Il progetto "Intelligenza Artificiale (IA) per l'Interesse primario dell'azienda (IPA)" ha lo scopo di utilizzare l'IA per far "parlare" l'azienda, consentendole di esprimere i suoi interessi, particolare e primario, e di orientare la governance e la gestione verso il bene comune.
Di seguito alcune domande a cui si cercherà di dare risposta:
Quali sono i vantaggi e i limiti di un consigliere di amministrazione rappresentato da un’intelligenza artificiale addestrata per perseguire l’interesse primario dell’azienda?
È possibile immaginare un futuro con aziende a “guida” autonoma, ossia senza governo umano, orientate tutte verso il principio-guida del bene comune?
Di seguito, un dialogo generato utilizzando Chat GPT che, partendo dalla frase celebre di Adam Smith - "Non è dalla benevolenza del macellaio, del birraio o del fornaio che ci aspettiamo il nostro pranzo, ma dalla cura che essi hanno per il proprio interesse. Non ci rivolgiamo alla loro umanità ma al loro interesse personale" - e da un articolo che sto scrivendo sulla differenza tra l'interesse particolare dell'azienda e il suo interesse primario, fa comprendere cosa significa considerare l'azienda come una persona reale, darle parola, anche per far emergere le differenze tra i suoi interessi e quelli dei proprietari e degli altri stakeholder.
Ambientazione:
Una piccola piazza in un borgo. Tre commercianti— un macellaio, un birraio e un fornaio — parlano davanti alle loro botteghe. Accanto a loro si trovano le personificazioni delle loro imprese: la Macelleria, il Birrificio e il Panificio. Un gruppo di clienti si unisce alla discussione, guidato da un giovane filosofo, Marco, che sta spiegando ai proprietari e agli altri stakeholder, nonché alle imprese (persone reali), la distinzioni tra i loro interessi particolari e quelli primari. In questo dialogo, le imprese assumono una voce propria, mentre Marco guida la riflessione verso un equilibrio sostenibile tra gli interessi in competizione.
Marco (rivolgendosi ai tre commercianti e alle loro imprese):
"Buongiorno a tutti! Sapete, le vostre imprese non sono semplici luoghi di commercio. Sono anche esseri che vivono di un equilibrio tra ciò che serve a loro e ciò che serve a noi, i clienti."
Macellaio: "Interessante, ma non vedo come. Io vendo carne, e la Macelleria fa il resto."
Macelleria (intervenendo): "Non è così semplice, mio caro proprietario. Io, come azienda, ho un interesse particolare: mantenere il mio equilibrio economico-finanziario, svilupparmi, e se possibile vivere per sempre. A volte, persino la conformità alle regole etiche e giuridiche è una questione di convenienza per la mia sopravvivenza. Mentre il tuo interesse particolare talvolta è quello di massimizzare il profitto di breve periodo, per me questo tuo interesse è inaccettabile se peggiora le mie prospettive di sopravvivenza e sviluppo"
Macellaio: "Convenienza? Vuoi dire che seguire le regole conviene?"
Macelleria: Esattamente. Rispondere alle normative non è solo evitare multe o chiusure temporanee. È guadagnare la fiducia dei clienti che vogliono sicurezza e qualità. È ridurre i rischi e migliorare i processi interni, rendendoci più efficienti. E non dimentichiamo che una buona reputazione ci rende interessanti! La conformità non è un nemico, ma un alleato. Dimostra che siamo responsabili, attenti al benessere animale, all'ambiente e alla qualità. Non solo ci permette di restare in gioco, ma ci dà un vantaggio competitivo.
Marco (rivolgendosi al Macellaio e alla Macelleria): "Mi permetto di dire la mia, se posso. Macellaio, Macelleria, il valore della conformità non risiede solo nei benefici che può portare alle performance economiche o alla reputazione. Pensare che sia giusta solo quando conviene è riduttivo. La conformità ha valore in sé, perché ci orienta verso il bene comune.
