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Relazione sullo stato del Parco dei Mulini e attività di gestione 2025
Relazione sullo stato del Parco dei Mulini e attività di gestione 2025
Premessa
Premessa
La presente relazione si inserisce nell'ambito della pianificazione e del bilancio per il triennio 2025/27, con l'obiettivo di fare il punto della situazione sullo stato di gestione del PLIS Parco dei Mulini, analizzando gli aspetti legati alla natura, alla fauna, alla gestione idrica, alle attività agricole e alla fruizione.
Il Parco dei Mulini effettua annualmente il monitoraggio del Patto per il fiume Olona, un patto sussidiario stipulato nel 2013 tra numerosi attori pubblici e privati che operano nei cinque comuni del Parco. Questo patto è un processo di partecipazione in continuo che ha condiviso, aggiornato e integrato obiettivi di sistema di lungo periodo e alcuni studi di fattibilità, cioè progetti concreti su specifici territori. Il Parco dei Mulini ha fatto propri questi documenti del patto che insieme al bilancio triennale costituiscono il programma pluriennale degli interventi dell’area protetta. Grazie all’impegno dei sottoscrittori del Patto e degli enti finanziatori negli anni le opere di molti progetti sono state realizzate entrando nella fase di manutenzione e gestione. Altri progetti sono in corso di realizzazione e altri ancora sono in programma finanziati o meno. Gli esiti sono straordinari tanto da aver definito questo processo “Rinascimento fluviale”, essendo intervenuti cambiamenti di tipo sociale, culturale e fisico ovvero nella consapevolezza, nel modo di lavorare insieme e infine nella qualità del paesaggio perifluviale. Di sicuro il fiume Olona che a inizio secolo era privo di vita, oggi sostiene aree con una complessa biodiversità. La nidificazione e la presenza nel Parco di numerose specie di aironi, abili predatori in particolare di pesci, è l’emblema di questa rinascita.
1. Gestione Economica e Progetti Infrastrutturali
Dal 2008 al 2025, a fronte di costi di gestione del Parco dei Mulini di circa 600.000 euro, il territorio ha visto o ha in programma progetti di tipo ambientale già finanziati per circa 30 milioni di euro. Molti di questi progetti, non sono stati realizzati direttamente dal Parco, ma hanno avuto un impatto significativo sul territorio circostante, con investimenti che hanno coinvolto sia l'ambito del parco stesso che le aree limitrofe. Il Parco ha avuto il ruolo di indirizzare i progetti non direttamente gestiti.
2. Stato della Natura e Gestione Ambientale
Il Parco è dotato di un piano della biodiversità (link) che è in corso di attuazione.
Nel 2025 si è registrata una significativa presenza di fauna nel parco e in particolare nelle zone umide con nidificazione di aironi cenerini al Parco Castello, della folaga al Parades, la presenza di numerose specie alla Foppa di San Vittore che si attesta come il sito di interesse naturalistico più importante del Parco e che ha visto tra gli altri anche la presenza di una coppia di gru coronate che ha attirato numerosi birdwatchers. Tutto ciò è monitorato dal Parco e tramite progetti di scienza dei cittadini e documentato dai numerosi fotografi naturalisti (link)
Nel mese di novembre 2025 è stata segnalata una moria di pesci nel laghetto del Parco Castello dovuta a problemi connessi alla immissione dei pesci provenienti dal Canale Villoresi in asciutta concordata con Regione Lombardia. I pesci morti sono stati rimossi. Stante l’attuale basso livello idrico del bacino legato alla risoluzione della problematica è suggerito procedere alla manutenzione straordinaria dell’area umida.
La gestione delle specie esotiche, come le tartarughe e le nutrie, che causano pesanti danni agli ecosistemi, è sostanzialmente ferma a causa di ostacoli burocratici legati all'intervento dei volontari e alle normative regionali. Inoltre, si segnala la presenza di specie vegetali esotiche nelle aree di laminazione dell’Olona gestite da AIPO, come l'ambrosia che rappresenta un problema anche sanitario. Il 2025 è stato segnato anche dalla notevole presenza nell’alto milanese del lepidottero Ifantria americana, che si aggiunge alla nota presenza nel parco del Gambero della Louisiana e dello Scoiattolo grigio.
