Biodiversità

La biodiversità nel 2023

Un altro anno di con­di­zioni meteo­ro­lo­gi­che estreme o la normalità di un clima cambiato? 

Per il 2024 sono necessari monitoraggi faunistici, azioni per favorire la fauna e specialmente per ridurre le emissioni che modificano il clima. Ciascuno di noi lavorando in modo coordinato può contribuire a rafforzare la rete ecologica.

Bombe d'acqua, grandinate, ondate di calore e il rovinoso nubifragio del 24.7.2023 hanno messo alla prova la flora e la fauna nel Parco dei Mulini e nelle aree del nostro territorio.

Le con­di­zioni estreme hanno reso anche quest'anno la soprav­vi­venza molto dif­fi­cile per gli ani­mali e per centinaia di alberi anche di dimensioni esemplari hanno segnato la fine.

Poiché quelli che negli anni passati sem­bravano eventi estremi potrebbero diven­tare la nuova norma, è importante pianificare monitoraggi e azioni in favore della biodiversità che, come noi, sta affron­tando il cambiamento climatico. Anche nel 2023 abbiamo visto le dif­fi­coltà che molte delle nostre spe­cie dovranno affron­tare se non fac­ciamo di più per miti­gare l'aumento delle tem­pe­ra­ture e per aiu­tare la soprav­vi­venza della biodiversità.

Gli esperti meteo­ro­lo­gici pre­ve­dono che il futuro vedrà più bombe d'acqua cioè acquaz­zoni localizzati, ma molto intensi, insieme ad estati molto sec­che e calde, bat­tendo record con fre­quenza sem­pre più allar­mante se non limi­tiamo le nostre emis­sioni di car­bo­nio. In particolare eventi come quello disastroso del 24.7 potrebbero ripetersi nell'arco di un quinquennio.

Vincitori e vinti

I risul­tati più evi­denti dell'estate molto piovosa, sono stati le specie erbacee in vegetazione anche nei periodi normalmente di stasi come parte di giugno, luglio, agosto e parte di settembre e prati verdi. Non è mancata l'acqua nel comprensorio del canale Villoresi che ha svolto la sua funzione grazie ad un buono approvvigionamento di acqua nel lago Maggiore che lo alimenta. Nel mese di luglio e agosto si è tuttavia rilevato un continuo e repentino precipitare del livello del Lago Maggiore che ha imposto, sin dall'inizio del mese di agosto, significative riduzioni della portata del canale Villoresi.  Diversamente dall'anno precedente la zona umida della Brughierezza nel Parco del Roccolo, alimentata dal canale Villoresi ha avuto acqua a sufficienza. La zona umida Cinin nel Parco del Roccolo non ha avuto problematiche essendo stata alimentata con acqua dell'acquedotto per far fronte alla forte evaporazione estiva. 

La mancanza di acqua nel canale Villoresi durante i periodi di asciutta mostrano l'importanza di queste zone umide per la riproduzione degli anfibi tra cui spicca la rana dalmatina nell'oasi Cinin e l'abbeveramento degli animali tra cui i caprioli nella Brughierezza. 

La gestione delle risorse idriche del fiume Olona da parte del Consorzio, le 6 aree umide del Parco dei Mulini e le 3 rogge sempre attive che le alimentano con l'acqua del fiume Olona hanno avuto comunque criticità dovute agli eventi di pioggia intensa localizzata con attivazione dei bypass dei depuratori di Canegrate e Parabiago e dei troppo pieno delle fognature comunali con sversamento di liquami nel fiume e necessità di chiusura delle rogge per evitare di introdurre nel reticolo acqua inquinata, sedimenti e rifiuti. Ciò ha causato fluttuazioni nelle aree umide meno impermeabilizzate quali la Foppa di San Vittore Olona e 007 di Parabiago. Diversamente dall'anno scorso che è stato molto siccitoso quest'anno non si sono verificate evidenti morie di pesci nel Parco Mulini. Dopo le gravi morie degli anni passati il pesce è ora numeroso anche a Nerviano a valle del ponte canale del Villoresi.  

