posizionamento: fontana Lazzaro nel comune di Liberi
percorso a piedi: dalla fontana Lazzaro (472 mt) al monte Friento (770 mt) - 3 km circa - 1,30 h circa - 300 metri di dislivello - facile difficoltà
Il monte Friento, imperioso massiccio costituisce un vero baluardo sulla piana del Volturno e sui monti Trebulani, non a caso ai suoi piedi e sulle cime intorno ad esso insediamenti sannitici pullularono, presero vita e si ampliarono, lasciandoci tutt'ora retaggi incredibili, vedesi il sito archeologico di Trebula Baliensis.
Panorami eccezionali si godono dalla sua cima così come meravigliosi sono i tramonti, infatti consigliamo di salirci per goderne soprattutto nelle calde giornate estive.
Il percorso normale inizia da fontana Lazzaro, qui troviamo anche un'area pic-nic all'ombra di maestosi cerri; è raggiungibile su strada dall'abitato di Villa nel comune di Liberi, in pratica dall'incrocio delle strade provenienti da Pontelatone-Treglia, da Castel di Sasso ed appunto da Villa si segue per una cinquantina di metri quella che ridiscende a Pontelatone-Treglia per poi svoltare a sinistra (presenza di un cartello in legno con indicazione fontana Lazzaro) ed al seguente bivio a destra ridiscendendo e costeggiando l'ex campo sportivo, qui parcheggiamo.
Dopo una piacevole sosta alla fonte, dove possiamo fare approvvigionamento di acqua potabile, ci incamminiamo lungo la larga sterrata in inizialmente leggera salita o falsopiano inoltrandoci nella ricca querceta pullulante di lucciole nelle notte d'estate.
Restando sempre sulla traccia principale iniziamo dopo poco un primo tratto di ripida salita attraversando una zona di taglio boschivo (2014), quindi superati un paio di tornanti ecco che la stradina torna a spianare. Sopravanziamo una piccola radura e cambiando spesso direzione ed anche tipo di vegetazione fino ad uscire alla scoperto dalla zona più fitta del bosco e poter così allargare lo sguardo sui primi larghi panorami in direzione del Caiatino e Beneventano.
Circondati ora da pini di rimboschimento affrontiamo l'ultimo tratto di salita sempre più rinfrancati dagli ampi panorami che strada facendo si aprono! Ed eccoci in vetta ben contrassegnata dalla presenza di un alto ripetitore che passa sicuramente in secondo piano quando girovagando per i vari lati della cima ci soffermiamo ad osservare e scrutare tutto quello che riusciamo ad individuare fin all'orizzonte: il mar Tirreno, il Vesuvio, le isole campane, i monti del Partenio, del Taburno, del Matese e del Maggiore fino a Roccamonfina, tutt'intorno a noi a cingerci ed affascinarci!
Il ritorno lo svolgiamo lungo il percorso dell'andata in circa 1 ora.
tutte le foto dei luoghi al seguente link:
https://plus.google.com/u/0/photos/116445718855780955204/albums/6038834189233908433
Da vedere nelle vicinanze:
scavi archeologici dell'antica Trebula Baliensis
http://www.trebulaballiensis.org/storia_e_archeologia_di_trebula.html
Ai seguenti link altre info: