Ponti immaginari

PLATONE, TIMEO (Crizia parla a Socrate: 21a-26e: La mitica Atene e l’Atlantide – Il racconto di Solone)

VIII 115c-e, 116a-b [I discendenti] Sui bracci di mare circolari che attorniavano la vecchia città madre, innanzitutto gettarono dei ponti aprendo così una via fra l’esterno e le dimore reali.

PAOLO SOLERI, Progetto di ponte The Beast, 1947-1948. "Il progetto per The Beast (la Bestia), un ponte tubolare in cemento armato precompresso che, sfruttando la sua rigidità, svolge i ruoli di impalcato, appoggio, sponda e copertura, viene pubblicato nel volume The architecture of bridges per il MoMA da Elisabeth Mock. Dieci anni dopo diventa, in un fotomontaggio del plastico, l’immagine pubblicitaria della Atlas Cement Corporation". CLICCA QUI per approfondire.

Fritz Lang, Metropolis, 1927

La cosmopoli del futuro. Una strana idea del frenetico cuore del mondo nelle epoche che verranno, dove si esauriscono incessantemente le possibilità della costruzione aerea e interterrestre, quando le meraviglie del 1908 (…) saranno state ampiamente superate e si sia realizzato l’edificio di 1.000 piedi di altezza; in questo momento quasi un milione di persone fanno affari qui ogni giorno; verso il 1930, si calcola che il numero si sarà duplicato e si avrà bisogno di marciapiedi sovrapposti, con linee sopraelevate di trasporto e nuove invenzioni che complementino la metropolitana e i mezzi di superficie, e con ponti fra i grattacieli. Anche gli aeroplani possono collegarci con il mondo. Che cosa ci riserva il futuro?”

Didascalia di Moises King per un disegno di Harry M. Petit, The cosmopolis of the future, 1908 (in: R. Koolhaas, Delirious New York, Monacelli Press, New York, 1994)

Il ponte romano di Cordoba che attraversa il Guadalquivir è diventato il modello del Long Bridge sul fiume Rhoyne nella città immaginaria di Volantis, nella serie TV Game of Thrones.

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