l'acropoli

acropoli di Atene

La parola acropoli deriva dalla lingua greca e significa letteralmente "città alta" (àkros "alto", pòlis "città"). Posta dunque in posizione dominante rispetto al resto dell'insediamento, in età micenea ospitava la residenza fortificata del re ed era connotata da caratteri difensivi e politici. In età classica, invece, si trasforma nel centro religioso cittadino per eccellenza, e lì vengono costruiti splendidi templi, dei quali il più noto resta il Partenone, che ancora oggi troneggia sull'acropoli di Atene.

L'acropoli dell'età micenea

Nella civiltà micenea alcune fra le città più importanti, come Micene, Tirinto e Tebe, nacquero originariamente su collinette fortificate da mura di grossi blocchi poligonali di pietra, all'interno delle quali si svilupparono le residenze dei monarchi in posizione strategica dominante e dove, in caso di guerra, poteva rifugiarsi e difendersi dai nemici la popolazione della città bassa e del contado. L'acropoli nasce perciò come diretta conseguenza di una struttura politica monarchica, che concentra le proprie attività economiche, produttive e la propria sicurezza militare attorno alla figura di un solo uomo, il principe, che abita nella parte dominante della città, la reggia.

L'acropoli dell'età classica

Quando cambiarono le condizioni politiche e si passò, nella civiltà greca classica, a una forma di governo democratico, le città mutarono la loro organizzazione interna. Questo cambiamento, iniziato nell'età di Solone (6° secolo a.C.) e culminato nell'età di Pericle (5° secolo a.C.), trasformò l'acropoli da parte della città abitata a centro spirituale dell'insediamento: l'acropoli divenne il luogo dedicato al culto delle divinità e la sua funzione strategica e difensiva venne così a perdersi, dato che la difesa della città era assicurata da mura fortificate più ampie che cingevano tutto il territorio abitato. Nello stesso periodo il vero centro della vita civile, politica e commerciale della città greca si sposta nell'agorà, mentre nelle acropoli al posto del palazzo del principe si costruiscono santuari con templi dedicati alla divinità protettrice di ciascuna città, come vedremo più avanti. Un caso eccezionale rispetto a questa regola è rappresentato dalla monumentale acropoli di Pergamo (città dell'attuale Turchia), nella quale ricompare il palazzo principesco insieme a una serie di edifici civili e religiosi disposti su ampie terrazze a diverse altezze, tra i quali spicca per importanza e bellezza l'altare (ara) dedicato a Zeus.


L'acropoli è un termine (derivato dall'unione della definizione greca cioè "in alto", con polis, "la città") che originariamente indicava la parte più alta della polis greca. Estendendone il significato, può essere chiamata "acropoli" la parte più eminente e fortificata di un'antica città.