Tradizioni iniziatiche e fisica quantistica: il lato esoterico della scienza

di Claudia Cinquemani

“La grande differenza tra conoscenza di tipo scientifico e conoscenza esoterica risiede nel fatto che la scienza si basa su dati sperimentali, ovvero oggettivi, mentre l’esoterismo è un tipo di conoscenza per propria natura aperto a pochi iniziati che condividono l’accesso ad un sapere o ad un’esperienza esclusiva che per sua natura ha quindi caratteristiche di non ripetibilità”.

Questo è stato fino ad ora il significato contrapposto dei due termini scienza oggettiva ed esoterismo soggettivo, tuttavia le ultime scoperte della Fisica Quantistica hanno gettato un ponte tra i due tipi di conoscenza.

La Teoria dei Quanti dimostra che nulla può esistere al di là della percezione del soggetto ovvero nulla può esistere al di là dell’essere percepito.

L’analisi causale tipica della scienza ortodossa non è applicabile ai fenomeni relativi al livello subatomico.

Il sistema, a certi livelli, è di natura non causale perché non è possibile conoscere con precisione la natura del suo stato. Ciò avviene non per mancanza di strumenti di indagine, ma per caratteristiche intrinseche alla natura stessa.

Alcuni fisici teorici hanno affermato che è come se la natura si ribellasse al tentativo dello scienziato di conoscerla. Fino ad oggi la scienza ha instaurato un dogma della materia qualitativamente equivalente ad una fede.

Il comune modo di pensare in termini causali ha separato le scienze esatte di serie A da quelle umane di serie B.

Non soltanto la scienza ma anche il nostro quotidiano vivere ha continuamente bisogno di verificare regolarmente i fenomeni, misurarli, ripeterli, classificarli secondo determinati parametri sempre ben definiti. Ci sentiamo molto più sicuri nella nostra vita se crediamo nel bianco e nel nero, nel male e nel bene, nel positivo e nel negativo.

Nella nostra cultura siamo stati condizionati a considerare “il non sapere” come qualcosa di inaccettabile ed ogni risposta che ci diamo o ci viene data si tramuta spesso in un adagiarsi nel conosciuto. Ci costruiamo un’autostrada da percorrere o far percorrere ai nostri affetti che crediamo sicura ed affidabile. Non vediamo invece davanti a noi il sentiero che già esiste da molto tempo prima di noi stessi e che invece di percorrerlo serenamente confortati dalla luce della nostra sapienza, lo si abbandona perché ritenuto insicuro.

Non siamo abituati a percepire le infinite sfumature di ciò che ci circonda ed il coinvolgimento con il Tutto. Tale visione è spesso confinata a mero vaneggiamento di sedicenti adepti new-age.

La collettività umana non ha ancora metabolizzato la nuova visione del mondo che la Fisica Quantistica ci offre. Raramente sentiamo parlare dell’ondata rivoluzionaria data alla scienza ortodossa dai principi della Fisica Quantistica.

Quest’ultima inserisce all’interno della scienza il concetto dell’Uomo e dell’Universo, di un sapere unico, di una concezione nuova della realtà che ci circonda e di noi stessi.

Nella Cabala ebraica, nella Scienza dei Magi Caldei , nel sufismo cosí come nei concetti catari e gnostici ed ancora nelle tradizioni rosacrociane e massoniche giunge a noi l’eco della sacralità della LUCE. Ed è proprio la ricerca sulla luce che ha dato l’avvio a questa nuova branca della scienza.

La fisica quantica da questo punto di vista conferma molte delle dottrine tramandate da millenni da miti, leggende, tradizioni sciamaniche e testi di natura sacra e filosofica.

Per esse il nostro mondo è illusione o maya (nel termine usato dalla religione induista), che nasconde la realtà! Tesi di questo genere sono rintracciabili nell'antica filosofia ermetica e nel mito della caverna di Platone. Le recenti scoperte scientifiche confermano che il mondo è illusione, inganno. Solo il 5-10% è la materia che emette e/o assorbe luce e che perciò possiamo osservare. E solo una misera porzione di questo 5-10% è il mondo che effettivamente vediamo: il restante 90-95% della massa totale è invece materia oscura, non visibile ne osservabile con alcun strumento scientifico, al di là quindi di ogni possibile verifica di laboratorio.

Chi è l'uomo? secondo antiche filosofie e, oggi anche per un principio della fisica, il principio Antropico, l'antropos cioè l'uomo è il Fine dell'Universo. L'evoluzione cosmica rivela infatti una serie di eventi "casuali", rivolti tutti ad un fine preciso: il corpo biologico del suo osservatore, cioè dell'uomo.

L'universo osservato dipende dall'osservatore. L'uomo non è più un essere in balia degli eventi esterni, egli ha una responsabilità cosmica. L'osservazione dell'uomo serve all'universo e l'universo serve alla sua esistenza, perché fornisce la materia prima che forgia il suo corpo. Uomo e universo sono necessari l'uno all'altro. Tutto in natura è costituito da luce a frequenze diversificate che si manifestano nelle svariate forme della creazione. Gli organi stessi degli esseri viventi sono “luce congelata” ovvero riduzione della luce a struttura materiale.

