Progetto Strategico di Sottobacino Olona-Bozzente-Lura-Lambro Meridionale
Ad inizio del 2020 Regione ha avviato il percorso per la costruzione del Progetto Strategico di Sottobacino Olona, Bozzente, Lura, Lambro Meridionale (PSS) (link). Il percorso del PSS prevede l’integrazione tra il Programma di Tutela e Uso delle Acque, il Piano di gestione del Rischio Alluvioni, le programmazioni territoriali e/o di settore (es. programmi di sviluppo rurale, piani di gestione delle aree protette, ecc.) e il concreto sostegno alle progettualità locali.
In questa sezione sono raccolti i materiali di lavoro prodotti dal Parco Mulini di concerto con Contratto di Fiume e CFO in occasione dei tavoli di concertazione e co-progettazione e le proposte approvate dal Comitato di Coordinamento del Parco Mulini il 7.4.2022 e con successive modifiche il 27.10.2022.
Le schede di progetto approvate dal Comitato di Coordinamento del Parco Mulini fanno parte del programma di gestione 2023-25 e sono disponibili qui sotto. Per la progettualità approvata sono necessari investimenti complessivi di circa 6,2 milioni di euro di cui 2,7 già stanziati.
La Giunta regionale con delibera 7567 del 16.12.2022 ha approvato il PSS nella sua versione definitiva (link).
Nel mese di maggio Regione ha chiesto l'aggiornamento delle schede progettuali. L'unica scada aggiornata è quella OL10 "Reticolo idrico e invarianza idraulica".
La Giunta Regionale con delibera 1604 del 18.12.2023 ha approvato il nuovo Piano delle Azioni aggiornato del Contratto di Fiume (link).
Proposte fiume Olona (feb.2022)
Il Parco ha proposto alcune idee progettuali per il Piano Strategico di sottobacino per l'ambito del fiume Olona:
Ciclovia linea 15 del progetto di CMM Cambio che verrà finanziata da PNRR da Milano a Legnano che inizialmente prevista lungo statale Sempione da Milano sino a Nerviano e poi lungo fiume Olona sino a Legnano (seguendo il tracciato della ciclovia regionale PCIR16), potrebbe invece avere un tracciato che prosegue lungo sempione sino a San Vittore Olona e poi entrare in valle e raggiungere confini con castellanza ove si raccorderà con ciclovia verso la svizzera in corso di ulteriore ampliamento da parte di Provincia di Varese. (allego referenti e descrizione)
Progetto La valle ti richiama – è un programma integrato e partecipato di uso del patrimonio culturale comunitario per lo sviluppo locale (link). Il programma nasce dal progetto Olona greenway (Nerviano-Legnano) (link). Potrebbe essere ampliato a tutto il sotto bacino d’Olona.
Gestione d'acque d’Olona.
Problema: sorgenti poco efficienti o utilizzate per altri fini nel ciclo integrato delle acque hanno impoverito di acqua il “piccolo” fiume Olona le cui acque sono ora costituite in prevalenza da acque reflue che, ancorché depurate, impediscono il raggiungimento degli obbiettivi di qualità dell’UE. Tuttavia l’acqua d’Olona con le dovute precauzioni gestionali è sufficientemente pulita non solo per fini irrigui per l’agricoltura, ma anche per fini naturalistici e ha permesso di sostenere sistemi ecologici complessi nel fiume e in alcune aree vallive. Con le sue rogge irrigue e molinare, il reticolo idrico di Olona con le sue rogge irrigue e molinare, depauperato negli anni. come l’agricoltura a cui era principalmente connesso, pur costituendo un elemento di patrimonio vivente, vede un lento declino, salvi alcuni casi in cui ha evidenziato lo spiccato potenziale di multifunzionalità. Obiettivo: ripristino e utilizzo multifunzionale delle cosiddette “acque consorziali” e del reticolo idrico del Consorzio fiume Olona.
