2022/12

Verbale della Consulta degli ecomusei lombardi e della rete degli ecomusei lombardi del 15/12/2022 - BOZZA - OSSERVAZIONI ENTRO 31.12.2022


Presenti:

1. Simona Martino, Dirigente Regione Lombardia

2. Agostina Lavagnino, Regione Lombardia

3. Grazia Aldovini, Regione Lombardia

4. Raul Dal Santo, Ecomuseo di Parabiago

5. Lucia Vignati, Ecomuseo di Parabiago

6. Fabrizia Gambetta - Ecomuseo della Valmalenco

7. Francesca Lucchini, Ecomuseo di Valle Trompia. La Montagna e l’Industria

8. Angela Gatti, Ecomuseo di Nova Milanese

9. Concetta Pugliese, Ecomuseo Il Grano in Erba

10. Emily Andrea Rizza, Ecomuseo Il Grano in Erba

11. Fabrizio Scolari, Ecomuseo miniere di Gorno

12. Antonella Furlini, Ecomuseo Valle Del Bitto Di Albaredo

13. Emma Taddei, GAL Valle Brembana 2020. Ecomusei di riferimento: Ornica, Valtorta e Val Taleggio

14. Ottavio Bettoni, Ecomuseo Vaso Re e della Valle dei Magli

15. Alessandra Micoli, Ecomuseo Urbano Metropolitano Milano Nord

16. Filippo Mantovani, Ecomuseo della risaia, dei fiumi, del paesaggio rurale mantovano

17. Marida Brignani, Ecomuseo Valli Oglio Chiese

18. Elisa Montanari, Ecomuseo terre d'acqua fra Oglio e Po

19. Matilde Comensoli, Ecomuseo del Vaso Re e della valle dei Magli

20. Antonioli Maria Rosa, Ecomuseo delle Limonaie del Garda Pra dela Fam

21. Edo Bricchetti, Ecomuseo Valle Spluga

22. Catherine De Senarclens, Ecomuseo delle Grigne (Esino Lario, Lecco)

23. Silvana Sperati, Ecomuseo della Prima Collina

24. Edmondo Sperati, Ecomuseo della Prima Collina

25. Franco Saligari, Ecomuseo Resistenza in Mortirolo

26. Maria Elena Massarini, Ecomuseo Valvestino

27. Silvia Merigo, Ecomuseo Valle delle Cartiere di Toscolano Maderno

28. Fabio Bonaiti, Ecomuseo Val San Martino


Ecomusei rappresentati: n. 23 su 34 (68%)


1. Bando per il riconoscimento dei nuovi ecomusei lombardi

Lavagnino: il bando è stato pubblicato.


2. Piattaforma online sugli ecomusei e monitoraggio degli ecomusei

Lavagnino: per avere un’interlocuzione diretta tra Regione ed ecomusei, la nostra Direzione sta sviluppando una piattaforma on-line, che verrà attivata per step nel 2023, dedicata agli ecomusei e al loro monitoraggio. Oltre gli ecomusei riconosciuti, potranno registrarsi anche gli ecomusei in attesa di riconoscimento. A parte le anagrafiche ci sarà la possibilità di inserire l’aggiornamento per il monitoraggio dei nuovi requisiti e consentirà una maggiore visibilità ai progetti degli ecomusei. Tutti i documenti, tra cui il questionario di autovalutazione, verranno caricati direttamente sulla piattaforma senza più necessità di invio di Pec.

Dal Santo: speriamo che la nuova piattaforma sia multifunzionale e che ci aiuti a conoscerci tra noi e a farci conoscere dal pubblico, quello della visibilità è una richiesta che avevamo fatto a suo tempo all’assessore (Allegato 1).

Lavagnino: sarà necessario confrontarci sul come mettere a valore i dati inseriti nella piattaforma. Ad esempio Regione Lombardia intende inserire gli Ecomusei nel circuito “Tessera musei” e probabilmente la piattaforma potrà essere utile anche per acquisire informazioni per questa iniziativa.

Dal Santo: per l’inserimento degli ecomusei nel circuito tessera musei si dovranno individuare criteri minimi, ad esempio un telefono o una mail che risponde in tempi brevi, un sito web o social per evidenziare le caratteristiche degli ecomusei aderenti, ad esempio la presenza di percorsi culturali, di collezioni aperte, eventi secondo un programma annuale ben definito e altri servizi.

Lavagnino: guardate il sito “Abbonamento ai musei” per capire quali delle vostre attività possono essere messe in evidenza.

