La città di Gerusalemme e The House of One: luoghi e spazi di incontro tra religioni

10 Aprile 2021

La skyline di Gerusalemme osservata dal Monte degli ulivi

Il progetto dell'House of One realizzato da Kuehn Malvezzi

Partendo dalla prima Crociata (1096-1099), indetta da papa Urbano II ai fini di riconquistare i luoghi santi del Vicino Oriente caduti sotto il controllo dei musulmani durante la precedente espansione islamica avvenuta tra il 632 e il 661, fino alle guerre di religione francese tra cattolici e ugonotti, le diverse confessioni religiose, nel corso dei secoli, hanno generato guerre e scontri tra gli uomini.

Oggigiorno, le varie religioni stanno sempre più cercando di assicurare una convivenza tra i diversi culti, difficile in alcuni casi, semplice in altri. Esempi lampanti sono la città di Gerusalemme e The House of One di Berlino.

Storicamente Gerusalemme è stata Città Santa prima di tutto per gli Ebrei. Conquistata intorno al 1000 a.C. dal re Davide, in essa il suo successore, Salomone, fece edificare il Tempio: l’unico luogo, in tutto Israele, dove era consentito rendere culto al dio unico, Yahwéh.

Nel Tempio di Gerusalemme era custodita l’Arca dell’Alleanza ed esso era considerato il luogo della dimora di Dio in mezzo al suo popolo, il segno concreto della sua presenza. Al giorno d'oggi si trova all'interno del quartiere ebraico della città.

Più volte distrutto e ricostruito, oggi del Tempio rimane solo un muro perimetrale occidentale, ovvero il “Muro del Pianto”, dinanzi al quale gli Ebrei si accingono per pregare e costituisce il luogo più sacro per tutto il mondo ebraico.

Ancora oggi migliaia di fedeli giungono in pellegrinaggio in questo luogo e infilano i foglietti con le loro preghiere all’interno delle fessure del muro.

Donne da una parte, uomini dall’altra: anche ai non ebrei è concesso avvicinarsi.

Nell’estremità sud-orientale della Città Vecchia si erge un’alta spianata punteggiata da cipressi chiamata dai musulmani Al-Haram ash-Sharif (Nobile Santuario) e dagli ebrei Har HaBayit (Monte del Tempio).

Considerato sacro dagli ebrei perché luogo in cui sorgevano il Primo e il Secondo Tempio e oggetto di venerazione da parte dei musulmani in quanto qui sono presenti due degli edifici più sacri per l’Islam – la Cupola della Roccia e la Moschea Al-Aqsa.

La dorata Cupola della Roccia che si eleva su una lastra di pietra considerata sacra da entrambe le religioni. Secondo gli ebrei, su questa roccia Dio creò Adamo e Abramo si apprestò a sacrificare il suo unico figlio Isacco; secondo la tradizione islamica, invece, da questo luogo Maometto salì al cielo durante il suo Viaggio Notturno.

Per i cristiani è facile intuire il perché questa città di sacra, essendo la suddetta il luogo in cui si ebbe la Passione di Cristo e la sua sepoltura.

Infatti, nella città è presente la Basilica del Santo Sepolcro, Costruita su quello che è considerato dai cristiani il sito del Calvario, o Gòlgota, dove Gesù fu crocifisso, morì e risorse.

Il caso della House of One di Berlino è, forse, più eclatante, poiché, ha la pretesa di riunire in un singolo edificio le tre religioni monoteiste.

L'idea parte dal pastore protestante Gregor Hohberg è quella di creare una struttura che sia una chiesa, una moschea e una sinagoga.

Il 27 maggio 2021, sarà costruita sul sito della chiesa di San Pietro a Petriplatz (una delle piazze più antiche della capitale tedesca, già menzionata in dei documenti nel 1237), danneggiata durante la seconda guerra mondiale e demolita nel 1964 dalle autorità della DDR, diventerà uno spazio in cui si mescoleranno le tre principali religioni monoteiste.

L’edificio da 47 milioni di euro, progettato dallo studio di architettura Kuehn Malvezzi, incorporerà una chiesa, una moschea e una sinagoga collegati a uno spazio centrale per riunioni. Persone di altre fedi e denominazioni, e coloro senza fede, saranno invitate a eventi e discussioni nella grande sala.

“L’idea è piuttosto semplice”, ha dichiarato Roland Stolte, un teologo cristiano che ha contribuito all’avvio del progetto. “Volevamo costruire una casa di preghiera e apprendimento, dove queste tre religioni potessero coesistere mantenendo ciascuna la propria identità“.

Andreas Nachama, il rabbino che sta trasformando questa visione in realtà in collaborazione con un pastore e un imam, ha detto: “Ci sono molti modi diversi per raggiungere Dio, e ognuno è un buon modo“. Nella House of One, cristiani, musulmani ed ebrei pregheranno separatamente, ma si incontreranno durante festività religiose, commemorazioni e celebrazioni, ha aggiunto.

Per il rabbino Andreas Nachama la House of One “è più di un simbolo. È l’inizio di una nuova era in cui dimostriamo che non c’è odio tra di noi“.

Il progetto è stato generalmente sostenuto dalle comunità di fede, dal pubblico e da persone senza fede, che è stato un aspetto fondamentale sia per la pianificazione e sia per la progettazione.

Il design architettonico di The House of One ha ricevuto molta attenzione negli ultimi dieci anni. La sua disposizione offre uguale spazio per ebrei, cristiani e musulmani per pregare, adorare e riunirsi sotto il suo tetto. Ma l'accento è posto un ampio luogo di incontro che collega le persone di ogni estrazione sociale, le quali saranno invitate a costruire rapporti di pace come auspicato da Hohberg e da Nachama.

Paolo Ciambrone