La sta­gione di fio­ri­tura ampiamente più lunga potrebbe aver favorito farfalle e altri insetti. Molte spe­cie hanno avuto un anno ricco a causa delle elevate fonti di cibo durante il loro periodo estivo di punta. Tuttavia non disponiamo di dati quantitativi per verificare tutto ciò e in particolare se le popolazioni animali in forte declino a causa della siccità del 2022 si siano riprese. In particolare le api risentono di un trend gravemente negativo di lungo periodo che pare non essersi arrestato neanche nel 2023 a causa degli svariati nubifragi, intervallati da caldo estremo che si sommano alle annose problematiche dovuti alla tossicità delle sostanze chimiche impiegate in agricoltura, alla scarsa disponibilità di nettare e polline e alla predazione. Qualche dato quantitativo deriva dal censimento delle Farfalle diurne, svolto tramite progetti di scienza dei cittadini, tramite l'applicazione iNaturalist ha mostrato interessanti risultati qualitativi nel parco Mulini (link) e ancora di più nel parco del Roccolo (link) che tuttavia non riguardano gli interi territori e non consentono di giungere a conclusioni. Se invece analizziamo la più vasta area della valle Olona (progetto di iNaturalist "La valle Olona ti richiama") che comprende un numero più significativo di rilevatori e osservazioni, i risultati si fanno più interessanti ed evidenziano per il 2023 (link) un aumento del numero di specie e di osservazioni rispetto agli anni 2021 (link) e 2022 (link). Il 2022 è l'anno con il numero inferiore di farfalle osservate e documentate.  

Le problematiche climatiche si intersecano con l'emergenza delle specie aliene e invasive. La drastica riduzione del coleottero Tarlo asiatico, evidenziata da alcuni anni nelle zone abitate, purtroppo non ha lo stesso andamento per le aree lungo il fiume Olona ove nel 2023 lungo il fiume Olona sono stati tagliati molti alberi.  Il numero delle nutrie è in aumento a causa della sospensione delle attività di contenimento svolte negli anni scorsi da Città Metropolitana di Milano con gravi danni ai canneti delle zone umide della  Foppa e dell'Oasi Parades a Parabiago. Preoccupano i danni procurati ai nidi degli uccelli dallo scoiattolo grigio americano che si sta diffondendo sempre più nei parchi vicini a discapito dello scoiattolo nostrano. Non sono note problematiche connesse con l'aumento del parrocchetto dal collare oramai ben diffuso nel Parco Mulini e aree limitrofe. I monitoraggi e le catture del gambero della Louisiana attuate negli scorsi anni con l'aiuto di volontari sono state interrotte per mancanza di personale. Il contenimento della pianta invasiva Poligono del Giappone in atto nel Parco Mulini ha riscontrato alcune problematiche di coordinamento e pare in aumento. La Popilia japonica imperversa nei giardini del Parco. Zucchino selvatico e luppolo giapponese già diffuse nel parco sono in aumento lungo il fiume ad esempio ove è stata tagliata la vegetazione arborea e arbustiva di riva da parte di ERSAF (in tre lotti tra Nerviano e Gorla maggiore) perché ritenuta da Regione Lombardia indistintamente pericolosa dal punto di vista idraulico.

Ci sono stati alcuni vin­ci­tori. Il clima mite, la disponibilità di pesce e la presenza di acqua nelle zone umide lungo il fiume Olona hanno favorito gli aironi con diverse coppie nidificanti di aironi cenerini che hanno avuto successo riproduttivo. Gli aironi affamati hanno però aumentato la predazione dei rettili e neonati di anatre, folaghe e tuffetti. Per questo è necessario creare maggiori nascondigli e opportunità di deposizione/alimentazione/nidificazione di molte specie animali. Un'azione che ha dato buoni risultati nel 2023 è la posa di fascine in acqua e canneti/tifeti sulle rive del Parco Castello di Legnano che ha favorito la riproduzione dei pesci in passato molto difficoltosa a causa della predazione. Anche le isole artificiali poste lungo il canale villoresi hanno dato risultati. Lungo il Canale nel 2023 il germano reale ha avuto maggiore successo riproduttivo rispetto al fiume Olona ove la predazione è maggiore. 

Oltre agli aironi, anche altre specie vanno monitorate. Si tratta di specie adattabili e con dieta varia come i corvidi. Alle cornacchie grigie, già da tempo presenti in numero elevato negli ultimi anni si sono affiancate le gazze non presenti in zona. La predazione da parte della volpe diffusa nel parco con diverse cucciolate accertate nel 2023 è significativa.  L'annosa, ma drammatica riduzione di molte specie di passeriformi è probabilmente connessa alla predazione dei nidi aperti.   

