Il rapporto tra cultura e disabilità: l'abbattimento delle barriere architettoniche per una cultura senza ostacoli

27 Aprile 2021


L'Italia è il Paese che detiene il record mondiale di siti iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale dall'UNESCO. Ricca di monumenti, centri storici, parchi e via dicendo, rappresenta una delle mete turistiche più gettonate in tutto il mondo. Tuttavia, non sempre è possibile apprezzare le bellezze del nostro Paese. Le persone con difficoltà motorie o sensoriali sono costrette spesso a rinunciare per via delle notevoli difficoltà che incontrano nell'accesso e nella fruizione di questi beni. In Italia sono presenti oltre 3 milioni di persone affette da disabilità, un numero significativo rispetto al quale anche il mondo della cultura ha fatto notevoli passi avanti attraverso varie iniziative e soprattutto grazie all'innovazione.

Negli ultimi anni infatti, il superamento delle barriere architettoniche, cognitive e sensoriali ha rappresentato uno degli interventi di maggiore spessore messi a frutto dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo il quale, nel 2008, ha pubblicato le “Linee guida per il superamento delle barriere architettoniche nei luoghi di interesse culturale”, un progetto che mette in primo piano l’accoglienza e la creazione di percorsi multisensoriali.

Tuttavia, il concetto di “barriera architettonica è molto più esteso e articolato di quanto può apparire a prima vista. Esso comprende elementi della più svariata natura, che possono essere causa di limitazioni percettive, oltre che fisiche, o particolari conformazioni degli oggetti e dei luoghi che possono risultare fonte di disorientamento, di affaticamento, di disagio o di pericolo.

Fondamentale è garantire l'accessibilità. Rendere un ambiente “accessibile” vuol dire renderlo sicuro per chiunque, a prescindere dalle condizioni motorie o sensoriali della persona. Non ci si può limitare ad “esporre”.

In questo contesto si inserisce anche il Codice dei beni culturali e del paesaggio in cui si specifica che la protezione e la conservazione del patrimonio culturale sono finalizzate alla pubblica fruizione. È quindi doveroso assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica anche alle persone diversamente abili, così come sottolineato anche dall'articolo 6, I comma.

Un notevole aiuto viene fornito dalla tecnologia la quale offre varie soluzioni per rendere ogni luogo e ogni forma d’arte più accessibile a tutti.

Esiste ad esempio un'applicazione che permette alle persone con disabilità visive di poter assistere comunque ad una mostra, di poter visitare un museo o altro. Questo di primo acchito potrebbe sembrare un paradosso ma in realtà questa applicazione si basa su una tecnologia che permette di stimolare l'udito. In particolare lungo il percorso espositivo vengono installati dei dispositivi che permettono di segnalare alla persona, al suo passaggio, luoghi di interesse. A quel punto basta toccare un qualsiasi punto dello schermo del proprio smartphone per attivare un racconto audio inerente all'opera in questione.

Oltre a queste tecnologie, vengono utilizzati spesso anche dei calchi e delle mappe tattili, ossia delle rappresentazioni in rilievo, esplorabili con il tatto che permettono quindi alla persona di “vedere” l'opera seppur con altri sensi. Queste soluzioni sono fornite oggi in vari siti d'Italia, seppur sia auspicabile un incremento in tal senso.

La riproduzione tattile della “Gioconda” di Leonardo da Vinci esposta a Roma durante la mostra "Apticamente parlando: alla scoperta dell’arte con il senso del tatto".

Bassorilievi prospettici esposti all’interno del Museo tattile di pittura antica e moderna “Anteros”.

Nel corso degli anni sono stati promossi poi vari progetti per garantire al meglio questa accessibilità.

Tra i più significativi possiamo ricordare il progetto ministeriale “A.D. Arte” il quale mira a garantire a tutti coloro che intendono visitare luoghi culturali, la possibilità di accedere in via preventiva ad informazioni circa la loro accessibilità. Visitare un luogo significa infatti spostarsi, e ciò spesso crea disagi per coloro che presentano specifiche esigenze dovute alla loro condizione di disabilità.

Oltre a questo, altri progetti interessanti sono “Un ascensore per Michelangelo”, per l'adeguamento dell’accesso e il miglioramento dell'accoglienza nel Museo delle Cappelle Medicee di Firenze, e il “Percorso di accessibilità ampliata nell’area archeologica di Tarquinia”, che consente oggi a tutti di visitare la celebre Tomba della Pulcella, capolavoro del V sec. a.C. patrimonio UNESCO.


Ilaria Catalano

postazione multisensoriale con un pannello a leggìo con informazioni sulla tomba stessa”,

Tomba della Pulcella, Tarquinia (VT)

Pedana elevatore che permette l’accesso alla Sagrestia Nuova dal corridoio e viceversa,

Museo delle Cappelle Medicee, Firenze