"Le donne potevano addirittura essere considerate una specie a parte rispetto agli uomini. Lo mostra chiaramente  una miniatura della cosiddetta Apocalisse di Saint-Sever [...].

[...] Gli animali sono identificati uno per uno dalle scritte: capra, agnello, mulo, cane, cavallo, volpe, corvo, colomba biblica e gatto (capra, ovis, mulus, equus, canis, corvus, columba, cattus, vulpis). Mentre però il miniatore ritenne sufficiente la drammatica immagine dei quattro annegati maschi a individuarli, sentì il bisogno di aggiungere, come per le bestie, la scritta mulier sopra il capo della donna dai lunghi capelli, accanto al suo innocente neonato (fig.2).

Il Medioevo, in questo senso, dura fino a oggi. [...]  l'8 marzo si festeggiano le donne, ma ovviamente nessuno ha mai pensato di dedicare un giorno agli uomini."

Chiara Frugoni, Donne medievali. Sole, indomite, avventurose, Capitolo I


Le  celebrazioni

Le ragioni per celebrare la donna in occasione dell'8 marzo non sono ancora venute meno. In più, mettendo il racconto al centro delle celebrazioni, il Liceo Regina Elena di Acireale vuole fare della ricorrenza un'occasione ulteriore per perseguire alcuni obiettivi centrali del suo progetto educativo: conoscere la vicenda storica di donne “rivoluzionarie” poco note, quando non del tutto sconosciute, attraverso la lettura guidata di biografie, autobiografie, romanzi storici, saggi, o la visione di film riguardanti le suddette vicende; sviluppare la capacità di ricostruire e raccontare una vicenda storica, nonché di confrontarsi su di essa con se stesse/i e con le/i pari; sperimentare metodologie didattiche di peer education e cooperative learning.

In coerenza con i suddetti obiettivi, il lavoro delle classi coinvolte nelle celebrazioni si articola in tre momenti: conoscenza “attiva” della vicenda storica; ciascuna delle classi destinatarie del progetto “adotta” la storia di una donna “rivoluzionaria” realmente esistita, ne conosce la vicenda attraverso la lettura di un libro (o la visione di un film). La fase della conoscenza è finalizzata a ricostruire la vicenda, a comprenderne il valore storico e a ricavare il significato che essa può avere nel vissuto di una giovane donna di oggi. Alla lettura si accompagna la selezione di passi significativi del testo letto (o passaggi significativi del film visto). Racconto: ciascuna classe, guidata dalle/dai docenti tutor coinvolte/i nel progetto, costruisce il racconto della vicenda approfondita. Condivisione e confronto: le classi si “scambiano” i racconti che hanno elaborato nel contesto di una “tavola rotonda” nel corso della quale due ragazze/i per classe alternano il racconto della storia e le riflessioni su di essa alla lettura di qualche passaggio saliente del testo attraverso cui l’hanno conosciuta (o la visione di qualche spezzone di film).

Il progetto prevede un percorso da articolare nell’arco dei mesi che vanno all’incirca da dicembre ad aprile. Le varie fasi del percorso vengono dilazionate nell’orario curricolare delle singole docenti collaboratrici/ dei singoli docenti collaboratori sulla base delle scansioni e dei ritmi della programmazione individuale.

Alla fine, ciascuna classe coinvolta nel progetto si occupa di curare la pagina del sito relativo dedicata alla donna della cui storia ha approfondito la conoscenza, inserendovi, sempre in un’ottica di peer education, materiale didattico-divulgativo (presentazioni, materiale documentario iconografico o audiovisivo, indicazioni bibliografiche, etc.) che possa essere utile ad altre studentesse e ad altri studenti per conoscere le vicende straordinarie che il progetto 8 marzo intende additare come modelli di una nuova concezione dell’essere donna. Anche in questo caso la metodologia di lavoro è ispirata al cooperative learning. Di una parte del materiale informativo viene fatta la versione nelle lingue straniere studiate dalle studentesse e dagli studenti delle classi coinvolte nel progetto.