La Consulta prende atto favorevolmente e:

1) attende da Regione l’attivazione della nuova piattaforma;

2) si rende disponibile a concertare criteri per inserire gli ecomusei nel circuito “Tessera musei”


3. Resoconto attività 2021/22

  1. Stato della pianificazione degli ecomusei

Aldovini illustra la sintesi del monitoraggio dei piani annuali delle attività 2022 (Allegato 2).

Bettoni: chiede i contatti al fine di migliorare la stesura del piano del proprio ecomuseo.

Aldovini: non c’è problema, noi siamo sempre disponibili.

Dal Santo: il link ai contatti è il seguente: https://sites.google.com/site/ecomuseidellalombardia/home/contatti, ricordo che come rete ecomusei di Lombardia abbiamo anche stilato un vademecum con i suggerimenti per adeguarsi ai nuovi criteri minimi e qualche esempio concreto. È un documento in progress che si può aggiornare con l’aiuto di ciascuno.

Lucchini: fino a quando non è disponibile la nuova piattaforma è possibile caricare i piani degli ecomusei di recente inviati sul sito in modo che chi avesse difficoltà a redigerli possa prendere spunto? Vi mandiamo in automatico i nuovi piani quando scadono?

Lavagnino: sarebbe auspicabile.

Dal Santo: i requisiti minimi prevedono che alcuni dati vengano pubblicati con licenza libera. Tuttavia i piani annuali non rientrano tra la documentazione che deve essere rilasciata con questa licenza, ma questo non toglie che si possano comunque e utilmente mettere in condivisione.

Aldovini: i requisiti minimi non sono ostativi di quelli superiori, se può essere utile si può costruire un facsimile o pubblicare i piani, ma nei requisiti minimi c’è una puntuale indicazione su come redigere i piani.

Mantovani: sono d’accordo a che i piani vengano pubblicati. Un problema che abbiamo riscontrato è che i piani sono molto elastici, partiamo con un’idea un anno e siamo costretti a cambiarla l’anno dopo perché siamo legati ai bandi per trovare finanziamenti. Servirebbero delle linee di finanziamento strutturali.

Bricchetti: è bene avere un form per creare il piano.

Aldovini: una cosa sono i progetti e una cosa è il piano annuale delle attività. La prima cosa è leggere i requisiti minimi ove già si specificano le caratteristiche del piano.

Dal Santo: per quanto riguarda i progetti abbiamo suggerito all’Assessore di mettere a disposizione un supporto che posa aiutare gli ecomusei a creare una progettazione per progetti complessi da presentare a bandi anche europei come già Regione ha fatto ad esempio tramite il bando life gestire 2020 mettendo a disposizione appositi facilitatori.

Saligari: registro con favore l'analisi di Grazia Aldovini sui piani delle attività, utili spunti per la nostra prossima cabina di regia di fine anno, sulla consuntivazione delle attività 2022 e sulla previsione delle attività 2023.


La Consulta prende atto e suggerisce di pubblicare i piani degli ecomusei in formato aperto.


  1. festeggiamenti per i 50 anni di ecomuseologia

Regione e gli ecomusei lombardi nel 2021 hanno organizzato il convegno sugli ecomusei lombardi

  1. Progetti di rete

Stato dell'arte dei progetti di rete non discusso in sede di Consulta ma qui riportato da Dal Santo come preannunciato in riunione:

a. Paesaggi sostenibili del cibo; E' attualmente fermo, potrebbe però essere utilmente ampliato nell'ambito del bando InnovaMusei

b. Programma Ecomusei sono paesaggio per la celebrazione dei 50 anni di ecomuseologia e convegno internazionale sul ruolo degli ecomusei nella giustizia climatica, pubblicazione su ecomusei e azione per il clima, pubblicazione Babel Tower Museums people in dialogue;

c. Licenze libere e adesione ai progetti Wikimedia.

L’Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale – Digital Library del Ministero della Cultura ha pubblicato il Piano nazionale di digitalizzazione del patrimonio culturale (PND), al momento in fase di consultazione pubblica, il PND vuole chiarire alcuni punti su questo tema. Nello specifico, viene ribadita la necessità di pagare un canone alle istituzioni che conservano i beni per gli usi commerciali delle immagini, anche quando queste sono prese da Wikimedia Commons che consente l’uso commerciale.