Le nuove zone umide Golena 2 a San Vittore Olona e Golena 4 di Parabiago recentemente concluse nell’ambito delle opere di laminazione delle piene del fiume Olona (link), sono state manutenute da AIPO con attività minimali, insufficienti rispetto alle aspettative. La nuova zona “trappola per pesci” interna alla vasca di valle (Parabiago) è stata mantenuta sempre con acqua ma ha accumulato i rifiuti provenienti dalle varie piene. L’Oasi di Pace a Parabiago è stata manutenuta dai cittadini attivi. Lungo il canale Villoresi nell’ambito del Progetto Saettone (link) sono stati manutenuti centinaia di alberi e migliaia di arbusti lungo il canale Villoresi. Le zattere vegetate galleggianti sul canale villoresi hanno ospitato numerose specie di uccelli.
I sistemi verdi (siepi, alberature, boschi, zone umide ecc.) realizzati negli anni scorsi con cospicuo utilizzo di risorse economiche sono in evoluzione e in sufficiente stato di salute. Tuttavia, in generale la manutenzione a carico dei singoli Comuni del Parco non è quella attesa e/o richiesta dagli accordi coi finanziatori con situazioni di criticità che devono essere risolte per evitare il degrado delle stesse, spesso dovuto più che all’abbandono, alla mancata continuità della manutenzione. Sono anche stati realizzati interventi senza l’opportuno parere del Parco.
ERSAF ha tagliato altri alberi colpiti dal Tarlo asiatico. Alla Foppa di San Vittore Olona stati tagliati numerosi alberi e poi è stato compiuto il ripristino con alberi e arbusti non soggetti al tarlo asiatico. I volontari hanno ricostruito il capanno per l’osservazione naturalistica. Il monitoraggio di ERSAF mostra che il numero di insetti nocivi si è molto ridotto, ma proprio alla Foppa il tarlo asiatico è ancora presente, come anche in alcuni altri luoghi lungo il fiume Olona.
Prosegue la realizzazione del progetto APIstrada (link), un corridoio ecologico adatto alle api e altri animali, anche se la progettazione coordinata tra i Comuni ha ampi margini di miglioramento. Nel 2025 Parco Mulini, CFO e DAVO hanno sottoposto a CAP holding un progetto di introduzione dei servizi ecosistemici nel Parco, purtroppo rigettato da Cap Holding (link).
3. Attività Agricola e Progetti Territoriali
È proseguita la proficua collaborazione con il Distretto Agricolo Valle Olona tramite i numerosi progetti comuni. Sebbene siano stati mantenuti progetti agricoli come i prodotti a marchio DeCO (Denominazione comunale di Origine) (link).
Anche nel 2025 sono proseguite le problematiche riscontrate negli scorsi anni: limitato coordinamento tra i Comuni, partecipazione da parte degli agricoltori ai bandi per la piantumazione determinando una fase di stallo del progetto Assiolo per la cura degli agroecosistemi (link).
4. Problematiche Idrauliche e Infrastrutturali
Sono state completate e inaugurate, durante il Mulino day 2025, le vasche di laminazione del fiume Olona, ma la gestione delle aree non è ancora quella che i Comuni si aspettano.
Si evidenziano carenze di risorse per opere le compensative e una manutenzione multifunzionale dell’opera non ancora definita, finanziata e attuata. Il parco ha formulato in tal senso richieste a Regione nell’ambito del Tavolo regionale di Monitoraggio.
La gestione naturalistica del reticolo idrico, il monitoraggio e la riqualificazione viene garantita efficacemente dal Consorzio fiume Olona di concerto con cui tutti i Comuni del Parco che hanno attivato le convenzioni opportunamente coordinate dal Parco.
Alle aree di laminazione del Bozzente sono iniziati i progetti delle opere ambientali. Tuttavia, la situazione delle vasche di laminazione (di competenza AIPO) e il degrado dell'alveo del Bozzente (di competenza di Regione) rappresentano criticità importanti, con il fiume e le vasche che non sono state adeguatamente mantenute, creando situazioni di abbandono e degrado. Anche la manutenzione della strada di servizio, utilizzata abusivamente, ora finalmente chiusa sollevava preoccupazioni per la sicurezza. Di recente Regione ha promosso attività di manutenzione del torrente e coordinamento dei soggetti che fanno ben sperare ad una migliore gestione del corpo d’acqua.
