Parte 1. Fuoco come fattore ecologico e cambiamenti climatici.
Gli incendi boschivi sono un fenomeno complesso e rappresentano una fragilità ambientale di elevato rilievo.
Dal punto di vista ecologico, il fuoco è “un fattore ambientale di primaria importanza, da sempre presente nella maggior parte degli ambienti terrestri”, che ha partecipato, assieme ad altri fattori, alla definizione delle comunità vegetali e animali caratterizzanti questi ambienti.
Pur essendo un fenomeno naturale, gli incendi boschivi stanno assumendo rilievo internazionale in considerazione al loro impatto sull’ecosistema terrestre: si pensi ad esempio agli incendi che hanno colpito la Siberia nel 2019, bruciando un’area che l’Associazione ambientalista Greenpeace ha stimato in circa 45000 km2, o gli incendi che hanno colpito l’Australia nel biennio 2019 – 2020, causando enormi problematiche di protezione civile e di distruzione di habitat.
Quello che più preoccupa i ricercatori e chi si occupa di gestione del territorio, è l’aumento dell’incidenza degli incendi boschivi in tutto l’ecosistema terrestre, sia nelle aree semiaride, storicamente soggette a questo fenomeno, sia nelle aree boreali, che storicamente non erano generalmente soggette al fenomeno. Anche le proporzioni di questi fenomeni sono diventate impressionanti.
Le cause di questi incendi sono duplici: da un lato il riscaldamento climatico, che porta a una estremizzazione degli eventi meteorologici e la presenza di periodi siccitosi e caldi sempre più intensi, e da un lato la presenza dell’uomo e delle sue infrastrutture sparse sul territorio, che spesso risultano la scintilla di partenza di molti roghi.
Per la formazione degli incendi è infatti necessaria la compresenza di tre fattori, che fanno parte del triangolo del fuoco: il combustibile, il comburente e la fonte di innesco. Il combustibile è rappresentato dalla biomassa, che, proprio a causa dei cambiamenti climatici, spesso nei periodi estivi si presenta secca; il comburente è l’ossigeno, sempre presente nell’atmosfera; la fonte di innesco è invece molto spesso legata alle attività umane: mozziconi di sigaretta ancora fumanti, scintille derivanti dall’utilizzo dei freni dei veicoli (in particolare ferroviari), pratiche agricole scorrette, ecc. In particolare nell’area mediterranea, il fattore antropogenico risulta quindi la più frequente causa di innesco degli incendi boschivi.
Come fattore naturale, il fuoco è in grado di modificare la struttura degli habitat boschivi e arbustivi, e quindi variare i servizi ecosistemici che questi habitat possono fornirci. L’esempio più importante è forse l’impatto sull’effetto serra: generalmente i boschi sono in grado di accumulare l’anidride carbonica atmosferica e fissarla all’interno degli organismi viventi; il fuoco, attraverso la combustione della biomassa, è in grado liberare nuovamente l’anidride carbonica. “Il controllo degli incendi appare quindi una irrinunciabile misura di accompagnamento nella riduzione dell’effetto serra”.
Le conseguenze dei cambiamenti climatici sono già visibili e rappresentano la principale sfida da affrontare a livello globale. Le preoccupazioni sono confermate anche al livello istituzionale dalle Nazioni Unite che nella elaborazione dell’Agenda 2030 sottolineano l’importanza di “proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre”(SDG 15), ribadendo che gli ecosistemi terrestri quali boschi e montagne non solo costituiscono l’habitat di milioni di specie ma sono soprattutto le principali fonti di vita, fornendo aria e acqua pulite. Tale obiettivo intende “dare impulso all’utilizzo sostenibile degli ecosistemi terrestri attraverso la lotta alla deforestazione e alla degradazione del suolo”.
Si deve puntare su prevenzione e controllo ed è necessario agire ora, affrontando il fenomeno degli incendi con un approccio che non sia più solamente emergenziale, attraverso una migliore gestione del territorio e in particolare la realizzazione di politiche adeguate e di interventi pianificati e integrati con le esigenze dell’ambiente.
Annalaura Maoddi e Andrea Pincin
Fonti:
1 Blasi, C., Bovio, C., Corona, P., Marchetti, M., Maturani, A., & (a cura di). (2004). Incendi e complessità ecosistemica. Dalla pianificazione forestale al recupero ambientale. Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio.
2 Pei Yu, Rongbin Xu, Michael J Abramson, Shanshan Li, *Yuming Guo (2020). Bushfires in Australia: a serious health emergency under climate change . Lancet Planet Health
. 2020 Jan;4(1):e7-e8.
3 Lovreglio F., Leone V. (2005). Forest fires prevention and limitation of the greenhouse effect. Journal of Silviculture and Forest Ecology, Volume 2, Pages 160-165 (2005)
doi: https://doi.org/10.3832/efor0298-0002.