Marco (rivolgendosi alla Macelleria): Macelleria, il tuo interesse particolare, se isolato, rischia di trasformarti in una macchina priva di etica. Non dimenticare che il tuo interesse primario è più alto, è ciò che la collettività si aspetta da te: soddisfare i bisogni dei clienti rispettando l’etica e le regole giuridiche, creando valore per te stessa e per tutti gli stakeholder. Il tuo interesse primario è anche quello di rispettare la libertà del tuo proprietario, quando i suoi interessi sono legittimi, anche se ciò dovesse sacrificare le tue performance. Ma il tuo proprietario deve essere responsabile nei tuoi confronti, non può sacrificare oltremodo le tue performance economiche, per far prevalere i suoi interessi personali di breve termine, anche se dovessero essere interessi volti a favorire il bene del prossimo"
Macellaio: "Marco, tu parli di bene comune? Non è un concetto un po' astratto per una realtà pratica come la mia macelleria?"
Marco (rivolgendosi al Macellaio): "Non lo è affatto. La tua macelleria non esiste isolata, ma all'interno di una comunità fatta di persone, relazioni e risorse. Rispettare le regole non significa solo evitare sanzioni o attrarre clienti, ma contribuire a un sistema che tutela tutti: dai lavoratori agli animali, fino ai consumatori. È anche una questione di responsabilità morale, oltre che giuridica"
Macelleria: "Interessante punto di vista, Marco. Ma cosa guadagno io, come azienda, dal mettere il bene comune al centro?"
Marco (rivolgendosi alla Macelleria): "Non si tratta di guadagno, ma di significato, quello che in molti chiamano 'purpose'. Quando un'azienda come la tua adotta pratiche etiche e conformi, invia un messaggio chiaro: 'Sono parte di qualcosa di più grande. Sono qui per servire non solo i miei interessi, ma anche quelli della società.' Questo crea fiducia, non solo tra i clienti, ma anche tra i tuoi collaboratori e la comunità."
Macelleria: "Interessante, Marco, ma potresti fare un esempio concreto? Quando una conformità dovrebbe prevalere anche a scapito del profitto?"
Marco (rivolgendosi alla Macelleria): "Certamente. Prendiamo il caso del benessere animale. Supponiamo che un fornitore ti proponga carne a un prezzo molto competitivo, ma ottenuta da pratiche di allevamento intensivo che violano gli standard minimi di benessere animale. Accettare quell'offerta potrebbe aumentare i tuoi margini di profitto, ma a quale costo? Gli animali soffrirebbero inutilmente, i tuoi clienti più consapevoli potrebbero percepire un'incoerenza con i tuoi valori, e contribuiresti a perpetuare un sistema eticamente discutibile."
Macellaio: "Capisco cosa intendi, ma come posso giustificare ai miei clienti prezzi più alti quando i concorrenti scelgono la strada più economica?"
Marco (rivolgendosi al Macellaio): "Puoi farlo educando i tuoi clienti, spiegando che il prezzo che pagano non è solo per la carne, ma per il rispetto delle vite animali, per l’ambiente e per una filiera più giusta. A lungo andare, questa scelta non solo rafforza la tua integrità, ma ti distingue dai concorrenti, creando un rapporto più profondo e autentico con chi ti sceglie."
Macellaio: "Ma questo significa sacrificare parte dei miei profitti nel breve periodo. Come posso conciliare ciò con il mio bisogno di sopravvivere?"
Marco (rivolgendosi al Macellaio): "Il vostro bisogno di sopravvivenza non può venire prima di tutto. Se perdete di vista il vostro ruolo nella società, vi trasformate entrambi in macchine prive di etica. La vostra vera forza sta nel fare la cosa giusta, anche quando è difficile. Questo deve essre il vostro interesse primario, anche quando ciò sacrifica i vostri interessi particolari. Ciò non solo ti consente di creare valore per tutti gli stakeholder, ma ti dà una ragione più profonda per esistere. In fondo, che valore ha sopravvivere, se per farlo devi tradire ciò che è giusto?"
Birraio: "E il nostro interesse primario sarebbe cosa? Vendere birra con una mano sul cuore?"
Birrificio: "Non scherzare, padrone. Il mio purpose produttivo è offrire una birra che soddisfi i clienti, mentre garantisco profitto in modo sostenibile. Quando seguo l’interesse primario, il mio 'vizio privato'—il profitto—diventa una 'virtù pubblica'. È un equilibrio difficile, ma necessario."
Fornaio (riflettendo): "Quindi, il mio Panificio dovrebbe pensare al purpose produttivo come a un obiettivo etico?"