Un anno di intensa attività 

Tutto ciò è accaduto in un anno di intensa azione a favore della biodiversità.

E' continuata l'annuale introduzione di pesci nel fiume Olona provenienti dal Canale Villoresi in asciutta. I pesci sono stati immessi a Legnano.

Al parco Castello di Legnano il Parco dei Mulini ha approfondito alcuni tratti del lago principale per impedire alla volpe di raggiungere le isole e mangiare le uova e abbiamo posto alcuni nidi per la riproduzione delle anatre. Le oche si sono riprodotte. Qui abbiamo pensato anche ai pesci: sono stati realizzati lavori di rinforzo dell'argine tra il lago principale e l'area umida destinata ai pesci che è stata approfondita e protetta con fascine di legname per favorire la riproduzione dei pesci. Numerose specie vegetali sono state piantate per diversificare le rive e creare protezione per la biodiversità. Il tutto è stato fatto col Comune di Legnano e con l'indispensabile lavoro dei volontari.

Dopo le operazioni di contenimento del numero di nutrie, i canneti, in forte ripresa nel 2022 nelle zone umide Foppa e Parades ove erano state fortemente ridotte dalla voracità della specie aliena, nel 2023 hanno avuto un declino in particolare per la specie Tipha latifolia, particolarmente gradita ai roditori. I canneti a Phragmites che nel 2022 hanno attecchito nelle zone umide Riale e Selvatica, ove erano stati piantati anni fa, hanno avuto intensa crescita tanto da necessitare un intervento di contenimento.

Nell'ambito del progetto Saettone tra i parchi Mulini e Roccolo lungo il canale Villoresi sono state attuate azioni a favore di diversi gruppi faunistici: sono stati posti a dimora tronchi di legna marcescente, cumuli di sassi, zattere vegetate, alberi e arbusti e nidi artificiali per mitigare la perdita dei molti alberi tagliati per l'impermeabilizzazione del Canale. Purtroppo moltissimi alberi sono morti per la siccità del 2022 e altri per il nubifragio del 2023. Il reintegro è previsto nella stagione 2023/24.

Le isole vegetate alla zona umida Parades manutenute e ampliate nel 2023 e quelle lungo il Canale Villoresi sono state utilizzate per la nidificazione. La folaga si è riprodotta anche nel 2023 all'Oasi Parades.

Sono stati mantenuti gli svariati Kilometri di siepi e i prati naturalistici, realizzati negli anni scorsi nell'ambito dei progetti denominati Tarabusino e Averla piccola tra Nerviano e Legnano che costituiscono la rete ecologica del Parco in direzione Nord/Sud  denominata APIstrada. Tali sistemi vegetali non hanno subito danni rilevanti dal nubifragio del 24.7.

Molti soggetti del territorio (associazioni, imprenditori agricoli singoli e associati, consorzi e cittadini) hanno contribuito in modo straordinario ed essenziale alla gestione del patrimonio naturale e culturale del territorio, alla sua pulizia, divulgazione e fruizione. Altrettanti hanno monitorato la biodiversità attraverso progetti di scienza dei cittadini e hanno realizzato fotografie che ben documentano la biodiversità del Parco. Nel 2023 sono state avviate attività di monitoraggio delle farfalle da parte di cittadini e dei piccoli roditori da parte dell'università Bicocca di Milano. 

Sono proseguite le attività di progettazione partecipata (progetto Vairone) delle opere ambientali riguardanti le aree di laminazione del fiume Olona. I lavori delle golene 2 (una nuova zona umida che funge anche da scala di risalita per i pesci a san Vittore Olona) e 4 (potenziamento della palude 007) sono state avviate e termineranno nel 2023. Le opere principali sono a buon punto con realizzazione pressoché completa delle arginature e del fondo vasca di valle. La vasca di valle e quella monte (che ha fondo ancora da terminare) nel 2023 hanno riservato interessanti presenze di avifauna legata agli ambienti acquatici (con presenza di ardeidi e specie limicole nelle zone umide temporanee ove ha destino l'acqua proveniente dalla Foppa), la nidificazione del gruccione (in passato diffuso solo nelle limitrofe cave Sempione e San Lorenzo) nei cumuli di terra di coltivo temporaneamente accatastati nella vasca di monte e la nidificazione del martin pescatore nel tratto di fiume limitrofo a golena 3 nastriforme.  Purtroppo le attività riguardanti la variante delle opere principali che comprende anche la sistemazione delle Golene 1 e 3 e il reticolo idrico multifunzionale interno alle aree di laminazione sono in attesa della chiusura della conferenza dei servizi bloccata da una problematica riguardante l'interferenza con il sistema fognario. 

