Picasso è figlio d’arte. È stato il padre, Jose Ruiz Blasco, artista e professore di disegno, ad avvicinarlo al mondo delle arti visive sin dall’età di sette anni. A diciannove anni Picasso decide di lasciare la Spagna per andare a Parigi e vivere tra gli artisti bohemien di Montmartre e Montparnasse. All’inizio divide la stanza con il poeta e pittore Max Jacob. La camera pare avesse un solo letto, così a turno uno dei due riposava di giorno, l’altro di notte.
Il nome di Picasso è legato soprattutto alla corrente artistica del cubismo, ma la sua produzione è vasta e spazia in numerosi stili, spesso molto diversi tra loro. Per comodità, la sua longeva carriera viene di norma suddivisa (per semplificazione) in quattro “periodi”, diversi per influenze e tematiche: il malinconico “periodo blu”, il “periodo rosa”, “il periodo africano” e il “periodo cubista”.
La sua opera più famosa probabilmente è la colossale Guernica (a fondo pagina e in copertina), considerata uno dei capolavori del XX secolo. Rappresenta le conseguenze del bombardamento della Luftwaffe sulla piccola città di Guernica, durante la Guerra civile spagnola.All’ambasciatore nazista Otto Abetz che, entrato nel suo atelier di Parigi gli chiese indicando l’opera: “È lei che ha fatto questo?”, Picasso laconicamente rispose: “No, lo avete fatto voi tutto questo!”
Oltre che per le sue opere, Picasso è famoso anche per il suo stile di vita e le sue avventure sentimentali. A parte le relazioni “stabili” con la ballerina Ol’ga Chochlova, con la giovanissima Marie-Thérèse Walter, con la fotografa Dora Maar o la studentessa Françoise Gilot, Picasso ebbe molte amanti, spesso giovanissime, tra cui importanti nobildonne italiane.