neoclassicismo, romanticismo e realismo

il neoclassicismo

Le caratteristiche dello stile Neoclassico consistono nel rinnovato interesse verso il mondo dell’arte classica: gli artisti neoclassici ritenevano che gli antichi avessero raggiunto la perfezione armonica, dell’equilibrio e della compostezza, all’interno delle loro opere, per lo più appartenenti al mondo dell’arte greca e romana.

Il grande interesse per l’antico mondo artistico romano e greco, venne ridestato da importanti scoperte archeologiche effettuate proprio nel Settecento, le quali, riaccesero il fervore riguardanti questi grandi capolavori del passato.

Tra le grandi scoperte fatte nel diciottesimo secolo, ci furono le seguenti: i templi greci di Paestum, Villa Adriana a Tivoli e Pompei; le notizie di tali ritrovamenti si diffusero in modo estremamente rapido, suscitando una grande curiosità da parte degli appassionati.

Nelle opere neoclassiche, la perfezione estetica non bastava: gli artisti esponenti di questo movimento, volevano andare oltre, realizzando dei capolavori che potessero “mostrare” anche un perfetto equilibrio razionale interiore.

Nel 1700 Wincklemann, un archeologo di fama mondiale, portò alla luce Ercolano e Pompei. Un rinnovato interesse per l'arte classica pervase gli intellettuali europei, incrementato dal movimento illuministico, dall'enciclopedismo e da un nuovissimo interesse per i fenomeni scientifici. Tutto ciò pone la Sicilia al centro dell'attenzione della vita culturale europea, e per la prima volta, il Gran Tour supera i confini tradizionali di Roma e Napoli. Ognuno di questi viaggiatori ha lasciato un diario di viaggio ricco e variegato, in cui è possibile ritrovare inalterate le emozioni provate nell'attraversare questi luoghi. I luoghi maggiormente visitati dagli intellettuali del Grand Tour nel loro viaggio in Sicilia erano prevalentemente quelle località famose per i fenomeni vulcanici. Spiccano tra tutti l'Etna, con l'ascesa al cratere, e le Isole Eolie, senza tralasciare quelle località come Acireale, Siracusa, Segesta, Selinunte, note per le bellezze architettoniche d'arte classica che ospitano. Alcuni hanno visitato anche luoghi "insoliti", come la Villa dei Mostri di Bagheria (PA) o il Deserto delle Macalube ad Aragona di Sicilia (AG) il Castello di Sperlinga di cui Houel fa un resoconto minuzioso della parte scavata nella roccia, riportando le più svariate impressioni, emblematiche del sentire settecentesco.

Autori del Neoclassicismo

JACQUES-LOUIS DAVID è considerato il massimo interprete per quanto riguarda la pittura Neoclassica. Nasce a Parigi nel 1748 e muore a Bruxelles nel 1825. Dopo una prima formazione sotto l’egida di pittori ancora legati a un gusto rococò, frequenta i corsi dell’Accademia, ottiene il Prix de Rome e nell’ottobre 1775 parte per l’Italia:

Queste esperienze lo portano a fare tabula rasa con la formazione precedente e lo inducono a guardare all’antico con gli occhi di Raffaello, cioè come esempio di nobiltà di stile e di grandezza umanistica.

ANTONIO CANOVA  nasce a Possagno, vicino a Treviso, il 1° novembre del 1757. Rimane precocemente orfano di padre e, quando la madre si risposa e si trasferisce in un paese vicino, viene affidato al nonno paterno, Pasino, abile scalpellino e capomastro, che gli insegna i primi rudimenti del mestiere. Poiché il giovane Antonio dimostra una dote eccezionale per la scultura, nel 1768 viene mandato a condurre il proprio apprendistato a Venezia, dove frequenta studi di scultori oltre alla Pubblica Accademia del Nudo e dove realizza le sue prime opere che gli danno in breve una certa notorietà nell'ambiente artistico locale (Orfeo ed Euridice, 1773; Apollo; busto di P. Renier; Dedalo e Icaro, 1779).

Architettura neoclassica

Filippo Juvarra

Architetto di fama internazionale, messinese d’origine, Filippo Juvarra giunse a Torino dopo che Vittorio Amedeo II era diventato re di Sicilia. Nel 1713 divenne primo architetto di corte, e il suo primo lavoro fu il progetto di ampliamento del Palazzo Reale di Messina (1714).