La progettazione delle opere ambientali delle opere di laminazione del torrente Bozzente sono terminate e prevedono la realizzazione di un reticolo idrico alimentato dal torrente con due zone umide e sistemi verdi da realizzare nel 2024. 

Il programma strategico di sottobacino Olona Bozzente ecc. (PSS) approvato nel 2022 dal Contratto di Fiume e dalla Giunta Regionale contiene obiettivi di sistema e azioni specifiche multifunzionali con attenzione anche alla biodiversità. Il Parco Mulini come alcuni altri soggetti del territorio hanno contribuito a realizzare questo importante programma che ha avuto nel 2023 una prima revisione, ma non ha ancora visto l'avvio della sua attuazione.

L'azione per il clima

Ultimo, ma non per importanza: l'azione per il clima fa parte della programmazione pluriennale del parco Mulini e di altri soggetti del territorio come l'ecomuseo di Parabiago, partner del Parco. La campagna congiunta del Parco e dell'ecomuseo "Cambia il clima, cambia anche tu!" illustra risultati e consigli per un'azione condivisa ed efficace per la riduzione delle emissioni di carbonio che riguarda anche la biodiversità. Nell'ambito di un progetto di cooperazione internazionale è stato ultimato il monitoraggio degli impatti culturali ottenuti dall'Ecomuseo in questa importante azione pubblicato nel libro "Ecomuseums and climate change" edito dal coordinatore dell'Ecomuseo di ParabiagoAnche gli esempi di economia circolare testimoniano che l'azione per il clima è condivisa e attuata da molti soggetti con contributi e sussidi. Da segnalare è l'avvio a Parabiago del digestore di sottoprodotti agricoli realizzato da un consorzio di agricoltori della zona.  

Da globale a locale

Importanti documenti nazionali e globali evidenziano che per favorire la biodiversità è necessario la collaborazione di tutti e a tutti i livelli: la COP15 di Montreal (15^ Conferenza delle Parti per la Convenzione sulla Diversità Biologica) con un importante accordo internazionale; la modifica dell'art 9. della costituzione pone tra i principi fondamentali della Repubblica la tutela de "l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni" (il Presidente Mattarella sottolinea che la Repubblica "siamo tutti noi, insieme"); la Strategia regionale per la biodiversità approvata nel 2022 da Regione Lombardia; il nuovo patto per gli impollinatori , approvato dalla Commissione Europea nel 2023. 

Mentre scriviamo questo report si avvicina la COP28, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si terrà dal 30 novembre al 12 dicembre 2023, presso l'Expo City a Dubai. Auspichiamo passi importanti in questo critico momento in cui secondo il segretario dell'ONU Antonio Gutierrez  "Siamo su un'auto­strada per l'inferno cli­ma­tico con il piede sull'acce­le­ra­tore.” 

Il piano 2024-26 per la biodiversità

Il piano è stato approvato dal Comitato di Coordinamento del Parco Mulini in data 24.11.2023

Nel territorio del Parco Mulini, il Programma strategico di sottobacino di Olona, Bozzente, Lura e Lambro Meridionale prevede progetti utili per la gestione delle acque e per la fauna selvatica come quello sulle specie aliene e invasive che andrebbero attivati quanto prima. Alcuni di essi sono già finanziati o in fase di realizzazione come le nuove zone umide: due nelle aree di laminazione dell'Olona e due in quella del Bozzente. 

Andranno continuate le azioni per creare maggiori nascondigli e opportunità di deposizione/alimentazione/nidificazione. I monitoraggi faunistici andranno ripetuti in particolare per i taxa indagati da oltre tre anni e per le farfalle che potrebbero aver subito un'importante riduzione.  

