque, pionieri del movimento, a cui si aggiunsero artisti come Robert Delaunay, Marcel Duchamp, Albert Gleizes, Jean Metzinger, Fernand Léger, Juan Gris, Francis Picabia e l’italiano Gino Severini (per citarne alcuni).


Prima ancora di Picasso e Braque, le prime forme di arte cubista nascono con le opere del pittore francese Paul Cézanne, che fu tra i primi a rifiutare le tradizionali regole della prospettiva, per mostrare il soggetto ritratto da diversi punti di osservazione. Furono proprio i dipinti di Cézanne, e in particolare Le bagnanti, a ispirare Picasso nella creazione di una delle sue opere più celebri Les demoiselles d’Avignon (1907), che secondo molti critici ha segnato l’inizio dell’età moderna dell’arte e ha dato il via al movimento cubista.

Il cubismo si può identificare in due periodi fondamentali:

Il cubismo analitico (dal 1910 al 1912 circa) gli artisti cubisti cominciano ad analizzare e scomporre il soggetto per poi riassemblarlo sulla tela secondo un ordine diverso da quello tradizionale. 

Il cubismo sintetico, gli artisti cubisti iniziarono ad inserire nelle loro opere un nuovo elemento: il collage. Anche questo con l’obiettivo di superare la bidimensionalità della tela e l’appiattimento dell’immagine.