Nel 1714 a Torino, grazie alle sue molteplici competenze, gli furono affidate l'ideazione e la realizzazione di un piano che trasformasse la capitale nel miglior specchio di dinastia e potenza del sovrano.

Realizzò la chiesa votiva sul colle di Superga (1715-31) visibile da ogni punto della città, legata al voto fatto da Vittorio Amedeo II ed emblema del sovrano stesso,  e la «zona di comando» di piazza Castello con le Segreterie di Stato (1733) e gli Archivi (1731).


il romanticismo

Nel 1830, quando il Neoclassicismo stava gradualmente perdendo la propria influenza in tutta Europa, le nuove generazioni di artisti e letterati, erano alla ricerca di qualcosa di completamente nuovo; il frutto di questa ricerca, fu la delineazione di nuovi canoni e di caratteristiche letterarie ed artistiche, le quali, successivamente, portarono alla nascita del Romanticismo.

In precedenza, le caratteristiche che stavano alla base del Neoclassicismo erano: raziocinio, controllo, perfezione geometrica e, soprattutto, imitazione dell’arte degli antichi, i quali, secondo i neoclassici, avevano già raggiunto l’apice della perfezione con la loro arte.

Il Romanticismo in arte presentava delle caratteristiche palesemente contrarie a quelle del Neoclassicismo: sfrenata passione, forti sentimenti ed un ritrovato fervore per il mondo religioso; inoltre, se l’artista neoclassico era convinto che la perfezione dell’arte fosse stata raggiunta dagli antichi, il romantico traeva, invece, ispirazione dal cupo e misterioso mondo del Medioevo, che fino a quel momento era stato considerato un periodo privo di importanza e prettamente negativo.

Ogni paese in cui si manifestarono i lineamenti del Romanticismo, sviluppò a sua volta, delle varianti autonome ed individuali: ad esempio, il Romanticismo in Italia aveva delle caratteristiche fondamentalmente diverse da quello francese, inglese e tedesco.

Il pittoresco ed il sublime erano delle caratteristiche onnipresenti nei paesaggi romantici e, più in generale, nell’immagine romantica.

Sublime = sentimento di piacere generato da ciò che inquieta, fa paura o in qualche modo sfugge al controllo della ragione.

pittoresco = tutto ciò che, prestandosi ad una rappresentazione pittorica, è dotato di determinate qualità: varietà e un gradevole disordine.

Oltre a queste due caratteristiche, c’era un altro elemento ridondante nel mondo romantico: la rovina.

Le rovine in inglese ebbero una grande importanza, poiché trasmettevano allo spettatore la sensazione dello scorrere del tempo e rappresentavano un segno tangibile delle civiltà del passato, e, nello stesso tempo, della potenza distruttiva del tempo sulle creazioni dell’uomo; in sintesi, per i romantici, le rovine (che fossero vere o finte) risultavano essere molto più interessanti ed emozionanti di un edificio conservato perfettamente nel corso dei secoli.

Il romantico, era sempre alla ricerca delle tenebre, del mistero, delle sensazioni coinvolgenti e drammatiche.

il realismo

Partendo dalla Francia del 1840, il realismo rivoluzionò la pittura, ampliando le concezioni di ciò che costituiva l’ arte. Lavorando in un’ epoca caotica segnata dalla rivoluzione e da un diffuso cambiamento sociale, i pittori realisti sostituirono le immagini idealistiche e le concezioni letterarie dell’ arte tradizionale con eventi di vita reale, dando ai margini della società un peso simile a quello dei dipinti e delle allegorie della grande storia.

La loro scelta di portare la vita quotidiana nelle loro tele è stata una prima manifestazione del desiderio d’avanguardia di fondere arte e vita, e il loro rifiuto delle tecniche pittoriche, come la prospettiva. La corrente artistica del Realismo ha avuto come maggior esponenti:

Gustave Courbet è Considerato il padre del Realismo, famoso per opere come “L’Atelier del pittore”e  "Gli spaccapietre".

Jean-François Millet è noto, per aver dipinto  “Le spigolatrici” e “L’Angelus”, che ritraggono la vita dei contadini.

Honoré Daumier: Daumier era un maestro della satira e del commento sociale, come dimostrano le sue litografie e dipinti che criticano la società del suo tempo.


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