Progetto: vedi allegato qui sotto
Proposte torrente Bozzente (mar.2022)
Il Parco ha proposto alcuni idee progettuali per il Piano Strategico di sottobacino per l'ambito del fiume Bozzente:
1. Aspetti ambientali delle aree laminazione Bozzente. Abbiamo già trasmesso lo studio di fattibilità che trovate per comodità in questo link. Il progetto è solo indicativo. Infatti a fronte di un possibile finanziamento parziale da parte di Regione, sarà necessario rivedere il progetto, ivi compresa la zona umida, ma anche in positivo, ad esempio in termini di partecipazione fortemente voluta dal Comune di Nerviano.
2. fruizione in particolare raccordo Parco Mulini – Parco Mughetti – Aree agricole della Grancia con la viabilità di interesse regionale (ciclovia Villoresi e ciclovia Olona). Segnaletica uniforme ed efficace e infrastruttura informatica per la fruizione. Vedere ipotesi di collegamento su questo link che, qualora il progetto di cui al punto 1 verrà realizzato, potrebbe passare per le aree di laminazione del Bozzente
3. agricoltura multifunzionale e forestazione compatibile col paesaggio agrario tradizionale della piantata padana. Ne abbiamo già parlato per la valle Olona: le risorse di Forestami (su questo link lo studio per i comuni del Parco Mulini) e del PSR sono potenzialmente cospicui ma:
- Forestami ha fatto interventi di rimboschimento in valle Olona poco in linea con il paesaggio agrario storico
- PSR ha finanziato interventi di filari anche nel parco Mulini (vedi link al progetto Averla piccola 2.0) , ma ha pesantemente disatteso le attese di manutenzione delle opere realizzate dagli agricoli. Temo che il progetto Averla piccola 3.0 non si realizzerà mai con questi presupposti.
4. utilizzo del reticolo irriguo del Villoresi ai fini ambientali ad esempio per il ripristino ai fini naturalistici dei tratti ancora esistenti del Cavo Diotti, attualmente in disuso, ma ancora accatastato.
Problema: L’acqua del Canale Villoresi è utilizzabile non solo per fini irrigui, ma anche per fini naturalistici. Con le sue rogge irrigue, il reticolo idrico del Villoresi è tutt’ora funzionante, ma come l’agricoltura a cui è principalmente connesso, pur costituendo un elemento di patrimonio vivente, vede un lento declino, salvi alcuni casi in cui ha evidenziato lo spiccato potenziale di multifunzionalità. Il cavo Diotti che portava acqua d’Olona nei campi agricoli di Pantanedo di Rho è stato dismesso a metà del XX secolo a causa dell’urbanizzazione. Alcuni tratti limitrofi alle rogge del Villoresi ancora accatastate potrebbero essere rifunzionalizzati.
Obiettivo: ripristino e utilizzo multifunzionale dei tratti ancora esistenti del Cavo Diotti ai fini naturalistici (pozze per anfibi e piccole zone umide) tramite le acque del reticolo idrico del Consorzio Villoresi limitrofe al Cavo stesso.
Progetti di riferimento in zona:
Il parco Mulini ha già rifunzionalizzato aree a fini naturalistici alimentate con acqua di Olona tramite il reticolo idrico. il Riale di Parabiago e la zona umida Selvatica a San Vittore Olona possono essere efficacemente riprodotti in altri contesti come quello del Cavo Diotti o di altre aree limitrofe al reticolo idrico del Canale Villoresi.
