Mare Fuori

Una serie TV vista da molti giovani 

MARE FUORI 4, QUANDO ESCE?

Storie che trattano di tematiche importanti 

Mare fuori è una serie tv uscita nel 2020 in esclusiva su Rai play. 

Parla di circa 20 ragazzi incarcerati negli IPM ( istituti penitenziari minorili) di Napoli, per aver commesso reati o per aver intrapreso strade errate all’interno della mafia.

All’interno del carcere i ragazzi iniziano un percorso per migliorare sé stessi e per imparare a gestire le diverse problematiche  in modo appropriato. 

Pubblicate troviamo la prima, la seconda e la terza stagione. Il finale della terza stagione, è uscito  il 13 febbraio 2023.

 Cristiana Farina ha annunciato di aver terminato la scrittura del copione della quarta stagione e che le riprese verranno iniziate nei primi giorni del mese di maggio 2023. Inoltre ha comunicato pubblicamente di aver già messo in programma la scrittura e registrazione delle successive stagioni. Si dice che  la serie stia diventando una telenovela in cui il dramma è inserito in episodi in cui non dovrebbe esserci.  

In pochi mesi la serie ha riscontrato un successo tale da posizionarsi nelle prime 10 serie più guardate su Netflix e non solo. Aspetteremo i dati all’uscita della quarta stagione, attesa da tutti, con la speranza che abbia la stessa visibilità delle precedenti.. 

Abbiamo deciso di parlare di questa serie perché pensiamo sia molto coinvolgente;  per questo motivo è possibile vederla anche in poco tempo.

La scelta degli attori è stata ottima perché oltre alla loro bellezza recitano molto bene, infatti molti spettatori si sono appassionati a loro.

Tuttavia ci ha coinvolto anche per gli spunti di riflessione che offre sugli argomenti vicini al mondo dei giovani;

Sannino, attrice e scrittrice, che interpreta il personaggio di Carmela propone dei laboratori di teatro e cinema, funzionali alla crescita delle persone sulla tematica della legalità. La giovane attrice si definisce uno “spacciatore di sogni”: lo scopo che si propone  infatti è quello di dialogare per immagini o attraverso la rappresentazione scenica con i ragazzi per aiutarli a crescere in serenità con la giusta educazione. 

Secondo noi è giusto che la legalità sia presente in questa serie  perché così gli spettatori che la guardano, possono capirne l’importanza. Negli episodi ci sono scene in cui ragazzi commettono errori più o meno gravi anche a causa del contesto sociale in cui vivono, per esempio lo spaccio di droga, rapine e omicidi. Tuttavia i protagonisti sono coinvolti anche in errori più vicini a noi come ad esempio la disobbedienza ai genitori, il tradimento nei rapporti di amicizia e il sentirsi superiori agli altri non solo nei confronti dei pari ma anche negli adulti. Questi sono solo alcuni esempi di errori in cui ognuno di noi potrebbe immedesimarsi. I ragazzi riescono ad instaurare un rapporto speciale con gli educatori che svolgono un ruolo non convenzionale guidando i ragazzi in un percorso di  rieducazione dandogli speranza di un futuro migliore. 

 Attualità e legalità si fondono stimolando la riflessione e l'attenzione dei giovani spettatori.  La serie, grazie a una narrazione e un linguaggio non scontati, è stata in grado di coinvolgere nella visione. Tuttavia per questa serie emergono anche recensioni negative da parte degli spettatori. La prima in assoluto riguarda la lenta pubblicazione degli episodi che dovrebbero essere pubblicati molto più spesso. Un’ altra critica è legata alla trama che non è del tutto corretta per certe tematiche perché alcune di queste molto importanti dovrebbero essere molto più approfondite e precisate.  

Tra le curiosità più note della serie?  Per esempio, il carcere in cui sono ambientate le vicende  in verità è il molo di  San Vincenzo di Napoli. Inoltre l'attrice romana Naditza non parlando napoletano, ha dovuto impararlo con l'aiuto del cast. La sigla della serie è cantata da uno dei protagonisti(Edoardo) e gli attori  Rosa Ricci e Totò sono fidanzati anche nella vita reale. Per finire  il padre di Pirucchio è il vero padre dell’ attore che lo interpreta. 

                                                                                                                                                          Miriam Lazzari, Chiara Amidani