Cap Holding nel 2025 ha avviato i lavori (ancora in corso) di consolidamento delle sponde del fiume Olona in località Lazzaretto a Nerviano.
5. Fruizione e Comunicazione
La fruizione del parco è in aumento in particolare presso le aree di laminazione e lungo Olona greenway di recente riaperta dopo una lunga chiusura per i lavori delle opere di laminazione (link). Buona la partecipazione a eventi come il Mulino Day 2025 (link), con numerosissimi punti di interesse visitabili grazie ai volontari sia nel parco Mulini sia nel Parco Basso Olona che dal 2025 stanno collaborando fattivamente. Alcuni punti di interesse sono aperti periodicamente anche oltre mulino day come, ad esempio, la Chiesa della Madonna di Dio'l Sà a Parabiago grazie ai volontari (link).
La manutenzione del percorso ciclabile lungo il Canale Villoresi a carico di Città Metropolitana di Milano è stata insufficiente.
Il percorso fruitivo Nerviano-Legnano (Olona greenway) in carico ai Comuni è carente di manutenzione ordinaria e necessità di manutenzione straordinaria in alcune tratte. La pista ciclabile Rescaldina-Arluno (link) in carico ai Comuni ha in alcuni tratti manutenzione insufficiente. Il progetto ambizioso di collegare quattro PLIS (Parchi dei Mulini, del Roccolo, dei Mughetti, Bosco del Rugareto) attraverso questa infrastruttura andrebbe valorizzato e rivitalizzato. I lavori di realizzazione della Linea 15 di Biciplan (Milano – Legnano) di Città metropolitana di Milano (link) sono in corso, ma hanno determinato nel 2025 una interruzione del percorso del Villoresi.
Il percorso Pedaolona tra Nerviano e Parabiago in sponda sinistra d’Olona (link) è stato mantenuto con la collaborazione del Distretto agricolo valle Olona che ha fornito i servizi ecosistemici. Recentemente Cap Holding ha predisposto il progetto multifunzionale Pedaolona 2.0 (link) che recepisce le indicazioni del Parco già a suo tempo condivise con i progettisti.
La comunicazione del Parco, tramite il sito web (link) e i social media (link), ha visto un buon successo, con picchi di traffico durante eventi di rilievo, come il Mulino Day.
6. Clima ed Emissioni
Le mutate condizioni ambientali dovute ai cambiamenti climatici hanno amplificato la sistematica incapacità dei nostri corpi idrici di mantenere i processi naturali di autodepurazione e di supportare comunità di animali e vegetali ampie e ben diversificate pur in un quadro ambientale molto migliorato rispetto al XX secolo che ha permesso il ripopolamento ittico del fiume e di realizzare zone umide alimentate dalle acque del fiume Olona di notevole interesse faunistico.
I cambiamenti climatici hanno anche amplificato eventi di pioggia estremi con piogge anche molto localizzate in presenza di portate di magra del fiume. Da ciò consegue lo scarico in alveo di reflui non depurati tramite i troppo pieni delle fognature e i by pass dei depuratori nonché l'immissione di rifiuti e di sedimenti in alveo e quindi nelle zone golenali e, attraverso il reticolo idrico di irrigazione nei campi agricoli e nelle zone umide.
Pur riconoscendo che i Gestori dei servizi stanno adottando misure strutturali per far fronte al problema, quello sopra descritto pare una vera e propria esternalità dei costi connessi col servizio idrico integrato che ricadono e ricadranno sulla collettività (agricoltori, comuni, parchi, gestori dei reticoli idrici) nel breve termine e sinché gli interventi strutturali non verranno completati.
In questo quadro nell’ambito delle conferenze dei servizi di due importanti piani regionali (Programma di Tutela e Uso delle Acque e Piano Generale di Bonifica di Irrigazione e Tutela del Territorio Rurale) e delle riunioni del Contratto di Fiume, abbiamo chiesto a Regione Lombardia:
- di fissare specifiche tempistiche per il risanamento dei corsi d'acqua,
- di avviare nei tempi tecnici strettamente necessari il progetto “OL1 - qualità dell'acqua Olona” del Piano Strategico di Sottobacino Olona-Bozzente-Lura e Lambro Meridionale,
- di analizzare le esternalità economiche del servizio idrico integrato e ipotizzare soluzioni anche di breve termine quali l'asporto di rifiuti e sedimenti a carico dei servizi idrici in attesa che vengano adottate misure più definitive tramite opere infrastrutturali,
- la necessità della programmazione pluriennale della manutenzione a scala di sottobacino, multifunzionale, condivisa col territorio, da realizzare a cura dei soggetti più vicini al territorio che garantiscano comunque una capacità di intervento su ampia scala, stanziando le risorse necessarie.