Fare di più con meno

Le risorse per le manutenzioni ordinarie in taluni casi non sono state adeguate all'inflazione a due cifre del 2022 e 2023. E' quindi necessario un ripensamento delle attività manutentive per ottimizzarne gli impatti anche ambientali. Andranno ad esempio limitate ai soli casi di comprovata necessità le manutenzioni dannose per la biodiversità ad esempio quelle in alveo e lungo i canali. 

Il progetto APIstrada potrebbe essere ampliato dal Parco Mulini verso gli abitati lasciando aree incolte per la fauna. Attraverso un piano condiviso coi Comuni potrebbe essere possibile massimizzare gli impatti positivi sulla fauna selvatica ed effettuare una campagna informativa comune.  La riduzione delle risorse di bilancio potrà anche convincere a eliminare del tutto gli inutili quanto dannosi interventi adulticidi contro le zanzare. 

Agire in rete, per la rete

Per massimizzare gli impatti è necessario operare nell'ambito della rete ecologica rafforzando i corridoi, nodi principali e nodi secondari. Gli interventi sul Villoresi puntano a mantenere il corridoio esistente, depotenziato dai lavori di impermeabilizzazione. Quelli sull'Olona riguardano sia corridoi (ApiStrada) sia nodi secondari, 6 zone umide esistenti collegate da tre rogge d'Olona sempre attive e 2 nuove zone umide in progetto nel piano strategico di sottobacino. Il nuovo corridoio Diotti in progetto nel piano strategico di sottobacino vuole formare corridoi tra Olona e Bozzente e un nodo secondario alle aree di laminazione del Bozzente. 

Per fare ciò è necessario continuare a lavorare in rete: Istituzioni, associazioni, imprenditori e singoli cittadini attivi già uniti da numerosi patti di collaborazione sussidiaria come il Patto per l'Olona e il Patto agricolo.

E' opportuno concertare con l'Ambito territoriale di caccia l'estensione della zona "rossa" di divieti di caccia in riva destra d'Olona a Canegrate in zona Mulino Galletto ove  i cacciatori possono uccidere le anatre di passaggio tra le zone umide del Parco Mulini. 

Meno CO2, più biodiversità

In particolare utilizzare i sussidi esistenti per la riduzione delle emissioni di CO2 con funzione anche di aumentare la biodiversità pare una strategia promettente per attuare la rete ecologica a patto che si continui a curare il necessario coordinamento tra i molti soggetti interessati

Report e piani degli anni precedenti

La biodiversità nel 2022 e programma 2023-25

La biodiversità nel 2022

Un anno di con­di­zioni meteo­ro­lo­gi­che estreme ha colpito la fauna e la flora nel parco dei Mulini. 

Per il 2023 sono necessari monitoraggi faunistici, azioni per favorire la fauna e specialmente per ridurre le emissioni che modificano il clima. Ciascuno di noi in rete può contribuire a rafforzare la rete ecologica.

(Relazione a cura del Parco Mulini. In rosso sono evidenziati i testi aggiunti dopo la condivisione con gli attori locali)


Bombe d'acqua, ondate di calore, siccità durante il 2022 hanno messo alla prova la flora e la fauna nel Parco dei Mulini e nelle aree del nostro territorio.

Le con­di­zioni estreme hanno reso la soprav­vi­venza molto dif­fi­cile per gli ani­mali, dai rospi ai pesci e alle far­falle, e dagli alberi ai fiori dei prati.

Poiché quelli che negli anni passati sem­bravano eventi estremi potrebbero diven­tare la nuova norma, è importante pianificare monitoraggi e azioni in favore della biodiversità che, come noi, sta affron­tando il cambiamento climatico.

Nel 2022 abbiamo visto le dif­fi­coltà che molte delle nostre spe­cie dovranno affron­tare se non fac­ciamo di più per miti­gare l'aumento delle tem­pe­ra­ture e per aiu­tare la soprav­vi­venza della biodiversità.

Gli esperti meteo­ro­lo­gici pre­ve­dono che il futuro vedrà più bombe d'acqua cioè acquaz­zoni localizzati, ma molto intensi, insieme ad estati molto sec­che e calde, bat­tendo record con fre­quenza sem­pre più allar­mante se non limi­tiamo le nostre emis­sioni di car­bo­nio.

