1.2 Il modello relazionale

Razionale

  • Valorizzare la relazione umana virando da una relazione verticale gerarchica a una relazione di co-gestione e negoziazione a tutti i livelli, in particolare degli obiettivi di salute.

  • Sviluppare il senso di appartenenza delle persone (professionisti della salute e non) a quel territorio sia in termini di accessibilità e fruizione dei servizi, sia in termini relazionale-affettivi e conseguente corresponsabilizzazione.

  • Favorire la comunicazione di dati, informazioni e procedure in maniera efficace e fruibile tra gli operatori coinvolti nell'assistenza.

Le proposte del Libro Azzurro

1.2.1 Facilitare la conoscenza reciproca e collaborazione a più livelli (professionisti - comunità; professionisti - professionisti anche appartenenti a diverse discipline/settori/setting; comunità - comunità);


1.2.2 Favorire l’educazione permanente dei professionisti (educazione transprofessionale) dell’equipe/servizi di salute e della comunità attraverso lo sviluppo di relazioni di collaborazione non gerarchica tra e nei gruppi;


1.2.3 Umanizzare le cure: fare entrare in gioco la dimensione personale e il legame con il territorio di operatori e assistiti;


1.2.4 Favorire la prossimità;


1.2.5 Favorire la partecipazione dei professionisti, della comunità, dei gestori e degli enti di formazione nelle fasi di pianificazione, progettazione, azione, ecc in salute;


1.2.6 Operare un’analisi effettiva e integrata dei bisogni attraverso la relazione tra persone e dati/informazioni e avvalendosi degli strumenti dell’epidemiologia di prossimità e della mappatura trasformativa mediante:

  • costruzione di database intersettoriali di facile consultazione;

  • utilizzo degli stessi canali di comunicazione per tutte le professioni coinvolte;

  • efficientamento dell’informazione;

  • utilizzo dello stesso gestionale/cartella per le diverse professioni e i diversi setting;

  • programmazione di riunioni e incontri di equipe/CdC/distretto a cadenza prestabilita a distanza o in presenza.