Gli ecomusei lombardi hanno inviato ai Ministri la richiesta di garantire in particolare ai “pesci piccoli” il libero uso dell’immagini senza dover pagare. Infatti se l’obiettivo principale è la digitalizzazione del patrimonio culturale e la diffusione della conoscenza, burocratizzarne e monetizzarne l’uso a fini commerciali, andrebbe contro questo obiettivo. C'è il parere di Wikimedia Italia da cui abbiamo preso spunto. >>leggi il parere inviato

d. Progetto Ecoheritage

Il progetto ha prodotto alcuni risultati già disponibile on line grazie anche a numerosi ecomusei lombardi (a cui va il ringraziamento speciale per la generosità della loro partecipazione attiva )

Sono disponibili alcuni strumenti presso EcoHeritage Learning HUB che è stato possibile costruire con la collaborazione dei partner di progetto (tra cui la rete ecomusei di lombardia, con capofila Parabiago) e degli ecomusei di Portogallo, Polonia Spagna e Italia:

A breve saranno pronti 4 moduli formativi per gli ecomusei nelle 5 lingue di progetto (italiano compreso)

  1. Ruolo degli ecomusei nella revisione del PTR Lombardia

(abbiamo mandato parere allegato nell’ambito del procedimento di VAS– sul sito trovate la cronistoria legata anche al piano paesaggistico regionale (link) – il 17.10.2022 la GR ha approvato il PTR (link) rassegnandolo al Consiglio che immagino non ha il tempo di approvarlo. La GR ha accolto l’osservazione della rete ecomusei di lombardia e ora l’art. 38 della componente paesaggistica del PTR recita:

Art. 38 Ecomusei

1. Gli Ecomusei lombardi, nella loro attività, sostengono la conoscenza dei paesaggi culturali come strumento di rafforzamento dell’identità delle comunità, ne mettono in luce la matrice naturale e storica, forniscono chiavi di lettura e indicazioni di salvaguardia e valorizzazione del territorio nel suo complesso e nella sua identità.

Direttive

2. Gli enti di cui all’art. 1, comma 3, della presente Disciplina, in base alle proprie competenze:

a) assumono nei propri strumenti di pianificazione gli elementi del patrimonio culturale e naturale individuati dagli ecomusei, anche con la partecipazione delle comunità, quale patrimonio strategico per conseguire obiettivi di qualità paesaggistica;

b) prevedono forme di collaborazione, anche finalizzate alla formazione degli strumenti di pianificazione, per l’identificazione di elementi di lettura validi delle specificità territoriali e delle caratteristiche identitarie del sistema paesistico, ambientale, insediativo e infrastrutturale.

Credo che sia un buon risultato anche se non ancora operativo. Tuttavia è anche una grande responsabilità: riusciranno gli ecomusei lombardi a rispondere a questo ruolo?

  1. Atlante e Report ecomusei italiani

L'atlante è una mappa on line che ti collega ai 263 ecomusei del Belpaese. Segnalaci eventuali integrazioni e aggiornamenti! link Report sugli ecomusei italiani link


4. Programmazione attività formative 2023

Aldovini: sarà fatta formazione per l'utilizzo della nuova piattaforma.

Bricchetti: sarebbe bello affrontare anche il tema della progettazione.

Sperati S.: avere una formazione è interessante, sarebbe anche interessante un confronto fra realtà completamente diverse, usando una griglia di osservazione per far emergere attitudini e competenze. Facciamo una volta l’anno tavoli di lavoro tra noi.

Bricchetti: sono d’accordo con Silvana Sperati.

Dal Santo: sono quasi completi i 4 moduli formativi predisposti nell’ambito del progetto Ecoheritage: uno sarà sul tema della sostenibilità, uno sul patrimonio della comunità e del territorio, uno sulla pianificazione, uno sul tema della partecipazione e cittadinanza attiva. È necessario poi programmare gruppi di apprendimento co-creativi su argomenti specifici che ognuno di noi potrà sviluppare. Silvana Sperati è invitata a collaborare per questa importante iniziativa. Abbiamo già avuto occasione di fare attività di formazione disponibile on-line, nello stesso modo sarà necessario rendere fruibile le future attività formative.


