Parola d'amico

Chiedo a ciascuno di voi uno sprazzo di creatività per presentare la vostra idea di amicizia.

Potete prendere spunto da una storia personale o dalla letteratura (Harry Potter e Ron Weasley, Sherlock Holmes e Watson, I tre moschettieri), dalla storia (Falcone e Borsellino), dalla musica (Simon & Garfunkel), l'arte (Van Gogh e Gaugin), la poesia, il cinema...

Che cosa aiuta a mantenere una amicizia?

Che cosa rende la relazione fragile e insicura?

L'amicizia è un elemento fondamentale della vita da sempre (vedi Achille e Patroclo, Cicerone e il suo "De Amicitia") e anche dal punto di vista religioso possiamo leggere nel Vangelo che Gesù stesso si è scelto degli amici speciali (Pietro, Giovanni e Giacomo) e tra i suoi 12 amici, Giuda l'ha tradito con un bacio.

Sentirsi traditi, delusi (ti ho chiesto di stare con me, ma tu non c'eri), incompresi (non ti riconosco) fa pure parte della costruzione di un'amicizia.

Pietro Del Soldà

Sulle ali degli amici

Una filosofia dell'incontro

pp. 152, 1° ed. 2020

Siamo sempre più soli e chiusi in noi stessi, i contatti con gli altri sono frammentari e raramente esprimono quel che siamo davvero. La società alimenta ogni giorno l’ossessione per un Io ipertrofico e narcisista e per un Noi escludente e aggressivo.

In questo scenario l’amicizia può agire come un’apertura, un dispiegamento d’ali in grado di elevarci aldi sopra delle piccole esigenze quotidiane, delle paure che paralizzano, della pigrizia che ci toglie slancio, delle false identità che nascondono il nostro volto e le passioni profonde. Perché ciò avvenga, però, bisogna coglierne l’essenza. L’amicizia non è solo un volersi bene, non si esaurisce in quel legame semplice fatto di calore, affetto, vicinanza, aiuto reciproco e voglia di divertirsi insieme. È molto di più: è il gioco più serio, quello che finalmente, come dice Aristotele, «ci fa sentire che esistiamo». Per capire la natura complessa dell’amicizia dobbiamo confrontarci con alcune voci della filosofia, a partire da Socrate e dal suo incessante tuffarsi nella relazione che ci pone le domande decisive: il legame tra amici nasce dalla somiglianza, dall’avere abitudini e radici in comune o è la diversità ad attrarci? Perché Socrate dice che «amico è il bello»? In che senso l’amicizia può sconfiggere la morte e farci amare la natura? Perché per Aristotele è «il cemento della polis» e per Montaigne è un mélange senza regole né obblighi? La sua vera dimensione, oggi, è l’infinito viaggiare di Álvaro Mutis?

Pietro Del Soldà ci accompagna nell’incontro con filosofi e poeti, visioni e voci che ci fanno ripensare il mondo come un campo di gioco, in cui rispondere al nostro bisogno di senso e diventare migliori insieme agli amici.