Lo scopo di questo sito è raccogliere, conservare e condividere la memoria storica e umana di un territorio oggi poco conosciuto ma straordinariamente ricco di storia: Valsavignone, Bulciano, Bulcianella, Cananeccia, Castellare, Fratelle e Civitella.
Questi villaggi, alcuni dei quali scomparsi, costituivano l’antico Piviere di Corliano (anch’esso scomparso) e per lungo tempo furono soggetti all’Abbazia del Trivio, condividendo vicende storiche, economiche e sociali comuni.
Le informazioni raccolte possono estendersi anche ai territori limitrofi, come Roti, Pieve Santo Stefano, Chiusi della Verna, la Valle Santa, Montecoronaro, Badia Tedalda e altre zone vicine.
Attualmente il materiale pubblicato riguarda soprattutto Valsavignone, ma l’intento è quello di dedicare progressivamente spazio e attenzione a tutti questi luoghi.
Da diversi anni raccolgo notizie, documenti e testimonianze su questi paesi. Chi fosse interessato può scrivermi a Mauro Cappelli – maurocappelli0@gmail.com ; chi invece possiede materiale o ricordi può condividerli affinché diventino patrimonio comune di questo sito.
Il materiale raccolto copre un arco temporale che va dall’anno 1000 fino a oggi e comprende sia fonti già pubblicate sia documenti provenienti dall’Archivio di Stato di Firenze. Ho fotografato, tra l’altro, tutti gli atti del notaio Boldrone da Civitella e di altri notai trecenteschi della zona; ho rinvenuto oltre cento lettere di Filippo da Valsavignone indirizzate alla famiglia Medici, compresi Lorenzo il Magnifico e il fratello Giuliano; ho inoltre fotografato il catasto del 1427 di Valsavignone e dei paesi vicini, oltre a materiale proveniente da archivi ecclesiastici, ricerche locali e testimonianze dirette.
Molto di questo materiale deve ancora essere “risistemato” e verrà pubblicato progressivamente, anche in base all’interesse che susciterà. Il mio desiderio è che nulla vada perduto. Per questo ho realizzato anche un archivio online, liberamente accessibile, che raccoglie i principali documenti.
Grande importanza hanno anche le fotografie, i ricordi personali e le testimonianze orali: ho raccolto e registrato racconti di alcuni anziani della zona, preziosissimi per ricostruire la vita quotidiana di un tempo. Tutti possono collaborare attivamente: è possibile inviare foto, notizie e persino scrivere pagine per il sito, richiedendo l’accesso tramite email.
Il sito non nasce con l’intento di essere un’opera storica rigorosa e accademica, almeno in questa fase. L’obiettivo è piuttosto appassionare, incuriosire, avvicinare il maggior numero possibile di persone alla storia e alle tradizioni locali, stimolando anche una maggiore attenzione e tutela dei luoghi. Le fonti, gli atti e le bibliografie restano comunque consultabili nell’archivio online.
Consiglio di salvare il link del sito tra i preferiti e di tornare a visitarlo periodicamente: nuove pagine vengono aggiunte con continuità. Suggerimenti, idee e consigli sono sempre ben accetti. Ringrazio fin d’ora gli amici di Savignone, della Pieve, di Firenze, Roma e di altri luoghi per la diffusione del sito.
Nell’ottobre 2017 ho creato anche una pagina Facebook, per facilitare la raccolta di foto e la collaborazione tra gli interessati, dove molte immagini hanno preso nuova vita grazie ai commenti e ai ricordi condivisi. Agli utenti Facebook chiedo di aiutarmi a far conoscere il sito condividendolo con chi potrebbe essere interessato.
Per una migliore consultazione, consiglio di visitare il sito da PC oppure, da smartphone, utilizzando la modalità desktop.
👉 Pagina Facebook
https://www.facebook.com/MauroCappelli2/
(andare su foto e album per la raccolta delle foto)
Ho inoltre attivato un gruppo Facebook, aperto a tutti, dedicato non solo alla storia ma anche alla discussione e all’organizzazione di attività legate alle problematiche locali:
https://www.facebook.com/groups/125435348147828
Chi non utilizza Facebook può comunque partecipare e collaborare tramite email.
Un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno inviato materiale da condividere. Un ringraziamento speciale va ad Augusto Agostini, che sta trascrivendo per noi le preziose lettere di Filippo da Valsavignone e numerosi altri documenti antichi.
Grazie per l’interesse e, soprattutto, per la collaborazione.
Mauro Cappelli
L'ospedale della "Strega di Valsavignone"
leggete il bell'articolo sul processo e rivivrete qualche momento del Savignone d'allora. Con la scoperta delle lettere di Filippo da Valsavignone abbiamo saputo molte cose della famiglia Comandi che ha rifondato questo ospedale per i pellegrini. Lo zio di Filippo: Comando di Simone Comandi aveva insegnato a Firenze allo Studio Fiorentino anche a Marsilio Ficino che diverrà un amico di Comando e lo raccomanderà a Lorenzo il Magnifico (come farà anche Filippo). Sono riuscito a trovare il catasto del 1427 del Savignone dove si trova tutta la famiglia di Simone Comandi con le loro proprietà ecc. L'ospedale che nel 1500 si chiamava di San Giuseppe in realtà era molto più vecchio. Nel 1272 è citato l'ospedale di Rancanbrosio che dipendeva dalla Pieve di Corliano e successivamente dall'Abbazia del Trivio. Solo recentemente è stato possibile individuare la sua posizione nell'attuale Ospedaletto.