Polemica sul turismo dentale

Riportiamo qui di seguito una interessante introduzione di un sito di uno studio dentistico serbo, che, peraltro, abbiamo personalmente visitato sia come giornalisti, sia persino in qualità di pazienti, rimanendone convinti della sua eccellenza tanto da fare con loro e la nostra Associazione Culturale una convenzione medica.

'ORA E' BELGRADO A FARE SCUOLA DI ODONTOIATRIA

Potete finalmente ritrovare il Vostro sorriso e riprendere una corretta e sana masticazione. Da qualche anno, infatti, Belgrado rappresenta forse la più importante risposta all'accesa polemica sul turismo dentale avviata anche in televisione dai servizi di "Striscia la notizia". Belgrado sta divenendo seriamente la nuova capitale della odontoiatria di eccellenza nelle cure e nelle protesi dentarie, avendo superato - per l'attenzione medica prestata ai problemi di ogni singolo paziente, per l'accuratezza delle esecuzioni, per l'alta qualità del materiale impiegato, e non ultimo, per le tariffe estremamente convenienti - tutti gli altri Paesi dell'Est Europa (Croazia, Ungheria, Romania, Polonia e Bulgaria) che da più di un decennio si contendevano le destinazioni del "turismo dentistico".'

 

In questo breve brano viene data in poche parole, una risposta alla polemica tuttora in corso sul turismo dentale avviata da tempo nei blogs, nei giornali e, un paio di anni fa, persino in televisione da Moreno Morello nella nota trasmissione "Striscia la notizia".

Ci sembra corretto qui riportare, sia pur succintamente, gli antefatti del problema e della conseguente polemica sul turismo dentale.

In Italia, il Sistema Sanitario Nazionale prevede l'assistenza per tutte le malattie ad esclusione però di quelle di pertinenza odontostomatologica che sono di pressoché totale competenza di studi medici privati, fatta eccezione delle protesi dentali più comuni. La qualcosa ha creato un florido mercato a disposizione dei dentisti più intraprendenti, ma anche un considerevole onere a carico dei pazienti. Il sistema sanitario dei Paesi ex-socialisti prevedeva, invece, la completa assistenza medica del cittadino incluse cure e sostituzioni dentarie, con medici e dentisti, tutti rigorosamente dipendenti dallo Stato. Con la caduta del comunismo e l'aprirsi delle frontiere europee orientali è stato quasi spontaneo e immediato confrontare prezzi e costi e far capire agli occidentali la notevole convenienza di farsi curare i denti in un Paese ex-socialista, dove i medici dentisti erano abituati a un equo guadagno. Questi Paesi hanno provveduto presto a migliorare la qualità dei loro materiali e le loro tecniche operatorie al fine di soddisfare una più esigente clientela straniera. Da qui la nascita di un flusso turistico esclusivamente votato a farsi curare e sostituire i denti, considerato anche che si poteva combinare un normale viaggio di svago e divertimento con una utile prestazione medica, che in patria sarebbe stata molto più costosa. Divenuto sempre più consistente questo flusso turistico, non pochi studi dentistici italiani ed europei occidentali hanno cercato di contrapporgli offerte di prestazioni solo in apparenza convenienti, ma che poi, in concreto risultavano sempre molto più costose. Il tentativo non ha fatto cessare per nulla l'andata turistico-dentale verso i Paesi dell'Est Europa. Occorre però subito dire che si è avuto anche un parziale mutamento comportamentale di non pochi studi medici nei Paesi prediletti dal turismo dentale. Segnatamente in modo particolare in Croazia e in Romania. Sicuri per una sempre crescente clientela straniera e italiana, in molti i questi studi medico dentistici è diminuita l'accuratezza delle prestazioni la durata della cura, la qualità dei materiali impiegati, il livello tecnico scientifico stesso della prestazione medica. A risultato di ciò si sono cominciati ad avere sempre maggiori prestazioni insoddisfacente se non addirittura dannose e lesive. E' in questa situazione che si sta affermando sempre più e meglio la scuola odontoiatrica serba di Belgrado. Questa città, infatti, è la capitale di un Paese che non facendo ancora parte dell'Unione europea, ha necessità per imporsi nel fare concorrenza negli altri Paesi ex-socialisti proprio e soltanto di eccellere nelle prestazioni tecniche, nel livello qualità medico scientifica e nella qualità dei materiali usati. Sono questi forse i motivi che hanno portato il flusso turistico dentale a dirigersi, come giustamente afferma la presentazione del sito da noi riportata, verso Belgrado, città del resto bellissima e raggiungibile comodamente dall'Italia.

                                                                                 Aral