Uno specifico obiettivi del Parco riguarda il tema dell’azione per il clima (link) e tanto si deve fare con tutti i soggetti interessati per aumentare la consapevolezza del problema, incrementare la resilienza delle comunità di fronte ai cambiamenti climatici, promuovere soluzioni per la riduzione delle emissioni climalteranti.
A livello locale secondo i big data di Google Environmental Insights a Parabiago, dopo il calo dovuto alla pandemia, le emissioni stanno tornando ai livelli pre-COVID in particolare si evidenziano il calo dell'uso del treno (dal 9,22% nel 2018 al 8,75% nel 2023) un aumento degli spostamenti a piedi e il lieve calo degli spostamenti in bicicletta.
Per l'area metropolitana di Milano i big data rilevano un lieve aumento delle emissioni rispetto al 2018, cioè nei tempi pre-COVID. Si rileva un calo significativo dell'uso del trasporto su rotaia (dal 21,5% nel 2018 al 12,9% nel 2023), un aumento degli spostamenti a piedi e in bicicletta.
In concomitanza della COP30 sui cambiamenti climatici avvenuta di recente in Brasile, il Parco ha aderito al progetto di cooperazione internazionale “Tessitori del futuro” (link) e ha mostrato il progetto “Essere parte del fiume. L’olona attraverso di noi” realizzato nel 2025 con l’aiuto di un’artista spagnola (link).
7. Progetti e Pianificazione Futura
Con il decreto del Sindaco Metropolitano del 20/10/2025 Città Metropolitana di Milano ha approvato l’ampliamento del Parco dei Mulini includendo nel perimetro del Parco la porzione di cava S. Lorenzo ricadente nel territorio di Parabiago. Il parco nel 2025 si è già espresso più volte sul progetto di gestione dell’intero ambito estrattivo.
Le difficoltà burocratiche e la lentezza nella realizzazione dei piani, come il piano strategico di sottobacino Olona-Bozzente-Lura e Lambro Meridionale promosso dal Contratto di Fiume (link), pur con qualche progresso nel 2025, continuano a rallentare il progresso delle azioni programmate.
Conclusioni e Raccomandazioni
Il Parco dei Mulini si trova in una fase di evoluzione, con numerosi progetti ambientali e infrastrutturali già realizzati da mantenere, altri in corso, altri programmati; non mancano sfide importanti in termini di gestione idraulica, fauna esotica, fruizione, manutenzione, resilienza ai cambiamenti climatici. È necessario rafforzare la collaborazione tra i Comuni, incrementare la manutenzione e sostenere e promuovere la partecipazione civica. Inoltre, è essenziale continuare a porre la massima attenzione per migliorare la componente ambientale dei progetti ricadenti sul territorio, favorire un coordinamento più efficace tra le istituzioni e le associazioni locali, ottimizzare le limitate risorse umane e finanziarie e per massimizzare gli impatti sugli aspetti relazionale, culturale e sulla qualità del paesaggio.
Alla luce di quanto sopra si raccomanda di:
1. Proseguire con gli interventi di gestione naturalistica, riqualificazione e manutenzione del reticolo idrico (fiumi torrenti e reticolo irriguo) e dei sistemi verdi realizzati
2. Potenziare la fruizione pedonale e ciclabile
3. Indirizzare la gestione delle criticità idrauliche e faunistiche con gli enti competenti
4. Favorire il coordinamento tra gli enti coinvolti nelle varie fasi di gestione del territorio (progettazione, esecuzione, gestione, manutenzione)
5. Mantenere un sistema di monitoraggio degli impatti efficace.
Raul Dal Santo
Coordinatore del PLIS Parco Mulini
Relazione sullo stato del Parco dei Mulini e attività di gestione 2024
Relazione sullo stato del Parco dei Mulini e attività di gestione 2024
Premessa
La presente relazione si inserisce nell'ambito della pianificazione e del bilancio per il triennio 2025/26, con l'obiettivo di fare il punto della situazione sullo stato di gestione del PLIS Parco dei Mulini, analizzando gli aspetti legati alla natura, alla fauna, alla gestione idrica, alle attività agricole e alla fruizione.
