IN CANAVESE UN'INDAGINE SU 5 MILA RAGAZZI SVELA CHE MOLTI USANO IL DIALETTO IN CASA E A SCUOLA

Quando la lingua dei nonni sconfigge internet e inglese Parla piemontese la meta' dei bimbi delle elementari

[08-12-2009, STAMPA, pag.70] - Sezione: Cronaca di Torino

Sara' anche verso che il mondo e' sempre piu' piccolo grazie alle comunicazioni. E che l'inglese, lingua sempre piu' comune, fa si' che un bambino di Hong Kong e uno che abita alle porte del Parco nazionale del Gran Paradiso, parlino e si capiscano senza problemi. Ma ci sono luoghi - e anche scuole - dove i bambini, per comunicare usano ancora la lingua dei loro nonni. Il dialetto. Benvenuti in Canavese terra di cultura e di tecnologia, di umanisti come Costantino Nigra e di scienziati. In questo scampolo di territorio piemontese - secondo un'indagine effettuata dall' Archivio Dialogico della Cultura Canavesana e finanziata dalla Regione - su un campioni di 5 mila e 100 studenti delle elementari - più della metà capisce perfettamente il canavesano. E il 20 per cento di questi parla abitualmente il dialetto. Lo fa tra le mura domestiche, con i genitori e con i parenti piu' stretti. Ma talvolta lo usa come sistema di comunicazione anche a scuola. Arnaldo Alberti, che assieme ad Adriana Querio ha portato avanti la ricerca, e' entusiasta del risultato: <<Significa che tradizioni e cultura dei nostri avi non andranno persi>>. Un risultato che potrebbe addirittura convincere la Regione ad adottare qualche provvedimento per sostenere i dialetti. Ma l'assessore Luigi Ricca frena: "Per ora limitiamoci a prendere atto di un fatto: non soltanto la parlata locale e' viva, ma e' anche viva la richiesta da parte delle giovani generazioni di conservarla, comprenderla meglio ed imparare ad esprimersi correntemente in quello che e' stato la lingua dei loro nonni e genitori". Il fenomeno non ha una connotazione geografica: dilaga in modo trasversale, dalla montagna alla pianura, dai paesi di poche centinai di abitanti, alle città come Ivrea. I dati (raccolti attraverso i circoli didattici di Azeglio, Caluso, Castellamonte, Cuorgnè, Favria, Forno, Ivrea, Montanaro, Pavone, Pont Canavese, Rocca, San Giorgio, Settimo Vittone, Strambino, Vico, Volpiano - San Benigno) sono chiari: più di 2600 scolari capisce perfettamente il dialetto locale, 1046 alunni lo usa correttamente, mentre il 65 per cento dei bambini intervistati vorrebbe parlarlo abitualmente. Sorprendente, poi, il dato di Vico Canavese, dove quasi il 40 per cento degli alunni usa il dialetto come forma di comunicazione abituale. E allora perche' non insegnarlo anche a scuola? Reginaldo Palermo, direttore didattico di Pavone, mette le mani avanti: "Sono pochi gli insegnanti che sarebbero in grado di farlo per davvero".

GIAMPIERO MAGGIO

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