6.5 Curare le dimensioni organizzative della domiciliarità

Razionale

Data la complessità dell’assistenza, devono essere previsti elevati livelli di:

  • capacitazione e responsabilizzazione degli utenti per lo sviluppo delle competenze di autocura/autodeterminazione;

  • coinvolgimento ed empowerment delle risorse comunitarie formali e informali;

  • condivisione di sistemi informativi-comunicativi;

  • Individuazione di modelli gestionali e di EBM/EBP che definiscano l’accessibilità, il sistema delle responsabilità, i principali ruoli e attività e i principali stadi/fasi delle condizioni di salute e dei livelli/interventi assistenziali previsti.

Le proposte del Libro Azzurro


6.5.1 Considerare nello sviluppo della domiciliarità le dimensioni di:

  • Governance e organizzazione” per una struttura gestionale di indirizzo;

  • Sicurezza e rischio clinico” per strumenti e metodologie garanti di un’assistenza domiciliare sicura;

  • Profilo di ruolo, conoscenze e competenze” come requisiti minimi, anche formativi, per le diverse figure che attuano la domiciliarità.

  • Comunicazione e informazione” per la circolarità delle informazioni tra le organizzazioni e i cittadini;

  • Strumenti di integrazione nei processi assistenziali” quali strumenti operativi che consentono la valutazione e la presa in carico integrata del bisogno;

  • Miglioramento ed innovazione” come capacità dell’organizzazione di evolvere e di ridefinire i propri percorsi a fronte dei bisogni della popolazione.


6.5.2 Ricondurre necessariamente a livello di Casa della Comunità l'organizzazione delle attività domiciliari e della loro integrazione con altri servizi-attività (formali e informali).