Allegati
Il Cavo Diotti nel 1943
Il Cavo Diotti è riportato nel catasto attuale ed è appaiato al reticolo idrico del Canale Villoresi
Il Riale di Parabiago, roggia di origine medioevale nel 2009 è stato rifunzionalizzato ai fini naturalistici tramite alimentazione in continuo con acqua del fiume Olona qui portata tramite la roggia Rienta Boschetta
L’area umida Selvatica è alimentata in continuo con l’acqua del fiume Olona qui portata tramite la roggia Selvatica
Proposte di revisione della bozza di Piano strategico (apr 2022)
Approfondito il tema degli apporti idrici in Olona in tempi storici, leggendo il resoconto del 1922 “Fontane tributarie del Fiume Olona” dell’Ing. del Consorzio fiume Olona Mazzocchi (allego estratto), dato atto che il resoconto va letto insieme al Dizionario del Fiume Olona del medesimo autore e dello stesso periodo (1920) reperibile anche sul ns. sito (link), si confermo il progetto proposto e si rileva che andrebbe di conseguenza rivisto il paragrafo 5.1 della bozza di PSS per quanto riguarda il fiume Olona.
Pag. 33 - 5.1.1 Caratteristiche e criticità
Per il tratto di Olona che ci riguarda e che conosciamo pare importante scrivere che:
Un tempo il fiume era caratterizzato da numerosissime sorgenti di proprietà del Consorzio Fiume Olona costantemente manutenute
il venir meno delle portate naturali del fiume lo rende dipendente per portata e qualità in gran parte agli scarichi dei depuratori non sempre correttamente depurati in situazioni di magra.
I troppo pieni della fognatura e by dei depuratori in caso di piena localizzata per eventi meteorici estremi (moltiplicati per i cambiamenti climatici) e in caso di fermo impianto non sono diluiti sufficientemente e possono creare problemi alla fauna fluviale.
Le necessità idriche per scopi irrigui e per le zone umide diversamente da quanto scritto è a mio parere una criticità in particolare in previsione di tempi sempre più prolungati di siccità causati dai cambiamenti climatici.
Diversamente da quanto scritto non mi risulta che di recente le secche estive abbiano provocato morie di pesci. Lo hanno fatto invece fermo impianti e by pass erroneamente entrati in funzione
Non parlerei solo di Vaironi, tra l’altro da noi scelti come simbolo del rinascimento fluviale d’Olona: se volete possiamo approfondire l’argomento dei pesci d’Olona.
Pag. 43 – 5.1.2 Strategie
Quanto riportato vale forse in particolare per i torrenti. Per l’Olona aggiungerei invece quanto proposto nel progetto inviato, qui allegato:
Aumento portate naturali (tramite sergenti e apporti idrici provenienti dal Canale Villoresi a Nerviano)
Gestione dei prelievi idrici per irrigazione e zone umide con ripristino colature in Olona
La diversificazione in alveo va certamente attuata anche in Olona. Purtroppo sappiamo che ERSAF taglierà gli alberi in alveo che danno fastidio e che non è possibile usare le specie indicate (Populus, Salix, Alnus) in quanto attualmente vietate per il tarlo asiatico.
Proposte di revisione della bozza di Piano strategico (feb 2022)
Il Parco ha chiesto modifiche alla bozza di Piano come segue:
1. Metodo di lavoro. Non si parla del modo di lavorare di tipo partecipativo e sussidiario nella gestione condivisa del sottobacino che andrebbe adottato per il raggiungimento degli obiettivi fissati. Tale modalità pur essendo propria del contratto di fiume, pare non essere sempre adottata dagli Enti a tutti i livelli, ma con particolare evidenza per gli Enti cosiddetti superiori. 2. Visione del territorio. Nel documento non pare abbastanza evidente per il fiume Olona l'importanza del reticolo idrico che di fatto costituisce un tutt'uno con il fiume (storicamente denominato "piccolo"). La cartografia storica, come anche le ortofotografie disponibili dal 1936 ad oggi, mostrano per gli ambiti vallivi di Olona una differenza paesaggistica rilevante rispetto all’alta pianura asciutta. Questo è dovuto al capillare utilizzo delle acque d’Olona per l’irrigazione delle aree vallive. Malgrado ciò il documento del PSS riconosce valore storico alle rogge molinare (che salvo qualche rara eccezione è purtroppo parte solo del patrimonio