Ravioli di Vipiteno


Questa ricetta proviene dal numero di luglio 2019 del mensile Sale & Pepe.

Questa pasta in numerose varianti sia di sfoglia sia di ripieno appartiene alla tradizione tirolese. Sono mezzelune condite con burro fuso e ripiene di formaggi locali e erba cipollina.

INGREDIENTI

4 persone - 40 pezzi


400g di patate (1 patata molto grossa)

sale

2 tuorli

1 cucchiaio di burro fuso

120g di farina + altra

350g di Graukase o Puzzone di Moena

150g mascarpone

erba cipollina per il ripieno e per il condimento

burro per il condimento

sale

parmigiano per il condimento


PROCEDIMENTO


Sbucciate la patata e tagliatela a cubettini. Lessatela in acqua salata. Scolatela e fatela asciugare leggermente su un panno.

Preparate il ripieno tritando o grattugiando grossolanamente il formaggio. mescolatelo con il mascarpone e l'erba cipollina tagliata finemente.

In una ciotola mescolate la purea con 1 cucchiaio di burro e i 2 tuorli.

Fate raffreddate il tutto prima di aggiungere la farina e un pizzico di sale e impastate.

Aggiungete altra farina per ottenere la consistenza desiderata ma non lavorate troppo l'impasto. Potete stenderlo aiutandovi con un po' di farina, col matterello dello spessore di circa 2-3mm.

Con un bicchiere o un coppa pasta tagliate dei dischi del diametro di 6,5cm, farciteli con il ripieno e chiudeteli facendo pressione con delicatezza.

Mettete le mezzelune su vassoi infarinati.

In una ampia padella sciogliete il burro con l'erba cipollina tagliata finemente.

Cuocete la pasta in abbondante acqua salala per pochi minuti, finchè verrà a galla riprendendo il bollore.

Con un ramaiolo scolate i ravioli e metteteli direttamente nella padella.

Servite subito spolverizzando eventualmente con parmigiano grattugiato.


CONSIDERAZIONI


Una bontà infinita, delicati e profumati con un cuore cremoso.


Non trovando il Graukase ho scelto di usare il puzzone di Moena tritato grossolanamente.

Non avendo idea della consistenza della sfoglia l'ho tenuta non troppo rigida (aggiungendo comunque farina alla dose indicata nella ricetta) e quindi una volta pronti questi ravioli sono risultati molto delicati e di una consistenza a metà strada tra raviolo di sfoglia e gnocco con un sapore di insieme che ricordava i canederli.

Probabilmente per questo motivo, non potendo poi stendere la sfoglia troppo sottile, la dose del ripieno era eccessiva.

La prossima volta proverò ad utilizzare maggiore farina in modo da testare la variante più sottile.