Vincitori e vinti

I risul­tati più evi­denti dell'estate più siccitosa mai rilevata sin ora nel milanese, sono state le fioriture anticipate con scarsità di nettare e polline e la drastica riduzione dell'irrigazione con prati non irrigati e la mancanza di presenza di acqua nelle rogge di irrigazione in particolare quelle del canale Villoresi.

La sic­cità è stata ter­ri­bile per rane e rospi che hanno biso­gno di aree umide per riprodursi. 

Grazie ad una straordinaria gestione delle poche risorse idriche del fiume Olona da parte del Consorzio, le 6 aree umide del Parco dei Mulini e le 3 rogge sempre attive che le alimentano con l'acqua del fiume Olona hanno subito solo lievi eventi di criticità. Diversamente è andata per le rogge del canale Villoresi che sono andate in secca completa a causa del razionamento dell'acqua con irrigazione a settori del vasto comprensorio irriguo per far fronte alla mancanza di acqua nel lago Maggiore che lo alimenta. Per tale motivo la zona umida della Brughierezza nel Parco del Roccolo, alimentata dal canale Villoresi ha avuto maggiori criticità. La zona umida Cinin nel Parco del Roccolo non ha avuto problematiche essendo stata alimentata con acqua dell'acquedotto per far fronte alla forte evaporazione estiva. La mancanza di acqua nel canale Villoresi durante il periodo invernale a causa dei lavori di impermeabilizzazione ha mostrato l'importanza di queste piccole zone umide per la riproduzione degli anfibi tra cui spicca la rana dalmatina nell'oasi Cinin e l'abbeveramento degli animali tra cui i caprioli nella Brughierezza. 

La sta­gione di fio­ri­tura più breve cau­sata dalla sic­cità ha col­pito farfalle e impol­li­na­tori. Molte spe­cie hanno avuto un anno povero a causa delle fonti di cibo esau­rite durante il loro periodo estivo di punta.

Il timore è che l'estate sia stata troppo secca per per­met­tere alle larve di libellule di soprav­vi­vere in particolare lungo il reticolo idrico del Villoresi.  

I ron­doni e le rondini potrebbero aver avuto minor suc­cesso ripro­dut­tivo a causa della scar­sità di insetti volanti.

Le "bombe d'acqua" estive portano acqua non depurata nel fiume Olona in magra e quest'anno hanno causato morie di pesci nel Parco Mulini. 

Le problematiche climatiche si intersecano con l'emergenza delle specie aliene e invasive. La drastica riduzione del coleottero Tarlo asiatico, evidenziata da alcuni anni nelle zone abitate, purtroppo non ha lo stesso andamento per le aree lungo il fiume Olona. Al parco Castello nel 2022 sono stati tagliati moltissimi alberi che sono stati reintegrati ma molti sono morti per la siccità.  Il numero delle nutrie è in aumento a causa della sospensione delle attività di contenimento svolte negli anni scorsi da Città Metropolitana di Milano. Preoccupano i danni procurati ai nidi degli uccelli dallo scoiattolo grigio americano che si sta diffondendo sempre più ai parchi vicini a discapito dello scoiattolo nostrano. Il contenimento della pianta invasiva Poligono del Giappone in atto nel Parco Mulini ha riscontrato alcune problematiche di coordinamento. La Popilia japonica imperversa nei giardini del Parco. I monitoraggi e le catture del gambero della Louisiana attuate negli scorsi anni con l'aiuto di volontari sono state interrotte.

Ci sono stati alcuni vin­ci­tori. Il clima mite, la disponibilità di pesce e la presenza di acqua nelle zone umide lungo il fiume Olona hanno favorito gli aironi con diverse coppie nidificanti di aironi cenerini che hanno avuto successo riproduttivo mai visto sin ora. Gli aironi affamati hanno però aumentato la predazione dei rettili e neonati di anatre, folaghe e tuffetti.  Anche per questo sono in atto azioni per creare maggiori nascondigli e opportunità di deposizione/alimentazione/nidificazione di molte specie animali come quelle di posare fascine in acqua e canneti/tifeti sulle rive.

Oltre agli aironi, anche altre specie sono in aumento. Si tratta di specie adattabili e con dieta varia come i corvidi. Alle cornacchie grige già da tempo presenti in numero elevato si sono affiancate le gazze in numero che è cresciuto negli ultimi anni.