storico), ma non delle rogge di irrigazione che invece sono a tutti gli effetti patrimonio vivente ovvero attualmente utilizzato in larga parte grazie agli agricoltori e in secondo luogo dagli Enti che hanno realizzato di recente le zone umide alimentate dal reticolo in parola. E’ strategico che il patrimonio vivente, che la comunità locale sta utilizzando per lo sviluppo locale, venga riconosciuto e mantenuto nell’interesse generale. Per tale motivo sia nel piano, sia nel webgis è necessario inserire la mappatura di tale reticolo e del relativo territorio coltivato irriguo e le zone umide alimentate dalle rogge, nonché specifici obiettivi di sistema. A tale riguardo nel PSS si parla di soluzioni di ritenzione di acque in contesti agricoli, obiettivo riportato a p. 54 e 55 in modo abbastanza generico: pare opportuno specificare che trattasi di soluzione praticabile nel contesto locale d’Olona tramite servizio ecosistemico da remunerare agli attori coinvolti previo adeguamento del sistema irriguo da parte del CFO. A questo importante obiettivo ne andrebbero affiancati altri per la tutela, gestione, manutenzione e uso multifunzionale del reticolo idrico, da mutuare dai risultati della sperimentazione nel bacino d’Olona degli “Indirizzi per la programmazione e la progettazione degli interventi di manutenzione delle opere di difesa del suolo, dei corsi d’acqua, della gestione della vegetazione negli alvei dei fiumi e della manutenzione diffusa del territorio” della Regione Lombardia approvati con Delibera Giunta regionale 18 giugno 2018 - n. XI/238. Tale sperimentazione, richiesta con forza dal territorio e determinata da regione Lombardia (con Delibera di Giunta regionale 18 giugno 2018 - n. XI/245), rimane dopo 3 anni inspiegabilmente sconosciuta. Per di più fu realizzata un'unica riunione di partecipazione col territorio (con formalizzazione del documento del Parco Mulini che è consultabile qui: https://drive.google.com/file/d/14A0e3FumQcQVQSfiqRZYAKopBbKlO6Mz/view). Ciò suggerisce da un lato di riprendere il lavoro con una forte partecipazione del territorio e dall’altro che il PSS venga integrato con gli obiettivi delle linee guida che l’Esecutivo di Regione Lombardia ha ritenuto strategico sperimentare anche nell’ambito vallivo d’Olona. Anche il tema dell’azione per il clima e la forestazione va approfondito. E’ strategico potenziare la dotazione arborea del sottobacino e le zone umide, ma solo e solamente nel rispetto delle caratteristiche del paesaggio agrario che, almeno nella valle Olona milanese, vede da secoli solo filari ai bordi dei campi e delle rogge e quasi assenza di boschi. Questi ultimi erano invece ben diffusi sul livello fondamentale della pianura nelle aree non irrigue. Inoltre è noto che da un lato gli Enti e gli agricoltori hanno piantato migliaia di alberi e arbusti ma dall’altro per varie cause (in primis il Tarlo asiatico) ne sono state abbattute forse di più. Le risorse stanziate da Regione per la manutenzione bacino d’Olona di cui sopra paiono finalizzate esclusivamente all’abbattimento di alberi in alveo e nelle immediate vicinanze con lieve miglioramento del rischio idraulico e grave danno all’ecosistema fluviale, per nulla compensato altrove. Suggeriamo di evidenziare tutto ciò nel testo del PSS e di inserire negli indicatori il n. di piante tagliate. Infine, ma non per importanza il PSS dia atto che la maggior parte del territorio è di proprietà privata ed è gestito dagli agricoltori che forniscono servizi ecosistemici alla collettività tra i quali quello della fruizione. Questi servizi vanno favoriti e remunerati nell’interesse generale. Il COVID ha aumentato la domanda di fruizione (e i danni ai campi agricoli). E’ quindi strategico certo il tema di come fruire il territorio, ma anche ciò che viene fruito, il paesaggio agrario e irriguo che da secoli viene sapientemente gestito dagli agricoltori. Collegato all’agricoltura vi è anche la produzione di cibo che quando prodotto nel rispetto dell’ambiente è anch’esso servizio ecosistemico e può alimentare circuiti di filiere corte e sostenibili a livello locale come già avviene nel territorio.