La Consulta prende atto che in ambito formativo:

1. Sono disponibili le registrazioni delle tre attività formative svolte sin ora (link):

Ecomusei e licenze libere (2019)

50 anni di ecomuseologia: ecomusei lombardi a confronto con esperienze nazionali e internazionali (1.12.2021)

Nuovi criteri minimi per gli ecomusei lombardi (6 luglio 2022)


2. Tramite il progetto ecoheritage a breve ci sarà la possibilità di usufruire di 4 unità formative attualmente in fase di realizzazione da parte dei 4 team nazionali:

  • Ecomuseums & Sustainability (ITALY)

  • Heritage, Community & Territory (PORTUGAL)

  • Planning, Starting & Sustaining the Ecomuseum (POLAND)

  • Participation and active citizenship. Participatory Processes (SPAIN)

3. Sarebbe anche utile una formazione in vista dell'approvazione del PTR

4. Regione è disponibile in caso di pubblicazione di un bando sul patrimonio immateriale di effettuare specifica formazione a riguardo di questo tema




5. Bandi e finanziamenti

Martino comunica l'imminente uscita del bando InnovaCultura che sarà in linea con il Bando Innovamusei pregresso salvo alcune rettifiche necessarie. Chiede agli ecomusei di inviare una breve nota che riassuma le singole criticità riscontrate oltre che dei suggerimenti, in modo tale da costruire un bando Innovacultura che risponda meglio alle esigenze degli ecomusei. Attende un ritorno, con tempistiche brevi.

Anticipa che il nuovo bando “InnovaCultura” sarà aperto anche agli ecomusei e probabilmente avrà un canale finanziario a loro dedicato.


Dal Santo comunica che si intendono verbalizzare le osservazioni da consegnare a Regione. Segue ampia discussione con elementi di criticità e elementi positivi del bando pregresso.

Dal Santo: già in precedenza sono state segnalate le criticità del bando “InnovaMusei”. Per il prossimo bando è necessario tener conto delle specificità degli ecomusei.

Martino: per il bando precedente la scelta di partire dall’offerta è stata consapevole, ma per il nuovo bando, se ci mandate le vostre richieste, sarà diverso.

Lucchini: sarebbe utile dare alle imprese creative linee guida per predisporre progetti che possono essere utili per gli ecomusei.

Mantovani: non erano chiare le fasi. Dopo il primo incontro con le imprese creative si è capito che gli ecomusei erano di fatto esclusi.

Martino: con Cariplo abbiamo fatto precise scelte. Non è stato banale inserire nel bando anche gli ecomusei; il prossimo bando sarà diverso probabilmente con una linea specifica per gli ecomusei.

Dal Santo: l’innovazione non è un prodotto, ma un processo: il bando precedente favoriva l’offerta delle imprese creative che hanno proposto agli ecomusei prodotti culturali innovativi, ma non in linea con i criteri regionali, non privilegiando tra l'altro le tempistiche di realizzazione adeguate ad un processo di partecipazione. Non erano sostenibili nel breve termine in quanto richiedevano di fatto un contributo oneroso per gli ecomusei e non erano sostenibili nel lungo termine, perché presupponevano costi futuri di mantenimento (ad esempio per le applicazioni). Infine, non consideravano progetti di rete per ridurre i costi e massimizzare gli impatti, né la pubblicazione con licenze aperte per il riutilizzo delle informazioni prodotte a beneficio di tutti. Pare che non ci sia stata molta convergenza tra le nostre esigenze e quelle delle imprese anche perché queste ultime proponevano servizi a tempo (es: app) o a contratto e non strumenti che si possono manutenere e implementare nel tempo senza nuovi aiuti esterni e perché non era sufficientemente considerato l’aspetto partecipativo della comunità locale.

Sperati S.: nei bandi dovrebbero esserci sostegni ai volontari e per il tutoraggio.

Brignani: l’esperienza del bando “InnovaMusei” è stata positiva, ma il meccanismo si è inceppato per aspetti formali, perché le imprese non conoscevano la realtà ecomuseali dal punto di vista strutturale. La soluzione è quella già individuata: una linea del bando riservata agli ecomusei accompagnata da una specifica informazione alle ICC interessate sulla natura molto differenziata delle realtà ecomuseali al fine di evitare errori apparentemente banali, ma formalmente rilevanti.

De Senarclens: il bando “InnovaMusei” è stato un momento di aggiornamento, ma la criticità si è avuta perché l’impresa creativa doveva metterci delle somme e quindi preferivano musei più grandi che avevano più ritorno di immagine.

Merigo: anche a noi è capitato che l’impresa creativa ha avuto un’occasione con un museo più grande e ha deciso di non continuare con noi. Sono state messe in competizione realtà che non potevano esserlo.

Bonaiti: sarebbe importante far interagire musei ed ecomusei facendo rete. La nostra esperienza col bando “InnovaMusei” è terminata, perché l’impresa è stata esclusa per un vizio di forma. Sarebbe utile ragionare a livello di territori facendo rete.

Pugliese: per il nuovo bando cercheremo di giocare d’anticipo.

Bricchetti: nel prossimo bando bisogna tenere conto delle caratteristiche specifiche degli ecomusei.

