2.6 Interventi basati sulle evidenze e sulle buone pratiche locali

Razionale

Le pratiche per la salute devono essere progettate sulla scorta di linee guida e pratiche basate sull’evidenza, ma anche su “linee guida locali partecipate”, che attingono dai saperi e dalle buone pratiche locali.

Se la delega ai servizi è necessaria per le competenze professionali più tecniche, ruolo importante hanno i pazienti esperti, le figure comunitarie “tessitrici” delle relazioni tra gli abitanti locali e i professionisti formati in Cure Primarie (Franco, 2016).

Le proposte del Libro Azzurro

2.6.1 Avviare le attività di sviluppo della partecipazione partendo dai contesti che manifestano maggiormente la volontà di sperimentare l’innovazione, costruendo alleanze con le altre risorse della comunità.


2.6.2 Adottare e sviluppare dispositivi di partecipazione che permettano di aumentare la capacità risolutiva dei contesti locali, adattando le pratiche di successo ai diversi livelli delle organizzazioni territoriali (es. equipe, Casa della Comunità, Distretto).


2.6.3 Raccogliere ed esportare i prodotti processuali e le buone pratiche.


2.6.4 Ancorare ciò che emerge localmente alle politiche più ampie, per dare maggiore forza e tenuta alle reti complessive.

Per approfondimento vedi sezione 3.3. Ricerca, formazione ed educazione permanente