Matilde di Canossa

Matilde di Canossa,  figlia di Bonifacio, signore di Canossa e marchese di Toscana, e di Beatrice di Lorena, nata probabilmente a Mantova nel 1046, fu protagonista di uno degli episodi più famosi della “Lotta per le Investiture”.

La sua infanzia fu turbata dalla morte del padre, del fratello e della sorella. Due anni dopo la madre sposò Goffredo il Barbuto, duca della Lotaringia, padre di Goffredo il Gobbo. L’unione delle case di Canossa e di Lotaringia, senza l’approvazione dell’imperatore Enrico III, di cui entrambi erano vassalli, indusse l’imperatore a imprigionare Beatrice e Matilde, mentre Goffredo si diede alla fuga. Solo nel 1056 Beatrice e Matilde ritornano in Italia e, morto il patrigno, Matilde sposa Goffredo, detto “il gobbo”. Dal matrimonio, fallito dopo numerosi alti e bassi, nasce una figlia, Beatrice, deceduta poco dopo la nascita. Rimangono Matilde e sua madre, due donne sole e senza eredi, ma che possono contare sull’appoggio del papa Gregorio VII, allora impegnato in uno strenuo tentativo di riforma della Chiesa cattolica attraverso l’abolizione della simonia e del matrimonio ecclesiastico.

Se Matilde da un lato viene considerata una peccatrice, una “Eva tentatrice”, dall’altro le viene concesso di agire, nonostante sia una donna (e nel Medioevo non è concesso alle donne di agire in pubblico). Matilde, però, dimostra “animo virile” e “fortezza d’animo” alla stregua degli uomini.  “Se una donna vale, non può essere donna”, almeno nel Medioevo. Quando Gregorio VII esclude l’imperatore dall’elezione dei vescovi, si crea una frattura insanabile con Enrico IV. È proprio Matilde ad accogliere il papa nel suo castello di Canossa, quando Enrico IV, scomunicato, sta per tendergli un agguato. Matilde, Ugo di Cluny ed Enrico IV si accordano affinché l’imperatore si umili e chieda perdono al papa durante tre gelidi giorni di gennaio e il papa è costretto a perdonare e a cancellare la scomunica.

Per la raffinatezza dei suoi studi, per le indiscusse capacità nell’amministrare i suoi possedimenti e per l’eccezionalità delle sue virtù, la figura di Matilde viene esaltata in un ampio e incompiuto poema, corredato da miniature cariche di significato, il cui autore è il monaco Donizone.

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A cura della 3DSU

Anno scolastico 2022/23

Matilde di Canossa in CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa)

A cura della Prof.ssa Annalisa Melfa e della 3DSU, con la collaborazione di Mariano Pocorobba di 4AES

Anno scolastico 2022/23