La fisica quantica è una teoria sorta per interpretare la natura bizzarra delle particelle, scoperta sperimentalmente. Si basa su un famoso principio, noto come il "principio di indeterminazione di Heisenberg" che pone in evidenza la dipendenza reciproca tra soggetto osservatore e oggetto osservato. La realtà dipende dall'osservatore il quale non è ciò che è, ma ciò che egli osserva. Persino una particella elementare può apparire sotto due aspetti diversi: come onda o come corpuscolo, in funzione del modo di osservarla. E' il famoso dualismo onda-corpuscolo, del quale ormai la prova è più che certa.

Il dualismo onda-corpuscolo è stato infatti accettato come fatto sperimentale anche se molti scienziati ne sono rimasti perplessi. Ad esempio Einstein non si arrese mai al dualismo e ai "brutti quanti", come li definiva, malgrado egli fosse stato uno dei primi che aveva contribuito a scoprirli; si racconta che passeggiando al chiaro di luna con un amico, il grande scienziato gli chiese: "tu ci credi che la luna è lì solo perché noi la osserviamo?".

Eppure, malgrado l'incredulità generale, la fisica quantica ha retto a tutti i tentativi di demolizione. Il suo esperimento base che mostra il dualismo onda-corpuscolo è stato sempre regolarmente confermato; il che significa che la "realtà oggettiva" oggettiva non è e che vale in ogni caso l'indeterminazione che coinvolge il soggetto e il suo modo di osservare, oltre che l'oggetto.

Ciò ci porta a considerare, (come molti scienziati affermano tutt'oggi e come molti studiosi di esoterismo e da millenni filosofi e non solo vanno affermando) che l'universo è un ologramma! Ma cos'è un ologramma? La parola ologramma indica una lastra fotografica che può dare immagini tridimensionali e per molti medici e scienziati il nostro cervello ha carattere olografico. Un ologramma è realizzato usando due parti della stessa luce laser. Una metà (il raggio di riferimento) si dirige quasi direttamente sulla placca fotografica, mentre l'altra (il raggio attivo) viene deviato sull'oggetto. Quando questo raggio attivo viene nuovamente deviato sulla pellicola, forma "linee di interferenza" con il raggio di riferimento. Se un laser viene orientato su queste linee, esso crea un'immagine olografica tridimensionale dell'oggetto. Le linee d'onda o d'interferenza sulla placca olografica, sembrano insignificanti finché non vengono colpite da una luce laser che forma un ologramma.

La mente subcosciente che funziona come un ologramma, crea le linee d'onda o di pensiero e la mente conscia le osserva, trasformandole nelle illusioni olografiche che noi scambiamo per mondo reale. Se riuscissimo a vedere il "mondo" prima che passi attraverso i nostri occhi, vedremmo una massa di linee d'onda. Attraverso la mente collettiva noi trasformiamo questi campi in una realtà accettata, ossia il paesaggio che noi crediamo di vedere intorno a noi.

Alla fine degli anni settanta, alcuni studi condotti da Russel e Karen DeValois, due neurofisiologi della Berkley University, rivelarono con inequivocabili prove, da allora confermate da svariati scienziati in tutto il mondo, del fatto che il cervello decodifica linee di frequenza e le trasforma in immagini olografiche che noi "vediamo". Le cellule cerebrali della corteccia visiva, attraverso cui noi vediamo, reagiscono alle diverse linee di frequenza e si attivano secondo il tipo di frequenza che ricevono. Gli stessi atomi considerati i mattoni del nostro universo fisico, sono per lo più vuoti (considerati da una prospettiva fisica) e non sono né solidi e né fisici.

Le particelle sono enti fantasma per la fisica quantica: pacchetti di onde i quali, prima della misura, non si distinguono e vagano in uno "spazio" a molte dimensioni che include la scena osservata..

Queste particelle sono inoltre osservabili soltanto se lo sperimentatore è li’ ad osservarle.

Quasi come se l'uomo producesse la realtà "oggettiva". Tutte le bellezze ma anche i disastri del nostro mondo potrebbero essere alcune delle probabilità che l'uomo trasforma in "realtà".

Un altro principio della Teoria dei Quanti detto “di non località” delle particelle presenta imbarazzanti coincidenze con le “rivelazioni” di antiche scuole iniziatiche le quali ci parlano di facoltà mentali capaci di varcare il tempo e lo spazio.

Il messaggio che la Fisica ci svela è che l’atteggiamento razionale non permette la totale conoscenza della realtà e che il pericolo principale è dato dall’instaurarsi di un dogmatismo razionale simile al dogmatismo teologico del medioevo.

Tali espressioni sono concepite dalla nostra cultura occidentale come un attacco verso la scienza dato che siamo abituati a vivere secondo netti termini razionali, a scegliere secondo contrapposte dicotomie.

Spero che un giorno l’uomo di scienza profana ammetta le enormi e stupefacenti coincidenze tra le antiche conoscenze e le scoperte che la fisica sta attualmente sancendo. Altresì è compito delle antiche tradizioni iniziatiche, portare contributo alla nuova scienza che timidamente si sta svelando, pur mantenendo la segretezza delle più profonde iniziazioni.

Fonti e maggiori approfondimenti sull'argomento:

Il TAO della Fisica di F.Capra(Adelphi);

LUH-il gioco cosmico dell'uomo di Giuliana Conforto (Macroedizioni);

La medicina della Luce di Gaetano Conforto(Macroedizioni).

Scienza e Conoscenza (Macroedizioni);

Il velo di Einstein di Anton Zeilinger(Einaudi);

Tutto è Uno di Michael Talbot (Urra).

Supporti web: Global wiew project.