Si parla di sostenibilità continuamente, tale termine è onnipresente, dalle discussioni politiche, agli spot pubblicitari e chi più ne ha, più ne metta!
Ma siamo sicuri di saper cosa voglia dire la parola sostenibile?
La sostenibilità, consiste in una triade di interessi, riconducibili alle così dette “tre-P”, ovvero, planet, people and profit, elementi che, quindi, dovrebbero coesistere per il raggiungimento di uno sviluppo sostenibile, che dovrebbe esser così inteso solo quando vi siano presenti livelli di equilibrio tra la tutela delle esigenze ambientali (tutela dell’ambiente, degli ecosistemi e delle risorse naturali), delle esigenze sociali (tutela di diritti quali: diritti umani, lavoro, integrazione…) ed economiche (capacità di produzione di reddito e di crescita economica), senza che per il raggiungimento di uno dei tre pilastri della sostenibilità vengano sacrificati gli altri, o almeno così dovrebbe essere.
Di sviluppo sostenibile si parla fin dal così detto Rapporto Brundtland nel 1987, della Commissione delle Nazioni Unite per l’ambiente e la crescita, con il quale si intende per sostenibilità “il farsi carico dei bisogni del presente senza compromettere quelli delle generazioni future”. Segue la Dichiarazione di Rio nel 1992, dove la sostenibilità viene vista come speranza di crescita nel rispetto di una “vita sana e produttiva in armonia con la natura”, “di una equa soddisfazione delle esigenze relative all’ambiente e allo sviluppo delle generazioni presenti e future” e in grado di “eliminare la povertà”.
Il concetto di sostenibilità entrerà a far parte dello scenario UE nel 1997 con il trattato di Amsterdam, con il quale si auspica uno sviluppo dell’UE armonioso, equilibrato e sostenibile delle attività economiche.
Tale concetto è poi fondamento delle politiche dell’Agenda 2030 dell’ONU e di molte politiche UE.
Tuttavia, spesso si parla di sostenibilità, facendo riferimento implicitamente alla sostenibilità ambientale. Tale utilizzo non è del tutto corretto, poiché, così si indurrebbe a pensare che la sostenibilità riguardi solo la tutela dell’ambiente.
Sarebbe pertanto più corretto che ogni volta in cui si parla sostenibilità, se non si vuol far riferimento alla sostenibilità a tutto tondo, si esplicitasse a quale delle “tre-P” facciamo riferimento.
Lavinia Panerai
Fonti:
J. Elkington, “Cannibals with forks”, The Triple Bottom Line of 21st Century, 1997;
Report of the World Commission on Environment and Development-Brundtland Report, “Our Common Future”, 1987
Reperibile al link: https://www.netzwerk-n.org/wp-content/uploads/2017/04/0_Brundtland_Report-1987-Our_Common_Future.pdf
Nazioni Unite, “Dichiarazione di Rio sull'Ambiente e lo Sviluppo”, 1992
Reperibile al link: https://www.isprambiente.gov.it/files/agenda21/1992-dichiarazione-rio.pdf
A. Crosetti, R. Ferrara, F. Fracchia and N. Olivetti Rason, “Introduzione al diritto dell’ambiente”, Edizioni Laterza, 2018, p.27