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La ricostituzione degli habitat naturali va spiegata nel dettaglio per modalità e target. 1. MODALITà in quanto la riqualificazione fluviale non rientra nel patrimonio culturale degli amministratori a tutti i livelli. Anche di recente i corsi d'acqua sono stati interessati da interventi che non vanno in questa direzione. Gli stessi interventi programmati e/o realizzati da Regione non sempre seguono questo criterio e non sempre utilizzano una logica multi-obiettivo nella progettualità in particolare per la realizzazione di opere importanti come le vasche di laminazione. Nel PLIS dei Mulini ci sono due aree di laminazione. Le vasche del Bozzente (Nerviano) concluse e ora in fase di collaudo hanno esaurito il QE senza aver speso un euro per opere mitigative ambientali. Non c'è neanche un albero. Le vasche Olona (Parabiago, S. Vittore Olona) hanno QE incapiente per l'esecuzione delle opere ambientali programmate nel 2014 che ora in gran parte rischiano di non venire realizzate. 2. TARGET. Il PSS illustri più nel dettaglio i target. Nel percorso di partecipazione abbiamo ampiamente parlato di specie esotiche (nutria, scoiattolo, tartarughe alloctone, Poligono del Giappone ecc.) che costituiscono gravi pericoli per il sottobacino e vanno eradicate o contenute con le dovute risorse economiche e in modo coordinato. E' poi opportuno trattare il tema dei pesci che già da tempo hanno ripopolato il fiume Olona e le zone umide ad esso connesse e/o da esso alimentate (da mappare nel GIS). E' quindi strategico garantire non solo il deflusso idrico vitale, ma anche garantire la possibilità di risalita dell'ittiofauna tramite rampe di risalita ancora da realizzare (da mappare nel GIS), un'efficace collegamento zone umide-fiume e la diversificazione dell'alveo per favorire la riproduzione delle diverse specie. La fauna ornitica straordinariamente abbondante laddove gli interventi sono stati effettuati e grazie all'abbondanza del pesce) ha da tempo segnato un'inversione di tendenza nel bacino che va assolutamente documentata. Moltissimi sono i dati disponibili non solo nel PLIS Parco Mulini. Essi a volte sono stati ottenuti tramite progetti di scienza dei cittadini che vanno favoriti. Il monitoraggio faunistico va inserito nel programma di monitoraggio e i target tra gli indicatori del PSS.
Resoconto incontri per il sottobacino Olona - Bozzente - Lura - Lambro Meridionale
Lavori per la costruzione della Vision del sottobacino del fiume Olona.
I materiali ei documenti si trovano sul sito, di ERSAF, a questo link trovate due documenti:
Il report consolidato sulla Vision di sottobacino Olona - Bozzente - Lura - Lambro Meridionale e la presentazione svolta da Giulio Conte il 18/02
Per domande o precisazioni vi invitiamo a scrivere a cdf@ersaf.lombardia.it
Maggio 2021 - il GIS del Piano strategico
Cari colleghi di Contratto di Fiume e CFO
E, p.c.
