Il gioiello guaritore

di Zainabe Maamari

In italiano:

Il gioiello di Angera era un diamante enorme, prezioso e lucente. Era il tesoro della città e aveva attirato numerosi visitatori da tutto il mondo. Ma un giorno è stato rubato e ricomparve miracolosamente accanto ad un fanciullo guarito.

In latino:

Angerae gemma fuit ingens, pretiosa et fulgens. Hoc erat thesaurus urbis atque multos ex toto mundo ad se attraxerat viatores. Sed olim gemma ablata est et mirabiliter apparuit postea, iuxta puerum sanatum.

C'era una volta una città chiamata Angera, situata all’interno dell'Impero Romano. Era una  cittadina ricca  di storia e di cultura, famosa per la sua bellezza e la sua ricchezza. Ma c'era una cosa in particolare che attirava l'attenzione dei turisti: il gioiello di Angera. 

Questo gioiello era un diamante enorme, il più grande e il più prezioso e il più lucente che il mondo avesse mai visto. Era custodito nella città con la massima attenzione, poiché era considerato la vera e propria anima di Angera. Il diamante era stato estratto da una miniera fuori città, da lì era diventato un simbolo di ricchezza e potere. 

La leggenda narra che il gioiello fosse stato portato in città da un cavaliere che lo aveva scoperto per caso durante il viaggio di ritorno verso casa. Egli lo aveva venduto a un ricco nobile di Angera, che ne aveva subito apprezzato bellezza e valore. Da allora, il gioiello era diventato parte integrante della città e aveva attirato numerosi visitatori da tutto il mondo. 

Ma un giorno ci fu uno scandalo: il gioiello era scomparso, quindi tutti gli abitanti, dai più anziani ai bambini innocenti, si riunirono per trovarlo; nella città tutti i lavori furono sospesi e pure i patrizi erano in pensiero per il gioiello, così prezioso che avevano annunciato che chiunque lo trovasse avrebbe ricevuto una ricompensa.

Tutti si diedero da fare nella ricerca, ma da nessuna parte il gioiello fu trovato, tranne quando una matrona ritornò nella sua abitazione, visto che aveva il figlio malato, entrò in casa e...trovò il figlio guarito, che stava mangiando il pane a treccia! 

Di fianco a lui c’era il gioiello che scintillava. 

Il figlio guardò la madre dicendole che era guarito grazie al potere magico del gioiello. 

Da quel momento il gioiello fu considerato oltre che prezioso e unico, una realizzazione divina scesa dal cielo per proteggere gli abitanti di Angera.