4. Potenziare il Distretto sociale e sanitario
Criticità attuali
Nonostante la normativa nazionale abbia progressivamente precisato ruolo e organizzazione del Distretto (Del Giudice et al, 2016):
V’è un’applicazione incompleta e molto diversificata tra le Regioni, in alcune delle quali il Distretto risulta essere un’entità virtuale
Il coordinamento tra la componente “sanitaria” e quella “sociale”, così come il lavoro in equipe interprofessionali, sono avvenuti occasionalmente, solo dove si sono incontrate disponibilità individuali e favorevoli ed eccezionali contingenze
Il passaggio da modello prettamente “sanitario” (concentrato nell’erogazione e prestazione di servizi sanitari) ad un modello di “salute” (promozione e prevenzione nei luoghi di vita e coinvolgimento attivo delle persone e delle risorse delle comunità locali) si è realizzato solo in alcune Regioni.
Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta, a fronte del loro ruolo nodale in quanto “chiavi di accesso” ai servizi sanitari, sono rimasti solo parzialmente e occasionalmente coinvolti nei meccanismi di connessione tra le diverse componenti distrettuali. Le nuove potenzialità tecnologiche di connessione informativa ed operativa sono state utilizzate nei servizi sociali, socio-sanitari e sanitari in misura marginale, a volte frammentaria e non sempre coordinata all’interno di una progettualità organica.
Proposte per il futuro
Esperienze... già oggi
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