Parco basso Olona e Parco Mughetti
Referenti dei Comuni del Parco Mulini
Come richiesto alle recenti riunioni per il Piano strategico di sottobacino Olona con Bozzente, vi invio materiale per il webgis e ulteriori riflessioni utili per il Piano che i referenti dei 5 comuni del Parco Mulini che leggono per conoscenza vorranno eventualmente integrare :
Per i progetti del parco Mulini rientranti nel patto sussidiario “Patto per il fiume Olona” vedere lo stato dell’arte e la planimetria su questa pagina: https://sites.google.com/view/parcodeimulini/il-parco/pianificazione/patto-per-lolona?authuser=0 . Il patto è stato poi ampliato territorialmente sotto il nome di “Carta dell’Olona” e inserito nel vigente piano d’azione del CdF
Per la viabilità ciclopedonale del Parco vedere questa pagina: https://sites.google.com/view/parcodeimulini/visita?authuser=0 . Valutate voi che cosa è utile riportare. Quanto meno metterei i tracciati principali:
Olona green way e attrattori https://www.google.com/maps/d/u/0/edit?mid=1SH-a-A_VwnQCgoaQRjfwCG_By94&usp=sharing di cui si allega KML
Rescaldina- Arluno
Ciclovia del Villoresi
di questi ultimi trovate i tracciati sulla mappa guida della valle olona Milanese: https://sites.google.com/view/parcodeimulini/visita/mappe/mappa-dei-sentieri?authuser=0
Allego shapefiles già inviati a Regione per il piano escursionistico lombardo con webgis che trovate qui: http://ecomuseo.comune.parabiago.mi.it//webgis/reteescursionisticalombarda/index.html . Non trovate il tratto di ciclabile di recente realizzata tra Cerro Maggiore e Rescaldina che però potete vedere sulla planimetria di progetto che trovate qui: https://drive.google.com/file/d/15yMcUYxrGjewNDWboWY3ynFKeNumrF2b/view
Patrimonio comunitario vivente: sulle mappe sopra richiamate trovate parte del patrimonio che le comunità locali e il Parco Mulini hanno mappato nella mappa di comunità: https://sites.google.com/view/parcodeimulini/visita/mappe/mappa-di-comunit%C3%A0?authuser=0
Sottolineo che nel patrimonio vivente vi è il reticolo idrico dell’Olona e i relativi comprensori irrigui gestito da CFO che vi invito a riportare in mappa (vedere qui: https://www.dati.lombardia.it/Ambiente/CITTA-METROPOLITANA-MILANO-Comprensori-Irrigui-Olo/7mm3-qp9w) e per il bacino del Bozzente anche il reticolo del Villoresi.
Come dicevo alla riunione questo è il patrimonio vivente che la comunità locale sta utilizzando per lo sviluppo locale con il supporto del Parco che ha assunto il ruolo di facilitatore dell’uso del patrimonio nell’interesse generale.
Natura
Agli incontri si è parlato di vegetazione e fauna. E’ a mio parer opportuno tenerne conto e se possibile riportare in mappa i numerosi monitoraggi faunistici compiuti lungo il fiume. Per quanto riguarda il parco Mulini segnalo questa pagina: https://sites.google.com/view/parcodeimulini/il-parco/natura/fauna-e-flora/monitoraggi-faunistici?authuser=0 ma anche il progetto promosso dal Parco sull’intero bacino d’Olona (VA e MI) sul sito di scienza dei cittadini iNaturalist: https://www.inaturalist.org/projects/la-valle-olona-ti-richiama con oltre 3500 osservazioni. I parchi limitrofi (Mughetti, basso Olona e quelli di Varese hanno fatto analoghi studi sui loro territori.
Nella nostra zona abbiamo aderito al Progetto di forestazione ForestaMi con uno studio tutt’ora in corso del Politecnico di Milano delle aree forestabili che potremmo riportare in mappa e mettere come obiettivo strategico del PSS. Le aree strettamente legate al Parco Mulini sono riportate su questa pagina: https://sites.google.com/view/parcodeimulini/il-parco/progetti/progetto-voltolino?authuser=0
Altro aspetto strategico è l’acquisto di servizi ecosistemici da parte degli agricoltori. Il ns. progetto si chiama Assiolo ed è meglio specificato anche cartograficamente qui: https://sites.google.com/view/olonagreenway/altri-progetti/rete-ecologica/servizi-ecosistemici
Patrimonio architettonico storico e archeologia industriale. Altro elemento riportato sulla mappa di comunità di cui agli incontri abbiamo condiviso l’importanza e abbiamo dedicato il progetto Legnano nei Secoli: https://sites.google.com/view/parcodeimulini/il-parco/storia-e-cultura/archeologia-industriale
Invito il Presidente del CFO a inviarvi i tracciati del reticolo idrico dell’Olona e i relativi comprensori che a mio parere rivestono carattere strategico per il PSS e dovrebbero essere il territorio di intervento privilegiato, cosa che già avviene nel nostro parco sia per le straordinarie ricadute ambientali (zone umide) sia per la salvaguardia e buon uso del paesaggio agrario millenario. (vedere: https://sites.google.com/view/parcodeimulini/il-parco/storia-e-cultura/il-reticolo-idrico e relativa planimetria)
Avrò sicuramente dimenticato qualcosa quindi resto a disposizione per approfondire e saluto cordialmente.
