L'importanza della bellezza
di Michele Simonetti
Riassunto
Il nonno fa un regalo speciale a suo nipote Riccardo e lui ne rimane colpito.
Summarium
Avus nepoti suo Riccardo singulare donum dat et puer felix est.
Era una fresca mattinata di primavera, il sole splendeva nel cielo e Riccardo, un giovane di dodici anni, abitante di Angera e figlio di un ricco commerciante, era indaffarato nel giocare con i suoi compagni di classe con una palla.
Era molto felice perché da lì a qualche giorno dopo sarebbe stato il suo compleanno, una festa che per il ragazzo è stata sempre importante, infatti ad ogni suo compleanno rivedeva suo nonno.
Quest’ultimo viveva a Rimini, città che il piccolo Riccardo non aveva mai visitato.
Marcus Magnus, il nonno, così chiamato per il suo coraggio e audacia in battaglia, ogni compleanno di suo nipote andava ad Angera, portando sempre con sé qualcosa di particolare.
L’ultimo anno poi aveva regalato a Riccardo degli astragali, tutti fatti a mano dal miglior artigiano di Rimini.
Quell’anno invece aveva promesso al nipote qualcosa di speciale, non un regalo qualsiasi, non un oggetto o un giocattolo, ma qualcosa che gli sarebbe rimasto impresso per tutta la vita.
Il tanto atteso giorno arrivò, il nonno andò a trovare il giovane, fu un’esplosione di felicità per entrambi, l’amore tra di loro era indescrivibile.
Passarono tutta la mattina insieme a ridere e giocare fino al pomeriggio, quando il tanto atteso momento del regalo arrivò.
Il nonno portò il giovane in un posto molto particolare, le cave di Angera.
L’anziano spiegò a Riccardo che in quel luogo si estraevano delle pietre molto particolari, rocce sedimentarie rosse, gialle e bianche, utilizzate per molti impieghi, come per la costruzione di strutture e per le decorazioni.
Il ragazzo, al vedere lo splendore di quelle magnifiche rocce, rimase a bocca aperta, non aveva mai visto qualcosa del genere.
Gli occhi gli si riempirono di felicità e di colore, pensò che vedere quello spettacolo insieme al nonno fosse il regalo migliore mai ricevuto.
Marcus spiegò al ragazzo qualcosa che aveva imparato con il tempo: gli disse che per lui un bel regalo era ciò che rimaneva per tutta la vita, non un qualsiasi giocattolo o oggetto, ma un’emozione che lo potesse accompagnare per sempre, ricordandogli che esiste la bellezza anche nei periodi più scuri.