Civitella il Castello ritrovato.

Di Civitella abbiamo molte notizie storiche, più degli altri paesini del pievanato di Corliano di cui faceva parte. Sono disponibili le imbreviature del notaio Ser Boldrone da Civitella che dal 1296 al 1330 fu il notaio dell'Abbazia del Trivio. Sono centinaia di atti.

Civitella è stato il primo dei paeselli della Val di Verona, anche per  motivi geografici, ad entrare nell'orbita dell'Abbazia del Trivio. Il primo documento su Civitella risale al 1262, oltre 30 anni prima degli altri del pievanato.

Tra le molte notizie su Civitella sappiamo che nel 1304 11 uomini, tra cui i loro consoli (consules & homines) del paese si riunirono per concordare sulle tasse che ogni famiglia doveva versare all'abbazia del Trivio per l'anno successivo, venivano inoltre stabiliti i contributi di 4 poderi che facevano parte della comunità. Dal numero dei partecipanti alla riunione possiamo dedurre che Civitella era a quei tempi un paese paragonabile, come abitanti, agli altri vicini. 

Abbiamo i nomi dei partecipanti. Così conosciamo le vicende di uno di loro, un certo Venturuccio, che era stato condannato per aver avvelenato con delle erbe la sua compaesana donna Ugolina.  Sempre nel 1304 risulta che Ser Boldrone possedeva una casa nella piazza del castello di Civitella. 

La chiesa di Civitella era dedicata a San Martino ed è documentata dal 1255.

Nonostante la ricca documentazione su Civitella non sapevamo dove si trovasse. 

Esistevano diversi indizi concordanti ma niente di decisivo. Finalmente nel 2022 dal manoscritto di Giuseppe Bardelli (1815-1865) che a sua volta riporta una nota di Ermenegildo Zabagli (1775-1853) abbiamo la conferma che Civitella era proprio il castello di cui si parla.

 La sua posizione è particolarmente strategica. Posta esattamente al confine nord dell'antica Massa di Verona. L'attuale confine regionale - comunale circonda il rilievo dove si trovava il castello.

L'importanza militare derivava dal controllo degli accessi da nord alla valle del Tevere (da entrambi i versanti). La particolare configurazione naturale del luogo: posto sulla cima di una collinetta, circondato da un'ansa del Tevere su tre lati a precipizio e da un torrente dal quarto, lo rendono inespugnabile. 

Per quanto sopra non è da escludere anche una più antica origine umbra  della fortificazione.

Le pietre del castello sono state successivamente utilizzate per realizzare  due e lunghi muri di terrazzamento nel pendio opposto al Tevere.

A livello del Tevere, ai piedi del castello, in un ampio piano si trovava il borgo, analogamente agli altri paesini vicini come Valsavignone, Fratelle, Cananeccia.

Nel piano si notano tracce di un'antica presa d'acqua dal Tevere probabilmente di un mulino. 

Dopo la metà del 1300 l'importanza di Civitella diminuisce, (forse a causa della peste del 1348 e  anni successivi). Nel 1353, nella pace di Sarzana, Civitella risulta in possesso dei Della Faggiola. Con l'arrivo di Firenze il castello fu probabilmente incluso tra quelli da demolire. Di fatto nei documenti è declassato  da castrum a "villa et locus Civitelle" (1385).  Dopo il 1399 di Civitella non se ne hanno più notizie. 

Erano ormai quasi cinquanta anni che ricercavo Civitella. Sapevo che era vicino a Valsavignone, possedevo così tante notizie su di esso e la sua riscoperta rappresenta almeno per me una grande soddisfazione. 

Se interessa aggiungerò altri articoli su questo paesino. Fatemelo sapere dai commenti su FB o per Email

Qua trovate la bozza della relazione del sopralluogo a Civitella fatta nel 2019.

 Grazie.

 Mauro Cappelli.

2 Agosto 2022