Un anno di intensa attività 

Tutto ciò è accaduto in un anno di intensa azione a favore della biodiversità.

E' continuata l'annuale introduzione di pesci nel fiume Olona provenienti dal Canale Villoresi in asciutta. I pesci sono stati immessi a Legnano.

Al parco Castello di Legnano il Parco dei Mulini ha approfondito alcuni tratti del lago principale per impedire alla volpe di raggiungere le isole e mangiare le uova e abbiamo posto alcuni nidi per la riproduzione delle anatre. Le oche selvatiche si sono riprodotte. Qui abbiamo pensato anche ai pesci: sono stati realizzati lavori di rinforzo dell'argine tra il lago principale e l'area umida destinata ai pesci che è stata approfondita e protetta con fascine di legname per favorire la riproduzione dei pesci. Numerose specie vegetali sono state piantate per diversificare le rive e creare protezione per la biodiversità. Il tutto è stato fatto col Comune di Legnano e con l'indispensabile lavoro dei volontari.

Dopo le operazioni di contenimento del numero di nutrie i canneti sono in forte ripresa nelle zone umide Foppa e Parades ove erano state fortemente ridotte dalla voracità della specie aliena. I canneti hanno attecchito anche nelle zone umide Riale e Selvatica ove erano stati piantati anni fa.

Nell'ambito del progetto Saettone tra i parchi Mulini e Roccolo lungo il canale Villoresi sono state attuate azioni a favore di diversi gruppi faunistici: sono stati posti a dimora tronchi di legna marcescente, cumuli di sassi, zattere vegetate, alberi e arbusti e nidi artificiali per mitigare la perdita dei molti alberi tagliati per l'impermeabilizzazione del Canale. Purtoppo moltissimi alberi sono morti per la siccità, malgrado le cure manutentive.

Le isole vegetate alla zona umida Parades e lungo il Canale Villoresi sono state utilizzate per la nidificazione. La folaga si è riprodotta anche nel 2022 sia all'Oasi Parades che alla Foppa.

Sono stati mantenuti gli svariati Kilometri di siepi e i prati naturalistici realizzati negli anni scorsi nell'ambito dei progetti denominati Tarabusino e Averla piccola tra Nerviano e Legnano che costituiscono la rete ecologica del Parco in direzione Nord/Sud  denominata APIstrada.

Molti soggetti del territorio (associazioni, imprenditori agricoli singoli e associati, consorzi e cittadini) hanno contribuito in modo straordinario ed essenziale alla gestione del patrimonio naturale e culturale del territorio, alla sua pulizia, divulgazione e fruizione. Altrettanti hanno monitorato la biodiversità attraverso progetti di scienza dei cittadini e hanno realizzato fotografie che ben documentano la biodiversità del Parco.

Sono proseguite le attività di progettazione partecipata (progetto Vairone) delle opere ambientali riguardanti le aree di laminazione del fiume Olona e del torrente Bozzente e del programma strategico di sottobacino Olona Bozzente ecc (PSS) di recente approvato dal Contratto di Fiume e dalla giunta regionale che contiene obiettivi di sistema e azioni specifiche multifunzionali con attenzione anche alla biodiversità. Il Parco Mulini come alcuni altri soggetti del territorio hanno contribuito a realizzare questo importante programma.

L'azione per il clima

Ultimo, ma non per importanza: l'azione per il clima fa parte della programmazione pluriennale del parco Mulini e di altri soggetti del territorio come l'ecomuseo di Parabiago, partner del Parco. La campagna congiunta del Parco e dell'ecomuseo "Cambia il clima, cambia anche tu!" illustra risultati e consigli per un'azione condivisa ed efficace per la riduzione delle emissioni di carbonio che riguarda anche la biodiversità. Nell'ambito di un progetto internazionale è in corso di ultimazione il monitoraggio degli impatti culturali ottenuti dall'Ecomuseo in questa importante azione.  Anche gli esempi di economia circolare, testimoniano che l'azione per il clima è condivisa e attuata da molti soggetti con contributi e sussidi. 

