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Ti do qui, in forma sintetica e in successione casuale, una serie di argomentazioni a favore di due opinioni contrapposte.
Scegli come tesi l’opinione che condividi (quella opposta diventerà, di conseguenza, l’antitesi) e produci un testo argomentativo, organizzato come segue:
tesi – argomenti a favore della tesi – antitesi – confutazione degli argomenti dell’antitesi – conclusione
Argomento: Parlando in italiano si deve evitare di ricorrere a parole straniere o è giusto utilizzarle tutte le volte che se ne presenta l’occasione?
Si deve evitare di ricorrere a parole straniere.
La presenza di parole straniere snatura la lingua italiana;
quasi sempre ci sono parole / espressioni italiane da usare al posto di quelle straniere;
quando non esiste il corrispondente italiano di parole / espressioni straniere bisogna fare in modo di trovarle / inventarle;
usare parole italiane significa amare la propria lingua e significa essere orgogliosi di essere italiani;
l’uso di parole straniere rende spesso poco comprensibile il discorso: non tutti conoscono le lingue straniere, in particolare l’inglese;
in molti paesi, per esempio in Francia, il problema è già stato messo in luce: sono stati pubblicati elenchi di parole nella lingua del paese per sostituire quelle straniere.
Spesso chi usa parole straniere lo fa con snobismo.
Non tutti usano correttamente le parole straniere perché non ne conoscono il significato.
È giusto utilizzare parole straniere, tutte le volte che se ne presenta l’occasione.
La lingua italiana, come tutte le lingue, non è qualcosa di immutabile: tra i cambiamenti in corso oggi, c’è l’inserimento di molte parole straniere nel lessico in uso;
tutta la storia della lingua italiana è contrassegnata dall’ingresso di parole straniere anche parole italiane sono entrate nelle lingue straniere (ad esempio nel campo musicale) le occasioni – di lavoro, studio, turismo… – in cui si devono usare lingue straniere sono sempre più frequenti, dunque è naturale che ci sia una specie di “compenetrazione” tra lingue diverse;
sono moltissime le parole straniere che non hanno un corrispondente in italiano, dunque è praticamente indispensabile usarle;
quando ci sono parole italiane che corrispondono a certi termini stranieri in uso, si tratta di solito di parole meno precise ed efficaci, o troppo lunghe;
le parole create apposta per sostituire i termini stranieri non riescono quasi mai a imporsi: hanno inevitabilmente un che di artificioso;
gli Stati che hanno avviato campagne contro l’uso di parole straniere non hanno raggiunto nessun risultato apprezzabile.
