lavorazione del bronzo

Il bronzo è lavorabile solo per fusione, a differenza ad esempio del ferro che, reso rovente, può essere forgiato con un martello e assumere la forma desiderata. Infatti, un pezzo di bronzo, surriscaldato, si frantumerebbe alla prima martellata, invece, fuso e colato in un recipiente cavo, ne assumerà la forma.

Secondo la tradizione, l’arte fusoria sarebbe nata già a partire dal vi secolo a.C. ad opera di Reco e Teodoro dell’isola di Samo attraverso conoscenze tecniche tramandate dall’antico Egitto. Col tempo fu introdotta anche la pratica della fusione dei singoli elementi separati e saldati in un secondo momento.

Le tecniche di applicazione che seguirono furono sempre più approfondite, al punto di giungere alla perfezione già nella prima metà del v secolo a.C.


Una delle tecniche più utilizzate è quella detta “a cera persa”, che comporta più fasi.

Conosciuta già dagli antichi per la fusione di statue cave di grandi dimensioni (tra gli esempi meglio conservati, si annoverano i già citati Bronzi di Riace), passò in disuso durante il Medioevo, restando viva solo nell’Impero bizantino.

Furono invece sempre praticate fusioni in bronzo di piccoli oggetti, ma si trattava, comunque, di opere “piene”, impossibili su grandi dimensioni.

La tecnica fu ripresa nell’età rinascimentale, in linea con l’ispirazione agli aspetti della civiltà classica. La prima statua di grandi dimensioni fusa con la tecnica della cera persa, fu il San Giovanni Battista (1412-1416) di Lorenzo Ghiberti; essa venne realizzata in più pezzi separati, assemblati in un momento successivo.

Rispetto alla pietra, la tecnica del bronzo aveva numerosi vantaggi, primo su tutti la maggior compattezza del materiale che consentiva un dinamismo del soggetto nello spazio più libero senza timori di fratture; ciò a vantaggio di risultati di maggiore naturalezza e realismo.

Fasi di lavorazione con la tecnica a cera persa


1) Lo scultore prepara un modello i terra refrattaria che funzionerà da anima della scultura.

2) Il modello è ricoperto con cera per modellare.

3) Lo scultore completa in cera tutti i particolari della scultura ottenendo il modello che dovrà essere realizzato in bronzo.

4) Al modello sono applicati alcuni canalini in cera che segnano il percorso che dovrà effettuare il bronzo fuso per realizzare la statua; il percorso deve contemplare: un imbuto per l'entrata del metallo fuso; un canale principale; diversi canali secondari distribuiti a lisca di pesce dal basso verso l'alto per controllare l'afflusso del liquido; alcuni sfiati per la cera collocati nella parte superiore; altri scarichi per la cera colocati nella parte inferiore.

5) Il modello, in seguito, è ricoperto di terra refrattaria lasciando sporgere l'imbuto per la colata, gli scarichi e gli sfiati della cera.

6) Al modello sono applicati alcuni chiodi per fissare l'anima della statua in terra refrattaria all'involucro che copre il modello in cera (per evitare lo spostamento dello spessore della statua una volta sciolta la cera).

7) Il modello è messo in un forno, ad una temperatura tra 400° e i 500° C, per sciogliere la cera che uscirà dagli scarichi e dagli sfiati e per consolidare lo stampo.

8) Dopo aver sigillato i fori di scarico si versa, con un crogiolo, il bronzo fuso ad una temperatura intorno ai 1010°C.

9) In seguito, il modello è lasciato raffreddare per procedere con gli scalpelli allo smantellamento della terra refrattaria (scoccaggio).

10) Smantellata la statua dalla terra refrattaria lo scultore, con un seghetto e le raspe, elimina i canali dei getti principali e secondari.


11) In seguito, lo scultore, può procedere con una raschiatura meccanica della statua, tramite sabbiatura, per ottenere una superficie satinata, o alla lucidatura con l'aiuto di un brunitoio.

Viene utilizzato quando si desidera colare in metallo una scultura realizzata in altri materiali, eccetto la cera.


Metodo indiretto

a) Lo scultore deve, prima di tutto, fare uno stampo dell'opera da riprodurre.

b) Una volta terminato lo stampo, che potrà essere in gelatina, in caucciù, silicone, gli si colerà dentro la cera.

c) In seguito si procederà con la tecnica utilizzata anche per il metodo diretto.