La pianura Veneta nelle provincie di Padova e Vicenza abbonda di brevi fiumi che nascono da risorgive, e vanno ad alimentare fiumi più grandi quali il Brenta e il Bacchiglione. Il Tesina Padovano è uno di questi. Riceve le acque del Ceresone presso Arlesega, una frazione di Mestrino, e confluisce nel Bacchiglione. Combiando gli argini del Tesina e del Bacchiglione si ottiene un percorso decisamente lungo lontano dal traffico degli autoveicoli, il che rende questa proposta decisamente interessante. Sarebbe ancora più interessante se fosse possibile sfruttare anche gli argini del Ceresone, che però sono ben poco curati.
Il percorso sfrutta l'Itinerario del Brenta, la ciclabile Treviso - Ostiglia, e la ciclabile del Bacchiglione, che congiunge tramite stradine locali poco frequentate.
Si parte dai pressi del ponte sul canale Brentella, dove inizia il 2° tratto dell'Anello Fluviale di Padova, tratto che si percorre per primo.
Il tragitto è di circa 51,5 Km. Il percorso è scorrevole fatta eccezione per alcuni tratti, in particolare quello che percorre l'argine destro del Ceresone dopo Arlesega, che ci costringe a procedere lentamente.
La segnaletica è quella dell'Anello Fluviale di Padova, dell'Itinerario del Brenta, della Treviso Ostiglia, e della Ciclabile del Bacchiglione, non ancora segnalata.
La relazione e la traccia GPS sono del 7/6/2014.
il percorso si puo dividere in 5 tratti:
1. Per l'Anello Fluviale di Padova dal ponte sul Brentella a Limena
Si tratta del secondo tratto dell'Anello Fluviale di Padova. Per la descrizione si rimanda alla apposita pagina.
2. Per l'Itinerario del Brenta da Limena fino alla Treviso - Ostiglia presso Pieve di Curtarolo
Arrivati a Limena, anziché proseguire sull'Anello Fluviale prendiamo sulla sinistra la pista ciclabile che fiancheggia la strada della Valsugana. Si tratta dell'Itinerario del Brenta, indicato solo a tratti alla data della stesura di questa relazione - foto.
L'itinerario del Brenta, prima di Vaccarino
Si segue la ciclopedonale per alcuni kilometri fino a che si immette sulla SP 47 della Valsugana in località Vaccarino. Attraversiamo la strada avvalendoci di un semaforo con chiamata pedonale prendendo via Vaccarino Tremignon. Dopo circa un Km giriamo a destra seguendo l'indicazione della pista ciclabile. La percorriamo per intero fino a un cimitero. Montiamo sull'argine sulla sinistra e lo seguiamo per un pezzo, fino a imboccare una rampa che scende sulla destra (indicazione Itinerario del Brenta) che ci porta a percorrere, con una serie di curve, un bel tratto in mezzo ai campi. Questo pezzo di pista finisce in mezzo a un gruppo di case, immettendosi in via Argine Destro. La seguiamo a sinistra per un centinaio di metri e poi prendiamo a destra via Mogge finché finisce l'asfalto; proseguiamo ancora dritti su strada bianca, finché, passando in mezzo a due case - foto, ci ritroviamo su un sentiero in mezzo a un campo.
In via Mogge, dobbiamo passare fra le due case della foto e proseguire su un sentiero fra i campi
Seguiamo il sentiero per circa 1 Km e mezzo, costeggiando per un tratto la riva del Brenta, fino a sbucare nuovamente su strada asfaltata. Prendiamo a sinistra e dopo un paio di curve fra un gruppo di case sparse, ci troviamo di fronte a un caratteristico sovrappasso della Treviso - Ostiglia - foto. Saliamo per la rampa a sinistra che ci porta sopra la ciclabile.
Il sovrappasso della Treviso - Ostiglia
3. Da Pieve di Curtarolo a Campodoro per la Treviso - Ostiglia
La Treviso - ostiglia è un piacevole itinerario tutto asfaltato che sfrutta il tracciato della vecchia ferrovia - foto; il tratto in provincia di Padova è completo e ben segnato, mentre in provincia di Vicenza sono appena iniziati i lavori.