Da globale a locale

Mentre scriviamo questo report è da poco terminata a Montreal la COP15 (15^ Conferenza delle Parti per la Convenzione sulla Diversità Biologica) con un importante accordo internazionale. In Italia la recente modifica dell'art 9. della costituzione pone tra i principi fondamentali della Repubblica la tutela de "l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni". E il Presidente Mattarella ha di recente sottolineato che la Repubblica "siamo tutti noi, insieme". Sempre nel 2022 Regione Lombardia ha approvato la Strategia regionale per la biodiversità. Da questi importanti documenti risulta che per favorire la biodiversità è necessario la collaborazione di tutti e a tutti i livelli!  

Un piano 2023 per la biodiversità

Nel territorio del Parco Mulini, il Piano strategico di sottobacino di Olona, Bozzente, Lura e Lambro Meridionale prevede progetti utili per la gestione delle acque e per la fauna selvatica come quello sulle specie aliene e invasive che andrebbero attivati quanto prima. Alcuni di essi sono già finanziati come le nuove zone umide: due nelle aree di laminazione dell'Olona e una in quella del Bozzente. 

Andranno continuate le azioni per creare maggiori nascondigli e opportunità di deposizione/alimentazione/nidificazione. 

I monitoraggi faunistici andranno ripetuti in particolare per i taxa indagati da oltre tre anni e per le farfalle che potrebbero aver subito un'importante riduzione.  

Fare di più con meno

Le risorse per le manutenzioni ordinarie in taluni casi non sono state adeguate all'inflazione a due cifre del 2022. E' quindi necessario un ripensamento delle attività manutentive per ottimizzarne gli impatti anche ambientali.   Andranno ad esempio limitate ai soli casi di comprovata necessità le manutenzioni dannose per la biodiversità ad esempio quelle in alveo e lungo i canali. 

Il progetto APIstrada potrebbe essere ampliato dal Parco Mulini verso gli abitati lasciando aree incolte per la fauna. Attraverso un piano condiviso coi Comuni potrebbe essere possibile massimizzare gli impatti positivi sulla fauna selvatica ed effettuare una campagna informativa comune.  La riduzione delle risorse di bilancio potrà anche convincere a eliminare del tutto gli inutili quanto dannosi interventi adulticidi contro le zanzare. 

Agire in rete, per la rete

Per massimizzare gli impatti è necessario operare nell'ambito della rete ecologica rafforzando i corridoi, nodi principali e nodi secondari. Gli interventi sul Villoresi puntano a mantenere il corridoio esistente, depotenziato dai lavori di impermeabilizzazione. Quelli sull'Olona riguardano sia corridoi (ApiStrada) sia nodi secondari 6 zone umide esistenti collegate da tre rogge d'olona sempre attive e 2 nuove zone umide in progetto nel piano strategico di sottobacino. Il nuovo corridoio Diotti in progetto nel Piano strategico di sottobacino vuole formare corridoi tra Olona e Bozzente e un nodo secondario alle aree di laminazione del Bozzente. 

Per fare ciò è necessario continuare a lavorare in rete: Istituzioni, associazioni, imprenditori e singoli cittadini attivi già uniti da numerosi patti di collaborazione sussidiaria come il Patto per l'Olona e il Patto agricolo.

E' opportuno concertare con l'Ambito territoriale di caccia l'estensione della zona "rossa" di divieti di caccia in riva destra d'Olona a Canegrate in zona Mulino Galletto ove  i cacciatori possono uccidere le anatre di passaggio tra le zone umide del Parco Mulini 

Meno CO2, più biodiversità

In particolare utilizzare i sussidi esistenti per la riduzione delle emissioni di CO2 con funzione anche di aumentare la biodiversità pare una strategia promettente per attuare la rete ecologica a patto che si continui a curare il necessario coordinamento tra i molti soggetti interessati. 

Allegati

Il programma 2023-25 del parco Mulini

I nuovi progetti del PSS inseriti nel programma 2023-25 (Specie aliene, Più spazio al fiume, Più acqua nel fiume - più acqua dal fiume, Corridoio Diotti)

La biodiversità nel parco dei Mulini

Collabora

Se vuoi collaborare ad azioni concrete per la biodiversità contattaci, sei il benvenuto! Info sulla pagina dedicata 


Link utili

Commissione Europea Un nuovo patto per gli impollinatori , 2023 

Commissione Europea  Guida per le città amiche degli impollinatori (in inglese), 2020