Sperati S.: sono d’accordo. Bisogna dare voce ai territori che non ne hanno e creare reti virtuose e concrete che facciano emergere talenti e competenze.

Aldovini: come struttura siamo portavoce delle vostre esigenze verso la parte politica.

La Consulta prende atto e comunica i suggerimenti sopra riportati affinché Regione possa predisporre al meglio il nuovo bando “InnovaCultura” e invita gli Ecomusei a comunicare a Regione in tempi brevi ulteriori valutazioni e le criticità riscontrate col bando “InnovaMusei”.


Lucchini: qualcuno può essere interessato al bando finanziato con i fondi PNRR TOCC: Avviso Transizione Digitale Organismi Culturali e Creativi.


Dal Santo comunica che la Consulta e la rete nel 2021 in occasione della settimana della cultura avevano chiesto all'assessore attraverso la nota (allegato 1) maggiore visibilità degli ecomusei su progetti regionali già attivi quali il sito, newsletter specifiche (es: sui cammini di Lombardia), le pubblicazioni, la tessera musei e applicazioni. L'assessore nel 2022 ha comunicato le priorità tra cui gli ecomusei e i cammini di Lombardia. Si prende atto favorevolmente e si chiede a Regione una scaletta di tematiche per l'attuazione di quanto detto dall'assessore.


Dal Santo suggerisce di cogliere l'opportunità delle ingenti risorse che sono messe a disposizione col PNRR che, ancorché non direttamente riconducibili alla cultura, potranno strategicamente considerarla per massimizzare gli impatti delle opere e dei progetti da realizzare. Ad esempio una nuova pista ciclabile o nuovi sistemi verdi che costano milioni di euro potrebbero avere un impatto ben maggiore se affiancati ad un'infrastruttura di tipo culturale e partecipativo che consideri, interpreti e illustri con le modalità appropriate il patrimonio culturale e coinvolga gli attori pubblici e privati anche economici che ad essa si affacciano. Gli ecomusei in tal senso possono facilitare la creazione di tali infrastrutture.

6. varie ed eventuali


Nuovi referenti della consulta da identificare nel 2023

Dal Santo comunica che la Consulta ecomusei quale tavolo regionale della cultura ai sensi della legge quadro è in carica durante la legislatura. Pertanto stante la tornata elettorale nel 2023 sarà necessario rinnovare la Consulta e i suoi referenti. Per esigenze collegate alle numerose attività riguardanti gli ecomusei a livello nazionale e internazionale Dal Santo comunica che lascia ad altri le attività di coordinamento sia della Consulta che della Rete Ecomusei Lombardi. Edo Bricchetti conferma il proprio supporto per il coordinamento della prossima Consulta. Segue ampia discussione e la riflessione che per il coordinamento della Consulta è facilitato chi ha un Ente alle spalle ad esempio per l’invio delle comunicazioni, posto che Regione può comunque aiutare i nuovi referenti per le convocazioni.

Linee Guida Ecomusei italiani/ANCI e proposta Convegno nazionale

Bricchetti comunica che la Rete ecomusei italiani ha di recente condiviso un documento riguardante i criteri di riconoscimento degli ecomusei italiani desunto in buona parte dai criteri lombardi. Il documento è stato rassegnato ad ANCI per la presentazione al Ministero affinché prenda atto delle specificità degli ecomusei e della non applicabilità per gli ecomusei dei criteri ministeriali definiti alcuni anni or sono per i musei. E' anche in previsione un convegno nazionale nel 2023 su queste tematiche.

Pubblicazioni (letture per le Feste)


Non vengono discusse in riunione ma vengono rimandate per conoscenza nel verbale le seguenti pubblicazioni a cui hanno partecipato alcuni referenti di Regione e degli Ecomusei lombardi.

Babel Tower, Museum People in Dialogue, 2022 - Editors: Manuelina Maria Duarte Cândido and Giusy Pappalardo - scarica il libro

Un focus sul ruolo degli ecomusei nella creazione di comunità resilienti, capaci di rinnovarsi per rispondere alle crisi: Riva, R., Aldovini, G., & Dal Santo, R. (2022). Managing the eco-social transition: communities in action to build possible futures. TECHNE - Journal of Technology for Architecture and Environment, (23), 62-68. Leggi l'articolo

