Nel libro, il concetto di azienda adottato non corrisponde a quello giuridico (art. 2555 del Codice Civile, "azienda intesa come complesso di beni"), ma ha una natura economico-aziendale, poiché include imprese, amministrazioni pubbliche e organizzazioni non-profit. L'azienda non è una finzione giuridica, cioè uno strumento per soddisfare i bisogni dei suoi portatori di interessi, in particolare di chi la controlla (ad esempio, azionisti, management, politici); è invece una persona reale, o meglio una comunità di persone che possiede un interesse primario e superiore rispetto agli interessi dei suoi stakeholder (azionisti, politici, management, dipendenti, fornitori, clienti, finanziatori, amministrazioni pubbliche).
Le tre classi di aziende considerate sono: imprese, amministrazioni pubbliche e aziende non-profit. Il Capitolo I del libro è interamente dedicato al concetto di azienda e ai suoi attributi essenziali di aziendalità, che includono visione sistemica (o sistematicità), autonomia decisionale ed economicità.
Anche l’azienda ha bisogno di relazioni con altre aziende. La formazione di ecosistemi aziendali, ossia la collaborazione tra sistemi, è una componente essenziale della sua natura e del suo operare.
E. Di Carlo (2017), «Interesse primario dell'azienda come principio di governo. Per un contributo dell'economia aziendale allo sviluppo sostenibile», Rivista Italiana di Ragioneria e di Economia Aziendale, 1-4, pp. 21-38.
Edgar Morin osserva che «per risolvere i problemi fondamentali dell’uomo, è necessaria un’alleanza educativa tra cultura umanistica e cultura scientifica. Una mancanza di congiunzione tra le due, infatti, non può servire a un’adeguata maturazione morale e spirituale […] Una conoscenza priva di contestualizzazione è una conoscenza povera. Come fare a riunire i saperi delle varie discipline? Serve un pensiero complesso che permetta di unire ciò che è separato. Oggi serve un nuovo umanesimo»
Audio con la spiegazione della mission (cosa, come e perché produrre, e per chi, come e in che tempi creare valore) (Fig. 2, parte alta)
L’azienda è strumentale al soddisfacimento degli interessi dei suoi stakeholder, come pure questi ultimi sono strumentali all’interesse della prima. L’azienda, al pari di un qualsiasi individuo, non ha solo doveri ma anche diritti. Un qualsiasi stakeholder che consideri l’azienda come strumentale ai suoi interessi deve tener conto che la sua irresponsabilità può generare danni all’azienda stessa e ad altri stakeholder (e talvolta anche a se stesso).
Audio con la spiegazione del collegamento tra mission e condizioni di equilibrio (Fig. 2, Equilibrio economico, patrimoniale, monetario e di interessi)
Lezione all'Executive MBA di "Tor Vergata" sull'interesse primario dell'azienda (22-24 novembre 2017)
Audio della slide