La vita di Filippo da Valsavignone in breve

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Un rapido accenno alla biografia di Filippo. Di lui si potrebbe scrivere un libro tante sono le informazioni che abbiamo dalla giovinezza alla vecchiaia. Per pigrizia ci dovremmo accontentare, per ora, di qualche squarcio.

Filippo nasce a Valsavignone da una famiglia agiata. Studia a Firenze presso suo zio Comando (professore di grammatica allo Studio Fiorentino). Giovanissimo diviene segretario personale di Piero di Cosimo (detto il Gottoso). Vive nel nuovo palazzo della famiglia Medici da poco fatto costruire da Cosimo il Vecchio. Si crea una confidenza con il giovane Lorenzo (il Magnifico), suo fratello Giuliano con la loro madre dei due Lucrezia Tornabuoni.

Sfrutta la sua posizione presso Piero per crearsi una clientela personale favorendo cariche ecc. . Cura "l'amicizia" di Lorenzo del quale intuisce presto le doti.  diviene  suo confidente,  lo aggiorna costantemente degli eventi, addirittura nascostamente,  dell'attività del padre dati i rapporti tesi tra Piero e  Lorenzo.

Filippo è praticamente il primo e unico segretario di Piero che con la morte di Cosimo diviene cripto signore di Firenze. Gli è  sempre vicino è il testimone delle sue crisi di gotta e aggiorna della salute i membri della famiglia quando sono lontani dal palazzo.  Nel 1469,  pochi mesi prima della morte di Piero,  Filippo è costretto ad abbandonare Firenze. E' ricercato per un omicidio di un membro della potente famiglia Alberti.

Lorenzo. Con la morte di Piero,  diviene il capo della famiglia e in pratica di Firenze.

Filippo vuole tornare in tutti i modi a Firenze e scrive innumerevoli lettere a Lorenzo perché intervenga.

Lorenzo piuttosto lo raccomanda per importanti incarichi al di fuori dal territorio fiorentino. Per la legge allora vigente gli Alberti avevano il diritto a vendicarsi direttamente su lui o su uno dei fratelli,  è per i fratelli che Filippo teme. Filippo dimostra una sincera fedeltà a Lorenzo, continua a informarlo e a chiedere di poter tornare.

Poco tempo dopo la fuga da Firenze Filippo accompagna Lorenzo a Milano in occasione del battesimo del figlio di Galeazzo Sforza. Passa poi al servizio di Niccolò Vitelli che si era impadronito di Città di Castello. Dopo ancora a  Milano accompagna l'ambasciatore fiorentino Angelo della Stufa. Quindi per diversi anni lo troviamo  dal Duca Federico da Montefeltro, amico e alleato di Lorenzo, ma che dovrà abbandonare con l'assassinio di Giuliano. Federico infatti da fedele di Lorenzo, di cui era stato anche padrino, si schiera con il Papa e il Re di Napoli e viene coinvolto nell'attentato. Filippo passa allora a servizio del Conte Nicolò Orsini di Pitigliano. Filippo  combatta per Firenze con il Conte Orsini nella guerra conseguente l'uccisione di Giuliano. Diverrà notaio dell'Orsini e lo troveremo come procuratore del Conte in varie importanti occasioni come per la firma dei capitoli tra Siena e  la contea di Pitigliano. Ancora quando il Conte diverrà il comandante delle milizie Veneziane. Filippo rimane sempre affezionato a Valsavignone ed ai suoi,  lo provano le diverse lettere scritte da Valsavignone nel periodo natalizio

L'Orsini accompagnato da Filippo combatterà per riportare i Medici a Firenze (scacciati nel periodo del Savonarola) in particolare arrivando in Romagna distruggerà l'antica abbazia del Trivio, così importante per la storia del Savignone, e minaccerà Pieve S. Stefano.

Filippo infine si stabilisce nella Contea di Pitigliano presso l'Orsini dove si sposa e ha dei figli. A Pitigliano Filippo sarà raggiunto del fratello Nicolò il quale avrà li importanti cariche.

Addirittura, cosa sorprendente, un lontano discendente di Filippo / Niccolò del luogo ci ha fornito anche la sua documentazione genealogica.

Finamola qui per adesso ma le ricerche continuano e Augusto Agostini, che ringrazio,  ha ancora diverse lettere di Filippo da interpretare.