Dalla proficua collaborazione tra ecomusei di Brasile e Italia è nata la carta di collaborazione "Distanti ma uniti": Raul Dal Santo, Nádia Helena Oliveira Almeida & Raffaella Riva (2021) Distant but United: A Cooperation Charter between Ecomuseums of Italy and Brazil, Museum International, 73:3-4, 54-67, DOI: 10.1080/13500775.2021.2016278 Leggi l'articolo

50 anni dopo il sogno del "museo integral", condiviso alla tavola rotonda di Santiago del Cile del 1972, allo straordinario Coloquio Internacional de Museología Social, Participativa y Crítica del novembre 2020 abbiamo spiegato come quel sogno è stato realizzato dagli Ecomusei d'Italia: Raul Dal Santo Dreams change and landscape, Actas del Colloquio internacional de Museologia social, participativa y critica, pp 243-251. Santiago de Chile. >>leggi gli atti




Allegato 1


Incontro con L’assessore alla cultura Stefano Bruno Galli di Regione Lombardia del 10 febbraio 2021 nell'ambito delle giornate della cultura lombarda - tavolo ecomusei.


Gentile assessore, caro Presidente Garlandini, cari amici e colleghi di Regione e degli ecomusei riconosciuti, buongiorno a tutti e grazie per questo prezioso momento di confronto.


Vorrei partire dalle riflessioni scambiate tra gli ecomusei di Italia e Brasile e condivise a fine del 2020 nella Carta di cooperazione “Distanti ma uniti”.

Le misure restrittive di contenimento della pandemia di Covid19 ci hanno fatto meglio capire che:

  • siamo limitati e non siamo quell'uomo economico razionale che alcuni di noi avevano pensato di essere, quello che ha un calcolatore in testa, “l’Io" al posto del cuore, i soldi come centro della propria vita;

  • che l’uomo non vive in solitudine e che il pianeta non ha risorse infinite;

  • che siamo tutti in relazione tra di noi e con la natura;

  • che abbiamo alcuni sogni in comune: culturali, sociali, ambientali;


Chi siamo? da dove veniamo? dove andiamo? Mai come oggi è importante rispondere a queste domande!


Veniamo da un sogno nazionale di 75 anni fa, la costituzione della Repubblica, che chiede ancora oggi a donne, uomini e istituzioni come gli ecomusei di impegnarsi per realizzarlo insieme ogni giorno. Un sogno leggermente rivisto 20 anni fa che richiede per un’Italia più moderna istituzioni come gli ecomusei, cioè pratiche di cittadinanza attiva che, secondo il principio di sussidiarietà, (art. 118 della Costituzione italiana) sono finalizzate alla cura del paesaggio e del patrimonio (art. 9) per contribuire al progresso materiale e spirituale della società, (art. 4) e al pieno sviluppo della persona umana (art. 3.2)


Veniamo da un sogno di esattamente 50 anni fa: un nuovo modo di concepire il museo ideato per un'area industriale della Francia e il “museo integral” definito alla mesa di Santiago del Cile e poi diffuso in tutto il mondo.

Gli ecomusei non sono il museo del passato che si dedicavano agli oggetti di un tempo.

Oppure musei dell'intrattenimento che ben soddisfano la nostra curiosità, ma faticano ad ispirare e dare coraggio nell’agire quotidiano.


Aspiriamo ad essere i musei del futuro.

Figli delle Muse e delle loro ispirazioni,

nipoti di Mnemosine, la mitica personificazione della memoria,

discendenti di Hestia, la dea greca del focolare domestico e civico.


Questi musei del futuro in questo momento di pandemia sono di fronte a una nuova

opportunità di ispirazione. Possono contribuire a forgiare la visione e il consenso pubblico per le sfide del XXI secolo. Dovrebbero farlo a cominciare dai temi dello sviluppo integrale e della giustizia climatica.


Ce lo chiedono le giovani generazioni che scioperano nelle piazze. Ce lo chiede un'Italia che oggi più che mai ha bisogno anche dei musei del futuro.


Egregio Assessore, noi ecomusei siamo in difficoltà: ce lo ha detto Regione Lombardia che ha compiuto uno straordinario lavoro di accompagnamento e monitoraggio durato anni. Il monitoraggio fatto da Regione ha tolto il riconoscimento ad alcuni ecomusei non più in linea coi requisiti normativi, ma ne ha salvati e accompagnati altrettanti.

Questo percorso straordinario è noto anche oltre i confini regionali e nazionali ed è visto come esempio e buona pratica a livello mondiale.

Da qui sono anche scaturiti i nuovi requisiti minimi per gli ecomusei del futuro, quelli che potremmo chiamare gli Ecomusei 2.0.