Il Parco dei Mulini effettua annualmente il monitoraggio del Patto per il fiume Olona, un patto sussidiario stipulato nel 2013 tra numerosi attori pubblici e privati che operano nei cinque comuni del Parco. Questo patto è un processo di partecipazione in continuo che ha condiviso, aggiornato e integrato obiettivi di sistema di lungo periodo e alcuni studi di fattibilità, cioè progetti concreti su specifici territori. Il Parco dei Mulini ha fatto propri questi documenti del patto che insieme al bilancio triennale costituiscono il programma pluriennale degli interventi dell’area protetta. Grazie all’impegno dei sottoscrittori del Patto e degli enti finanziatori negli anni le opere di molti progetti sono state realizzate entrando nella fase di manutenzione e gestione. Altri progetti sono in corso di realizzazione e altri ancora sono in programma finanziati o no. Gli esiti sono straordinari tanto da aver definito questo processo Rinascimento fluviale, essendo intervenuti cambiamenti di tipo sociale, culturale e fisico ovvero nella consapevolezza, nel modo di lavorare insieme e infine nella qualità del paesaggio perifluviale. Di sicuro il fiume Olona che a inizio secolo era privo di vita, oggi sostiene aree con una complessa biodiversità. La nidificazione e la presenza nel Parco di numerose specie di aironi, abili predatori, è l’emblema di questa rinascita.
1. Gestione Economica e Progetti Infrastrutturali
Dal 2008 al 2023, i costi di gestione del Parco dei Mulini sono stati circa 600.000 euro, con un ammontare di circa 30 milioni di euro per i progetti conclusi o in corso. Molti di questi progetti, non sono stati realizzati direttamente dal Parco, ma hanno avuto un impatto significativo sul territorio circostante, con investimenti che hanno coinvolto sia l'ambito del parco stesso che le aree limitrofe.
2. Stato della Natura e Gestione Ambientale
Il 2023 è stato segnato da un nubifragio che ha causato danni significativi agli alberi, con la necessità di interventi urgenti per rimuovere gli alberi caduti e ripristinare la vegetazione. Nonostante ciò, sono stati piantati nuovi alberi, specialmente nel Parco Castello di Legnano. Nonostante ciò, permangono problematiche legate alla manutenzione straordinaria dell'area umida laterale al lago principale, che necessita di interventi strutturali urgenti.
Il parco Castello ha visto anche un notevole sviluppo della fauna, con la nidificazione anche nel 2024 di numerosi aironi, sebbene la loro presenza abbia avuto un impatto negativo sulla fauna ittica e sugli anatroccoli di cui si è nutrito. Si è registrata una significativa presenza di fauna anche nelle altre zone umide del parco con nidificazione della folaga al Parades, la presenza di numerose specie alla Foppa di San Vittore che si attesta come il sito di interesse naturalistico più importante del Parco che ha visto tra gli altri anche la presenza del piccolo airone Sgarza ciuffetto. Infine, degna di nota è la presenza di fauna (tra cui il cavaliere d’Italia) straordinaria quanto involontaria perché dovuta alla grave incuria nella manutenzione delle aree di laminazione del Bozzente che sono rimaste allagate per gran parte dell’inverno e della primavera.
La gestione delle specie esotiche, come le tartarughe e le nutrie, ha incontrato difficoltà a causa di ostacoli burocratici legati all'intervento dei volontari e alle normative della città metropolitana. Inoltre, si segnala un'invasione di specie vegetali esotiche, come l'ambrosia, che, sebbene contenuta tramite un insetto coleottero che ne limita la fioritura, continua a rappresentare un problema per la biodiversità. Il 2024 è stato segnato anche dalla presenza nel parco del Gambero della Louisiana, dalla notevole presenza nell’alto milanese del lepidottero Ifantria americana e dalla preoccupante avanzata dell’areale dello Scoiattolo grigio che ha da tempo raggiunto a ovest il Parco Roccolo e a Est il Parco Groane.
