Viktor Emil Frankl nasce a Vienna il 26 marzo, fin da giovane manifesta un vivo interesse per la filosofia e la psichiatria, influenzato dalle teorie di Sigmund Freud e Alfred Adler. Nel 1926 consegue la laurea in medicina presso l'Università di Vienna, intraprendendo un percorso formativo specialistico in neurologia e psichiatria.
La sua carriera accademica e professionale prospera nel corso degli anni '30, con la nomina a primario presso l'Ospedale psichiatrico di Vienna. Tuttavia, l'ascesa del nazismo in Austria sconvolge drammaticamente la sua esistenza. Nel 1938, con l'annessione dell'Austria al Terzo Reich, Frankl venne espulso dall'incarico universitario e subisce crescenti persecuzioni a causa delle sue origini ebraiche.
Esperienza nei campi di concentramento e genesi della logoterapia
Nel 1942, all'età di 37 anni, Frankl viene deportato nel campo di concentramento di Auschwitz, dove rimane per un anno e mezzo. Nonostante le condizioni disumane e l'orrore che lo circonda, Frankl non cede alla disperazione. Tra le baracche di Auschwitz, inizia a elaborare i principi basilari della logoterapia, trovando aiuto nella sua sofferenza immaginando di tenere una conferenza sulle sue esperienze dopo la liberazione.
La logoterapia, termine coniato da Frankl stesso, deriva dal greco "logos" (parola) e "therapeia" (cura), e si fonda sul presupposto che la motivazione primaria dell'essere umano sia la ricerca di un senso ultimo nella vita. Secondo Frankl, anche nelle circostanze più avverse, la vita conserva un significato intrinseco e il compito delle persone è quello di identificarlo.
Anche grazie alla sua tenacia mentale e alla sua profonda capacità di introspezione, Frankl riesce a sopravvivere all'orrore dei campi di concentramento. Viene liberato dalle truppe americane nel 1945, profondamente segnato fisicamente e psicologicamente ma con la sua visione della vita intatta, anzi rafforzata.
Tornato a Vienna, Frankl si dedica con rinnovato vigore alla sua missione di diffondere la logoterapia. Si laurea anche in filosofia e riprende la sua attività di medico e psichiatra, tenendo conferenze e pubblicando numerosi libri e articoli. La sua opera più celebre, L'uomo in cerca di senso (1946), diviene un bestseller internazionale, tradotto in oltre 50 lingue e con oltre 10 milioni di copie vendute.
Negli anni successivi, Frankl viaggia in tutto il mondo, tenendo conferenze e seminari sulla logoterapia. Fonda l'Istituto di Logoterapia a Vienna e diviene professore ospite presso prestigiose università negli Stati Uniti, tra cui Harvard e Stanford. La sua influenza si estende ben oltre la sfera accademica, raggiungendo un vasto pubblico.
Viktor Frankl muore a Vienna il 2 settembre 1997 all'età di 92 anni. La sua eredità intellettuale e spirituale continua a ispirare milioni di persone in tutto il mondo. La logoterapia è oggi praticata da professionisti in diverse aree, tra cui la psicologia, la psichiatria, l'educazione e il counseling. I suoi insegnamenti offrono una guida preziosa per affrontare le sfide esistenziali e trovare un senso nella vita, anche nelle circostanze più difficili.
Oltre alla sua esperienza nei campi di concentramento, la logoterapia di Frankl si basa su una profonda comprensione della natura umana e delle sue dinamiche motivazionali. Egli sottolinea l'importanza della libertà, della responsabilità e dell'amore come elementi essenziali per una vita vissuta con senso e significato.
Le sue opere offrono spunti di riflessione su come affrontare la sofferenza, la morte e la ricerca del senso ultimo dell'esistenza. La sua figura rappresenta un esempio emblematico di resilienza umana e della capacità di trovare speranza anche nelle situazioni più complesse.