La vecchia stazione di Campodoro, lungo la Treviso - Ostiglia
La percorriamo fino alla fine - foto, quando, superato il comune di Campodoro, la ciclabile termina a Pojana di Granfion, una frazione di Grisignano di Zocco.
Il cartello che indica l'inizio della provincia di Padova sulla Treviso - Ostiglia
4. Da Campodoro ad Arlesega per strade secondarie
Questo tratto dell'itinerario sfrutta delle strade locali a traffico promiscuo. Fortunatamente le auto che vi passano sono solitamente molto poche, e quindi arrecano scarso disturbo.
Alla fine della ciclabile svoltiamo a sinistra per una strada bianca in discesa che poco dopo diviene asfaltata: via Pasini - foto.
L'inizio di via Pasini che ci porta in località Poiana di Granfion
Alla fine della via giriamo a destra per la provinciale, e dopo circa 100 metri imbocchiamo a sisnistra via Sebenigo, che percorriiamo fino alla fine, dopo essere passati sotto il percorso della ferrovia Venezia - Milano.
Al termine della via svoltiamo a destra per via Monte Cengio, che costeggia per un breve tratto l'autostrada e poi, con una curva a sinistra a 90°, vi passa sotto. Alla fine di via Monte Cengio imbocchiamo a destra via Kennedy, che ci porta in breve ad Arlesega e termina sulla statale 11 che da Padova porta a Vicenza - foto.
Arlesega, sulla statale fra Padova e Vicenza
Giriamo a destra verso Vicenza e dopo circa 200 metri, dopo essere passati sopra il ponte sul fiume Ceresone, attraversiamo la strada per portarci sull'argine destro del fiume - foto. Un curioso impianto idraulico sfrutta il dislivello prodotto da una chiusa per produrre energia con una struttura a vite di Archimede .
Lungo il Ceresone. Dobbiamo salire sull'argine che si intravvede sulla destra
5. Da Arlesega al punto di partenza per gli argini del Tesina e del Bacchiglione
Quest'ultimo tratto si sviluppa sugli argini del Ceresone, del Tesina e del Bacchiglione. A parte il primo tratto, che si sviluppa per oltre un kilometro su un argine incolto, dove la pedalata è faticosa, è forse il più piacevole dell'intero percorso.
Seguiamo l'argine destro del Ceresone per circa un kilometro e mezzo; nell'ultima parte il percorso svolta a destra in prossimità del punto dove il Ceresone si unisce alla Roggia Tesinella per formare il Tesina Padovano. L'argine non è molto curato, ma è spesso invaso dalle erbacce. Comunque, seguendo la traccia di sentiero, arriviamo su una strada bianca vicinale, via Sguazzina. Svoltiamo a sinistra e con un breve ponte riprendiamo a pedalare sull'argine opposto - foto.
Il ponte di via Sguazzina che attraversiamo per poi riprendere l'argine dalla parte opposta del fiumiciattolo alla nostra sinistra
Arriviamo infine sulla provinciale 51 nelle vicinanze di Veggiano, che rimane alla nostra destra.
Attraversata la strada proseguiamo sullo stesso stesso argine, ora più curato, passiamo accanto ad un impianto idraulico e infine arriviamo sulla provinciale 72 presso una rotonda e il ponte sul Tesina - foto.
Il ponte sul Tesina. La prosecuzione dell'itinerario può avvenire sia a sinistra, attraversando il ponte, sia a destro, gudagnando l'argine destro del Bacchiglione
A questo punto ci sono due alternative:
Seguiamo ora l'argine fino a Tencarola. Passiamo sotto il ponte di Via dei Colli, continuando a seguire l'argine sinistro fino al ponte sul Canale Brentella, da dove siamo partiti.
La Treviso Ostiglia
http://www.treviso-ostiglia.com/Sito%20Italiano/Home.html
http://www.piste-ciclabili.com/itinerari/548-treviso-ostiglia
http://it.wikipedia.org/wiki/Ferrovia_Treviso-Ostiglia
http://ostigliatreviso.altervista.org/tv-ost.html
Itinerario del Brenta
http://www.magicoveneto.it/bike/valsugana-brenta/ciclabile-valsugana-brenta.htm
La ciclabile del Bacchiglione
http://www.piste-ciclabili.com/itinerari/3634-padova-vicenza