Fratelle 1841 e ricordandolo insieme ....

Nel 1841 il parroco di Fratelle si chiamava Antonio Angeloni (o Angioloni) la Perpetua era Lorenza Bigioli ..

Il Parroco nello "stato delle anime del 1841" premette: Tutti del mio popolo tanto gli "artisti" che i coloni sono miserabili e non per loro colpa ma per unica sorte essendo i più aggravati di famiglia. Probabilmente la premessa aveva anche uno scopo "fiscale" ...

Gli abitanti erano 50. Le casa 7 e le famiglie 8. Ben 4 famiglie si chiamavano Brizi (o Brizzi) le altre Grifoni, Gabellini, Guerrini. Tutti i Brizi adulti sapevano almeno leggere. C'erano due armaioli, due tintori, un seggiolaio e una sarta (questi dovevano essere gli "artisti") gli altri erano coloni o legnaioli. Il più vecchio era Pietro Brizi con 70 anni.

Intorno al 1690 delle quattro famiglie di Fratelle due erano Brizi. Gli abitanti di Fratelle erano così pochi ("dodici anime") che il vescovo di Sansepolcro decise di riunire la parrocchia di Fratelle a quella del Savignone provocando una forte reazione degli abitanti di Fratelle che si dichiararono disposti ad autassarsi pur di mantenere il parroco. Tra l'altro si lamentavano che in inverno molti rimanevano senza messa per la difficoltà di attraversare il Tevere (così sappiamo che non c'era ancora il ponticello vicino all'ex mulino e che era impensabile di passare dal sentiero che esisteva dove c'è l'attuale strada della forestale. Solo nel 1713 le due chiese vennero di nuovo separate.

Quì trovate il censimento del 1841

Ricordando insieme Fratelle

Fratelle ormai è in rovina. Sarebbe bello se insieme riuscissimo a lasciare un ricordo di quando era in vita. Io ricordo poche cose. Credo che gli ultimi due abitanti di Fratelle fossero Angelo e la Scelide (mi piacerebbe molto conoscere anche i loro cognomi). Ricordo Angiolo che riparava la casa (era quella alta "messa di traverso"). La Scelide credo che fosse tornata da Roma quando andò in pensione. Provarono a mantenere in vita le loro case ma credo soprattutto per i ripetuti "furti" finirono per rinunciarci e si trasferirono al Savignone al Castello (nella casa che era stata della Rachele) si sposarono. Ricordo che molti anni prima la "pastora del prete" che abitava nella canonica si era messa d'accordo con mia mamma che quando aveva la ricotta avrebbe messo un lenzuolo bianco alla finestra e noi partivamo per il vecchio sentiero di Fratelle (quello prima della strada della forestale). Non ricordo altro.

Diverse amiche, commentando le foto dell'Album, hanno parlato della casa / mulino che era situata sotto Fratelle sul Tevere e che adesso è stata "sostituita" da un pilone dell'E45. Sappiamo dal catasto che intorno al 1850 era un mulino e che si chiamava "La radice".

Questa è la casa a destra c'era il mulino in funzione, infatti s'intravede l'acqua del mulino che rientra nel Tevere.

Riporto un po' dei vostri commenti su questa casa:

Katia (riferendosi ad una foto dell'album): Questi sono i miei nonni il giorno del loro matrimonio: lei Maddalena Brizzi e lui Giuseppe Leprai detto Ettore. Abitavano nella casa accanto al fontanile (l'ex "Ospedale della Strega").

Miriam aggiunge: La Maddalena e Ettore, quanti ricordi! Loro però prima abitavano a Fratelle e poi al Molinaccio, in seguito si erano trasferiti per la costruzione della E45. (nella casa del fontanile?).

Iosetta commenta: fra il cimitero e la casa cantoniera c'era la strada che portava al Mulinaccio dai miei nonni (chi erano?). Proseguendo in salita si arrivava poi a Fratelle dove vivevano mia zia Maria e mio zio Gioiele Leprai.

Fulvio (riferendosi alla foto della casa): é appena passato il ponte del Tevere per andare a Fratelle, ma non è un mulino ma la casa di Michele Brizzi. Adesso al suo posto c'è un pilone della superstrada.

e Iosetta: in tempi più recenti, quando ci andavo io dai miei nonni circa 1963/4, c'era un altro pezzo di casa attaccata a quella e questa dove vivevano i nonni era dello zio Luigi Brizzi detto Gigiaccio che ci veniva d'estate con la zia Giulia. (chi lo sa potrebbe indicare meglio le persone).

Probabilmente l'attuale mulino del Becco in precedenza era chiamato del Brizi o forse era la Radice a chiamarsi così e più che un mulino era una gualchiera.

Questo è solo un esempio di cosa si potrebbe fare insieme con i nostri ricordi ...

Chi puo’ lasci un commento sulla pagina FB o mandi un'email a macappe@libero.it . Dopo li metteremo insieme…

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Mi piacerebbe fare una cosa simile anche per Cananeccia e le case abbandonate dei dintorni ... voi che ne pensate ?

Per favore con i "mi piace", condividendo e i commenti capisco se a chi interessa.

Grazie. Mauro