Questi requisiti sono stati tradotti in francese da uno degli artefici degli ecomusei, Hugues de Varine che li ha portati all’attenzione internazionale e poi in inglese dalla piattaforma di cooperazione internazionale DROPS, punto di riferimento per ecomusei e musei di comunità di tutto il mondo.


Durante la pandemia abbiamo salutato molti amici e collaboratori degli ecomusei in particolare anziani, preziosi depositari del patrimonio immateriale, della storia e tradizione orale, del saper fare, del canto tradizionale e della lingua locale. Tanti altri ci hanno lasciato. Le nostre comunità piangono la loro assenza e ora sono più povere. Abbiamo anche dovuto sospendere feste, sagre, rievocazioni storiche, carnevali e incontri che rendevono vive le nostre comunità e il nostro patrimonio. Tutto ciò ora rischia di entrare a far parte del ricordo e di estinguersi. Abbiamo anche il rammarico di non aver potuto dare il nostro consueto contributo all’educazione delle giovani generazioni.


Durante la pandemia abbiamo sperimentato nuovi metodi per stare vicini alle nostre comunità e mantenere vive le reti di relazioni con gli attori locali per quanto ciò sia possibile a distanza.


La pandemia ha aumentato le nostre difficoltà, ma ha rafforzato i sogni che vogliamo concretizzare.

Ci siamo confrontati non solo con le nostre comunità e tra gli ecomusei lombardi, ma anche con gli ecomusei italiani e quelli internazionali. Abbiamo portato il nostro contributo anche in ICOM Lombardia ove è attivo un gruppo di lavoro sul tema degli “Ecomusei”. Ringrazio il presidente Alberto Garlandini che ci ha sostenuto e ha indicato anche agli ecomusei chiare linee di intervento non per tornare come prima, ma per aiutarci a diventare i musei del futuro.


Ringraziamo anche Regione l’importante ruolo di ascolto e facilitazione nell’ambito del tavolo della cultura dedicato agli ecomusei anche chiamato “Consulta degli ecomusei lombardi”; in questo importante organo, previsto dalla legge quadro sulla cultura lombarda, nel 2020 abbiamo già condiviso idee, richieste e necessità per poter ripartire. Tutto ciò è verbalizzato ed è agli atti di Regione (1).

Gentile Assessore, le riflessioni compiute con la Consulta degli ecomusei, la rete degli ecomusei italiani e da ultimo grazie alla sua recente call, mettono bene in luce le problematiche, i bisogni e anche la necessità che Regione Lombardia continui lo straordinario lavoro di accompagnamento e sostegno degli ecomusei.

Ci attendiamo pertanto un riscontro alle numerose sollecitazioni già avanzate.

  1. Chiediamo un sostegno anche finanziario ai progetti che Ecomusei singoli e associati stanno o vorrebbero sviluppare anche con l’aiuto delle imprese culturali e creative e con gli istituti scolastici, gli altri istituti della cultura e gli operatori dello sviluppo locale; vorremmo attuare questi progetti con la metodologia ben tracciata dai Piani integrati della cultura. I piani integrati della cultura previsti dalla legge quadro della cultura lombarda costituiscono uno strumento strategico che si potrebbe sviluppare per la ripartenza. E’ però necessario che i Piani integrati della cultura si possano meglio concretizzare anche in contesti difficili o di marginalità che ancor più attendono un aiuto delle Istituzioni per far emergere e amplificare l’integrazione della progettualità in atto e lo sviluppo locale integrale.

E’ noto che a parte qualche esempio gli ecomusei stanno lavorano su scala ridotta e con l’aiuto del volontariato e quindi difficilmente riescono a ottenere, anche solo come partner, finanziamenti per progetti di grosso calibro come sono stati declinati i Piani Integrati della Cultura. E’ quindi necessario un sostegno specifico di Regione non solo finanziario.

  1. L’intervento finanziario infatti non è il primo tra le richieste formulate dalla Consulta.. Continuiamo a richiedere prioritariamente a Regione un impegno costante su più aspetti:

  • il Riconoscimento dei nuovi ecomusei che attendono da anni un bando;

  • la formazione, il monitoraggio e il coinvolgimento attivo attraverso i tavoli della cultura,

  • la messa a disposizione da parte di Regione delle competenze di facilitatori a supporto della progettualità degli ecomusei in modo analogo a quanto fatto da Regione stessa col progetto life gestire 2020 in campo ambientale;

  • l’aiuto alle Scuole per riattivare le attività formative sul territorio comprese quelle realizzate dagli e negli ecomusei.