Positivi segnali sono arrivati dall'introduzione di nuovi impianti arborei e arbustivi e dal completamento di nuove aree umide, come la Golena 4 di Parabiago (ex Zona umida 007), dove a dicembre sono stati completati i lavori, non ancora collaudati e la Golena 2 a San Vittore Olona collaudata nel mese di novembre 2024. La Golena 2 ha sviluppato efficacemente anche la funzione di scala di risalita dei pesci ed ha permesso la riproduzione e la migrazione dei pesci del fiume Olona.
Al Bosco antico Canegrate sono state reintegrate le fallanze ed è in previsione la manutenzione continuativa da parte dei volontari, la Golena 1 a Canegrate è stata realizzata dando spazio al fiume. Qui sono stati già avvistati numerose specie, tra cui limicoli. L’Oasi di Pace a Parabiago è stata manutenuta dai cittadini attivi che hanno fatto un tavolo con cassetta per libri con un grande albero abbattuto a causa del nubifragio del 2023. Lungo il canale Villoresi nell’ambito del Progetto Saettone sono stati manutenuti centinaia di alberi e migliaia di arbusti, anche se alcuni sono morti nonostante la manutenzione.
Prosegue la realizzazione del progetto APIstrada, un corridoio ecologico adatto alle api e altri animali, anche se la progettazione coordinata tra i Comuni ha ampi margini di miglioramento
3. Attività Agricola e Progetti Territoriali
È proseguita la proficua collaborazione con il Distretto Agricolo Valle Olona tramite i numerosi progetti comuni. Sebbene siano stati mantenuti progetti agricoli come i prodotti a marchio DeCo (Denominazione comunale di Origine), l’insufficiente coordinamento tra i Comuni ha limitato i risultati. Ampio lavoro può essere fatto per la vendita dei prodotti locali e la loro diffusione nei negozi locali, nei mercati e nelle mense scolastiche. In particolare, la mancanza di partecipazione da parte degli agricoltori ai bandi per la piantumazione anche dovute ad una burocrazia soffocante ha determinato una fase di stallo del progetto Assiolo per la cura degli agroecosistemi.
4. Problematiche Idrauliche e Infrastrutturali
Sul fronte idraulico, sono stati completati lavori significativi, come le opere di laminazione del Bozzente, sebbene siano ancora necessari interventi ambientali. Tuttavia, la situazione delle vasche di laminazione e il degrado dell'alveo del Bozzente rappresentano criticità importanti, con il fiume e le vasche che non sono state adeguatamente mantenute, creando situazioni di abbandono e degrado. Anche la manutenzione della strada di servizio, utilizzata abusivamente, solleva preoccupazioni per la sicurezza.
La variante delle opere principali delle vasche di laminazione del fiume Olona è quasi ultimata e le opere ambientali sulle zone di "discontinuità" fluviale sono in fase di avvio, ma si evidenziano carenze di risorse per opere le compensative e una manutenzione multifunzionale dell’opera non ancora definita e finanziata. Il parco ha formulato in tal senso richieste a Regione nell’ambito del Tavolo regionale di Monitoraggio.
Il progetto di messa in sicurezza idraulica a monte delle aree di laminazione del fiume Olona è stato realizzato senza la partecipazione del Parco e ha mostrato l’insufficienza dei fondi pur consistente risulta insufficiente ed è ora in corso la conferenza dei servizi per acquisire i pareri degli enti.
La gestione naturalistica del reticolo idrico, il monitoraggio e la riqualificazione viene garantita efficacemente dal Consorzio fiume Olona con cui tutti i comuni del parco hanno convenzioni opportunamente coordinate dal Parco.
5. Fruizione e Comunicazione
La fruizione del parco ha visto una buona partecipazione a eventi come il Mulino Day 2024, con numerosissimi punti di interesse visitabili grazie ai volontari. Purtroppo, tra questi vi era solo un mulino aperto. Alcuni punti di interesse sono aperti periodicamente come ad esempio la Chiesa della Madonna di Dio'l Sà a Parabiago grazie ai volontari.
