Una scuola o un parcheggio per i pellegrini?


15 Aprile 2021

la scuola demolita

foto dal sito www.acrinrete.info

Siamo nel 2007, già si vocifera della futura santificazione del Beato Angelo (poi avvenuta 10 anni dopo), che porterà ad Acri una grande affluenza di pellegrini.

Dinanzi il santuario, a pochi metri di distanza, c’è la scuola media ed elementare “V. Padula”, uno dei più antichi edifici scolastici cittadini dedicato al noto poeta acrese.

Per far fronte a questa ipotetica futura affluenza di fedeli, l’Amministrazione comunale pensa bene di demolire la scuola e di costruire, al suo posto, un grande parcheggio a servizio della Basilica. Gli insegnanti e gli alunni protestano, così come una parte di cittadini legati a quel bene storico fondamentale per l’istruzione dei ragazzi. Ma le proteste non fermano i propositi degli amministratori.

scuola media ed elementare "Vincenzo Padula"

Il parcheggio

La valorizzazione è ogni attività diretta a migliorare le condizioni di conoscenza, di conservazione del patrimonio culturale e ad incrementarne la fruizione pubblica”, recita l’art. 6 Codice dei beni culturali e del paesaggio;

ma si valorizza un bene culturale demolendo un bene comune, essenziale per l’istruzione?

L’amministrazione comunale avrà sicuramente tutelato e valorizzato la Basilica di Sant’Angelo garantendo parcheggi e ampliando la piazza antistante, ma è stato violato l’art. 26 della Costituzione: il diritto all’istruzione.

Da quando la vecchia scuola è stata demolita gli alunni della “V. Padula” non hanno avuto spazi consoni, non hanno avuto una palestra e non hanno potuto fruire appieno del diritto all’istruzione. Non solo. Dal 2007 attendono la costruzione della nuova scuola che, ad oggi, resta una vera e propria “pia illusione”.

Ma altra domanda: era necessario questo parcheggio, che dal 2007 ad oggi neanche è finito, per valorizzare la Basilica? I pellegrini non sarebbero venuti comunque, a prescindere dalla possibilità di avere un posto macchina vicino la Basilica?

Cosa vale di più?

La risposta è nell’art. 9 della nostra Costituzione: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”.

Come è un bene da tutelare e valorizzare la Basilica per la comunità spirituale, lo era anche la scuola per sviluppare e promuovere la cultura. Non può prevalere l’uno a discapito dell’altro, ma anzi entrambi devono essere valorizzati e tutelati. La città di Acri è stata privata di un bene storico ma, soprattutto, utile per la comunità. Non si valorizza un bene a discapito di un altro bene.

Leda Perrotta