  • il coinvolgimento attivo in piani e progetti strategici non solo culturali, ma anche nel campo ambientale, economico e agricolo.

  • la visibilità nei canali comunicativi che Regione già finanzia dei nostri progetti e dei nostri itinerari culturali tematici così come ben delineati nella legge quadro della cultura lombarda. Penso non solo al sito web di regione, ma anche ad altri strumenti quali la tessera musei, le app e simili in tema di cultura, agricoltura, turismo e ambiente.

Da ultimo le chiediamo in questo importante anno in cui ricorrono i 50 anni dalla nascita degli ecomusei di promuovere un convegno che illustri i metodi e i risultati straordinari che la Lombardia può e deve portare all’attenzione del mondo intero. Lo faccia durante la prossima “COP26” sui cambiamenti climatici che come è noto viene realizzata in partnership tra Regno Unito e Italia. Proprio a Milano si svolgerà la “pre COP” nel mese di settembre nell’ambito del programma chiamato “All4Climate-Italy2021” di cui Regione Lombardia è partner organizzatore (2).

Gli ecomusei lombardi e quelli scozzesi che abbiamo già coinvolto sarebbero lieti di illustrare il loro ruolo e impegno per collaborare al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo delle Nazioni Unite per il 2030 tra i quali l’azione per il clima.

Gli illustri amici degli ecomusei lombardi, primo tra tutti Hugues de Varine, uno tra gli artefici della nuova ecomuseologia e degli ecomusei, saranno certamente felici di festeggiare con noi e il mondo intero questo importante anniversario.

Caro assessore, ringraziamo nuovamente Regione Lombardia per quanto ha fatto per gli ecomusei e la cultura e auspichiamo di continuare a collaborare insieme per attuare i nostri sogni per la Lombardia, per l’Italia e per il Pianeta intero.

Raul Dal Santo

per la Rete ecomusei lombardi


  1. https://sites.google.com/site/ecomuseidellalombardia/riunioni/202012-videocall?authuser=0

  2. https://www.minambiente.it/pagina/un-anno-di-iniziative-preparare-insieme-gli-incontri-di-milano




Allegato 2

slide piano attività 2022.pdf

Convocazione inviata via PEC e via email agli Enti interessati



Parabiago, 22.11.2022

Ai Legali Rappresentanti

degli ecomusei lombardi riconosciuti

Alla Regione Lombardia

Att.ne Egr. Referenti

Alla Rete degli Ecomusei Lombardi

Sede

Oggetto: Convocazione Consulta Regionale degli Ecomusei del 15/12/2022.

Ci pregiamo di invitarVi giovedì 15 dicembre p.v. alle ore 14.30 alla riunione della

Consulta Regionale degli Ecomusei in modalità mista: in videoconferenza tramite la

piattaforma Gotomeeting collegandosi - preferibilmente dieci minuti prima dell’orario

fissato - al seguente link https://global.gotomeeting.com/join/274907725 (se richiesto

inserendo il codice di accesso 274-907-725) e in presenza presso palazzo Lombardia.

Per chi preferisse la modalità in presenza è necessario mandare una conferma alla mail

ecomusei@regione.lombardia.it entro e non oltre il 06 dicembre p.v. al fine di prenotare

una sala riunioni. Verrà confermata l’opzione in presenza solo al raggiungimento di un

congruo numero di partecipanti.

L’ordine del giorno sarà il seguente:

1. Bando per il riconoscimento dei nuovi ecomusei lombardi

2. Piattaforma online sugli ecomusei e monitoraggio degli ecomusei

3. Resoconto attività 2021/22

4. Programmazione attività formative 2023

5. Bandi e finanziamenti

6. varie ed eventuali

Alla riunione della Consulta è ammessa la partecipazione dei soli ecomusei riconosciuti

nella persona del coordinatore e/o del rappresentante legale (o suo delegato) o altre

figure che abbiano un ruolo specifico e formale afferente all’ecomuseo stesso. Non è

pertanto possibile allargare il presente invito a soggetti terzi.

Al termine della riunione della Consulta è convocata una riunione della Rete Ecomusei

Lombardi aperta a tutti con il seguente ordine del giorno:

1. stato di attuazione programmi dei gruppi di lavoro;

2. varie ed eventuali

Auspicando la presenza di tutti i Legali rappresentanti o loro delegati, nonché i

coordinatori degli ecomusei, vi saluto cordialmente.


L’ASSESSORE DEL COMUNE DI

PARABIAGO PER L’ECOMUSEO DEL

PAESAGGIO DI PARABIAGO

Sig. Dario Quieti