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I danni provocati dalla seconda guerra mondiale furono enormi. Le vittime furono 55 milioni, oltre 30 milioni solo in Europa. Intere città furono distrutte dai bombardamenti, l'economia era in rovina. Milioni di profughi abbandonarono le loro regioni d'origine e non riuscirono a tornare a casa. In Europa si pativa la fame.
Fra il luglio e l'ottobre del 1946 si svolse a Parigi la Conferenza di Pace per ridisegnare i nuovi confini del mondo:
l'Austria si staccò dalla Germania e tornò ad essere indipendente
l'Unione Sovietica recuperò alcuni territori che aveva perso con la Prima guerra mondiale (Ucraina, Bielorussia, Lituania, Estonia, Lettonia)
l'Italia perse tutte le colonie in Africa, Albania e Grecia, ed anche l'Istria e la Venezia Giulia con le città di Fiume e Zara
il Giappone restò sotto l'occupazione militare americana fino al 1951 quando recuperò l'indipendenza fino a diventare, con gli anni, il più solido alleato degli Stati Uniti nell'area del Pacifico.
La situazione della Germania era molto critica: le regioni più orientali passarono alla Polonia, la quale cedette a sua volta la fascia orientale del suo territorio all'Unione Sovietica. Il resto della Germania venne diviso in due:
a ovest, nella zona controllata dagli anglo-americani, nacque la Repubblica Federale Tedesca (con capitale Bonn), uno Stato democratico alleato delle potenze occidentali
a est, nella zona occupata dall'Armata Rossa, si costituì la Repubblica Democratica Tedesca (con capitale Berlino) uno stato comunista alleato dell'Unione Sovietica.
Anche Berlino venne divisa in due parti, Berlino est e Berlino ovest, controllate rispettivamente dai Sovietici e dagli Alleati americani, inglesi e francesi.
Fin dal 1943 Stalin e Roosevelt avevano discusso la futura sistemazione dell'Europa. Nella Conferenza di Yalta, tenutasi in Crimea nel febbraio del 1945, Roosevelt propose di far nascere un’organizzazione mondiale in grado di risolvere le controversie internazionali per scongiurare il rischio di nuove guerre. La vecchia Società delle Nazioni, infatti, si era rivelata incapace di fermare l'aggressività della Germania nazista e dell'Italia fascista. La nuova organizzazione nacque il 24 giugno 1945 e fu chiamata ONU, organizzazione delle Nazioni Unite con sede a New York. Inizialmente aderirono 50 Stati il cui obiettivo principale era quello di mantenere la pace mondiale.
Nel mondo stremato dalla guerra appena conclusasi si imposero due superpotenze diversissime tra loro, gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica:
gli Stati Uniti erano una grande democrazia, caratterizzata da un'economia di mercato, con un sistema politico che garantiva la libertà personale e i diritti dei cittadini
l'Unione Sovietica, sottoposta la dittatura di Stalin, era un paese comunista con un'economia basata sul collettivismo in cui tutte le proprietà erano sottoposte al controllo statale ed ogni forma di opposizione politica era repressa.
Le due superpotenze diffidavano l'una dell'altra.
L'URSS aveva preso il controllo politico ed economico delle nazioni dell'Europa dell'Est che furono sottoposte a regimi di tipo sovietico con un'organizzazione economica funzionale agli interessi dell'Unione Sovietica. Polonia, Ungheria, Romania, Bulgaria, Cecoslovacchia, Jugoslavia e Albania, furono chiamati paesi satelliti.
Gli Stati Uniti, preoccupati per la rapidità con cui il comunismo si diffondeva, organizzarono un grande programma di aiuti economici ai paesi europei. Questo programma è noto come piano Marshall, dal nome del politico che lo ideò. Il piano entrò in funzione nel 1948 e durò fino al 1952. Attraverso il piano Marshall gli americani aiutarono l'Europa nella difficile ricostruzione della sua economia evitando, al tempo stesso, che il malcontento e la povertà portassero voti ai partiti comunisti e inducendo gli stati che ricevevano gli aiuti a stabilire rapporti di alleanza con loro. La proposta di aiuto fu fatta a tutti i paesi europei, ma quelli dell'Europa dell'est, condizionati dall'URSS, non la accettarono.
Il piano Marshall rafforzò i legami del mondo occidentale con gli Stati Uniti. Nel 1949 venne costituita un’alleanza di tipo politico-militare, la NATO, alla quale aderirono le maggior parte dei paesi europei occidentali, gli Stati Uniti, la Turchia e il Canada. L'URSS, invece, costituì il Patto di Varsavia nel 1955, un'alleanza alla quale presero parte tutti i paesi comunisti tranne la Jugoslavia di Tito.