La manutenzione del percorso ciclabile lungo il Canale Villoresi è stata insufficiente, con la conseguente diminuzione dell'uso delle biciclette lungo il percorso rilevate dal contatore installato nel Parco a Parabiago. Con oltre 150.000 passaggi/anno (solo di biciclette) è l’asse fruitivo più importante del Parco. Il trend è in calo dal 2020 e quindi ha anche motivazioni diverse alla manutenzione. Ad esempio, sono emersi segnali positivi, come l'aumento della fruizione pedonale.
Il percorso fruitivo Nerviano-Legnano (Olona greenway) è carente di manutenzione ordinaria e necessità di manutenzione straordinaria in alcune tratte ed è stata interrotta dopo Mulino day tra Parabiago e San Vittore a causa dei lavori delle aree di laminazione. Lungo il percorso sono stati posati cartelli informativi. La pista ciclabile Rescaldina-Arluno ha in alcuni tratti manutenzione insufficiente. Il progetto ambizioso di collegare 4 PLIS attraverso questa infrastruttura va valorizzato e rivitalizzato. La Linea 15 di Biciplan (Milano – Legnano) di Città metropolitana di Milano è stata progettata e i lavori sono stati appaltati per 10 milioni di euro.
Il percorso Pedaolona tra Nerviano e Parabiago in sponda sinistra d’Olona è stato mantenuto con la collaborazione del Distretto agricolo valle Olona. Il progetto multifunzionale Pedaolona 2.0 che coinvolge anche Canegrate è stato di recente rassegnato da Cap Holding e condiviso dal Parco.
La comunicazione del Parco, tramite il sito web e i social media, ha visto un buon successo, con picchi di traffico durante eventi di rilievo, come il Mulino Day, e una costante crescita della partecipazione digitale.
6. Clima ed Emissioni
La crisi ambientale colpisce anche i nostri territori e tanto si deve fare per aumentare la consapevolezza del problema, incrementare la resilienza delle comunità di fronte ai cambiamenti climatici, promuovere soluzioni per la riduzione delle emissioni climalteranti. Uno specifico obiettivo del piano del parco riguarda questo argomento.
A livello locale secondo i big data di Google Environmental Insights a Parabiago, dopo il calo dovuto alla pandemia, le emissioni stanno tornando ai livelli pre-COVID in particolare si evidenziano il calo dell'uso del treno (dal 9,22% nel 2018 al 8,75% nel 2023) un aumento degli spostamenti a piedi e il lieve calo degli spostamenti in bicicletta.
Per l'area metropolitana di Milano i big data rilevano un lieve aumento delle emissioni rispetto al 2018, cioè nei tempi pre-COVID. Si rileva un calo significativo dell'uso del trasporto su rotaia (dal 21,5% nel 2018 al 12,9% nel 2023), un aumento degli spostamenti a piedi e in bicicletta.
7. Progetti e Pianificazione Futura
In merito alla pianificazione, il Parco dei Mulini si sta preparando a sviluppare l'inclusione della cava del Sempione di Parabiago nel perimetro del Parco, che potrebbero arricchire ulteriormente il patrimonio ambientale. Tuttavia, le difficoltà burocratiche e la lentezza nella realizzazione dei piani strategici, come quello del sottobacino Olona-Bozzente-Lura e Lambro Meridionale promosso dal Contratto di Fiume, continuano a rallentare il progresso.
Conclusioni e Raccomandazioni
Il Parco dei Mulini si trova in una fase di transizione, con numerosi progetti ambientali e infrastrutturali in corso, ma anche con sfide importanti in termini di gestione idraulica, fauna esotica, e fruizione. È necessario rafforzare la collaborazione tra i comuni, incrementare la manutenzione e promuovere la partecipazione civica. Inoltre, è essenziale migliorare la gestione dei progetti ambientali e favorire un coordinamento più efficace tra le istituzioni e le associazioni locali per ottimizzare le risorse e i risultati.
Si raccomanda di:
1. Proseguire con gli interventi di rinaturazione e riqualificazione del reticolo idrico
2. Potenziare la fruizione pedonale e ciclabile
3. Affrontare le criticità idrauliche e faunistiche
4. Migliorare il coordinamento tra gli enti coinvolti
5. Implementare un sistema di monitoraggio degli impatti efficace
Raul Dal Santo
Coordinatore del PLIS Parco Mulini
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