Raul Dal Santo
febbraio 2021
In vista dell’invito agli importanti incontri riguardante la vision dei sotto ambiti Olona e Bozzente, utili per la redazione del Progetto strategico di sottobacino fiume Olona da noi richiesto e atteso per coordinare gli interventi lungo il fiume e anche intercettare finanziamenti per il bacino a beneficio anche dei nostri territori.
Auspicando un’ampia partecipazione all’incontro, suggerisco l’opportunità di chiedere agli organizzatori che il Piano strategico di sottobacino Olona consideri non solo “cosa” fare (riqualificazione ambientale e paesaggistica, messa in sicurezza idraulica, reti ecologiche e di fruizione ecc.), ma anche “come” farlo:
Per l’aspetto sociale: una maggiore consapevolezza sociale e istituzionale del valore del fiume e del patrimonio culturale e naturale ad esso legato,
Per l’aspetto culturale: la partecipazione degli attori, la multifunzionalità della progettazione, la sussidiarietà, la logica di bacino ecc..
Prendiamo infatti atto che alcuni progetti sul nostro territorio hanno disatteso questi approcci malgrado fossero principi del contratto di fiume che abbiamo sottoscritto tanti anni fa.
10 novembre 2020
Si è tenuto il secondo incontro del "Progetto Strategico di Sottobacino Olona - Bozzente - Lura - Lambro Meridionale"
Qui di seguito potete vedere il materiale prodotto
14 Aprile 2020
Si è tenuto l'incontro insieme a Contratti di fiume per l’avvio del "Progetto Strategico di Sottobacino Olona - Bozzente - Lura - Lambro Meridionale", tanto atteso e richiesto dal Parco Mulini.
Qui di seguito potete vedere le slide esito dei lavori svolti durante l'incontro e che possiamo, insieme al vostro aiuto, commentare e/o integrare fino a tutto 19 aprile p.v.
Vi chiediamo di non modificare il file dei lavori, ma di comunicarci entro quella data eventuali vs. osservazioni e suggerimenti.
In estrema sintesi, gli elementi di attenzione emersi per l’impostazione del PSS (Progetto Strategico di Sottobacino Olona - Bozzente - Lura - Lambro Meridionale) sono i seguenti:
Valorizzare al massimo il patrimonio di analisi e progettazione esistente, integrandolo nel PSS;
Formulare un quadro di potenzialità e priorità per ciascuna porzione di territorio;
Mantenere l’approccio ai diversi temi rilevanti in maniera trasversale e integrata, in una logica di bacino.
Allargare la platea di soggetti con cui dialogare nell'elaborazione del quadro conoscitivo, della vision, delle strategie e delle azioni, consolidando e rafforzando le modalità di coinvolgimento, partecipazione e comunicazione, in linea con l'approccio “Contratti di Fiume”.
Costruire un quadro conoscitivo semplice, accessibile e utile al territorio, che riconosca le peculiarità e le esigenze di un'area così ampia ed eterogenea.
A partire dalla prossima settimana Contratto di fiume ci contatterà per procedere insieme alla costruzione di quadri condivisi e con una prima focalizzazione sugli assetti futuri desiderabili del bacino dell’Olona.