Panificio: "Non solo etico, ma sostenibile. Devo creare pane che nutra e unisca la comunità, rispettando regole giuridiche ed etiche. Ma questo non vuol dire dimenticare il mio interesse particolare: se non sto in equilibrio economico-finanziario, non posso esistere, né aiutarti a vivere il tuo sogno di panettiere."
Marco: "Esatto, Panificio! E questo è il punto. Le imprese come voi devono armonizzare due interessi: il particolare, che è il vostro impulso di sopravvivenza, e il primario, che è il vostro contributo etico alla società. Solo così potete prosperare e costruire comunità."
Cliente 1: "Ma noi clienti? Dove ci collochiamo in tutto questo?"
Birrificio: "Siete essenziali, ma non gli unici. Se chiedete prezzi troppo bassi o qualità che non possiamo sostenere, mettete a rischio il nostro equilibrio. Anche voi avete una responsabilità."
Panificio: "Esatto. Noi imprese possiamo essere generose, ma non a discapito di tutto il resto. Il nostro scopo non è solo servire, ma servire in modo sostenibile."
Marco (sorridendo): "Vedete? Il benessere collettivo nasce dall’armonia tra i vostri interessi particolari e primari. La governance aziendale è ciò che vi permette di bilanciare il tutto. In questo equilibrio, il vizio privato diventa virtù pubblica."
Birraio (ridendo): "E allora brindiamo a questa armonia!"
Birrificio: "Ma con moderazione, non voglio esaurire le mie scorte!"
Marco (guardando i dipendenti delle tre imprese): "Ma ora voglio parlare anche con voi, dipendenti. Voi siete parte essenziale di queste imprese, e il vostro contributo non può essere trascurato. Tuttavia, è importante capire che non potete pretendere più di quanto giusto. Anche voi dovete agire nell’interesse del bene comune."
Dipendente Macelleria: "Più di quanto giusto? Marco, noi lavoriamo duro ogni giorno. Perché non dovremmo cercare di ottenere il massimo?"
Marco: "Perché, come per le imprese, anche per voi l’equilibrio è essenziale. Chiedere troppo potrebbe destabilizzare l’azienda, e se l’azienda non sopravvive, nemmeno il vostro posto di lavoro potrà esistere. Ma questo vale anche al contrario: le imprese devono riconoscere ai dipendenti una congrua remunerazione. Non si tratta solo di stipendi adeguati, ma anche di rispetto, sicurezza e opportunità di crescita."
Dipendente Birrificio: "Marco, come possiamo fidarci che le imprese rispetteranno questa idea di giustizia? A volte sembra che guardino solo ai numeri."
Marco: "È qui che entra in gioco il concetto di governance responsabile. Le imprese devono ascoltare i loro dipendenti e considerarli non come costi, ma come risorse. Quando un’impresa investe nel benessere e nella crescita dei suoi collaboratori, ottiene un ritorno in termini di produttività, creatività e lealtà. È un ciclo virtuoso."
Dipendente Panificio: "E noi cosa possiamo fare, concretamente, per contribuire a questo equilibrio?"
Marco: "Potete agire con responsabilità, dando il massimo nel vostro lavoro e mantenendo un dialogo aperto con i vostri datori di lavoro. Essere proattivi, proporre soluzioni e dimostrare che il vostro impegno va oltre il semplice rispetto dei compiti assegnati. Allo stesso tempo, non abbiate paura di chiedere ciò che è giusto: il rispetto e una giusta remunerazione non sono privilegi, ma diritti."
Macelleria: "Interessante, Marco. È vero che senza il contributo e la soddisfazione dei miei dipendenti, non potrei mai realizzare il mio scopo. Devo trovare il giusto equilibrio tra quello che posso offrire e quello che loro meritano."
Marco: "Ecco, hai centrato il punto! Proprietari, imprese e dipendenti non sono avversari, ma alleati in questa grande macchina che chiamiamo società. Se tutti agiscono con equità, rispettando il giusto equilibrio tra diritti e doveri, allora il bene comune può davvero prosperare."
Dipendente Birrificio (ridendo): "Quindi, se vogliamo che il Birrificio prosperi, anche noi dobbiamo lavorare con moderazione… come birrai e come bevitori!"
Risate generali, mentre Marco conclude: "Ricordate, l’armonia è ciò che lega tutto insieme: il vostro impegno, la giustizia delle imprese, e il rispetto per la comunità. Questo è il vero segreto della sostenibilità."