Un dono dagli Dei

di Gioele Malandra

In breve...

Il racconto parla di un ragazzo e di suo padre a cui, per il giorno del compleanno del ragazzo, gli dei fecero un regalo.

Paucis verbis...


Fabula narrat de puero et de patre eius, quibus, die natali pueri, dei munera dederunt

Mi chiamo Claudio ed abito ad Angera con la mia famiglia. Oggi compio quindici anni e mio padre mi porterà per la prima volta a pescare nel fiume vicino a casa mia.

Abbiamo preparato la barca in modo che non affondi nei mulinelli che appaiono spesso sull’acqua. Questa barca è molto vecchia, apparteneva  a mio nonno molto tempo fa ed ora appartiene a mio padre. 

Finiti i preparativi della barca prendiamo le reti e ci avviamo verso il fiume. 

Appena arrivati nel punto giusto vediamo un insieme di ombre che ci passa vicino, così io e il mio vecchio buttiamo la rete con delle esche ed aspettiamo.

Mentre aspettiamo, abbiamo preso le nostre canne in legno e abbiamo legato alla corda un'esca con la speranza di prendere qualcosa. 

All’inizio niente, ma poi succede una cosa incredibile che non era mai capitata prima. La barca inizia a dondolare, senza volerlo siamo finiti sopra un mulinello enorme. La barca si scuote a destra e a sinistra come un toro infuriato, questa è la collera degli dei che si abbatte su di noi, almeno questo è ciò che credevo. 

Finita la catastrofe, pensiamo che oramai non possiamo più prendere niente, ma, tutto d’un tratto, mentre tiriamo su la rete, vediamo che è diventata molto pesante tanto che nemmeno mio padre, che è un uomo forte, riesce a tirarla su. 

Questa cosa non era mai capitata a nessuno della famiglia, abbiamo preso più di cento pesci di grossa taglia e non è finita qui! Con le canne in legno, abbiamo preso due lucci di cinquanta chili l'uno. Questa non è la collera degli dei, è un dono da parte loro.

Appena arrivati a casa, la mia famiglia cade a terra dallo shock. Possiamo guadagnare un sacco di soldi e abbiamo un sacco di scorte alimentari.

Alla fine, ci accorgiamo che anche la rete è diversa, è molto più folta e con corde più fini: non ci saranno più le volte che si torna indietro a mani vuote!