Il pane      

Storia del pane

Alcuni panini sono stati rinvenuti negli anni Settanta nella necropoli romana di Angera ed erano utilizzati dagli antichi come offerta funebre. Il pane trovato e conservato ora al Museo Archeologico risulta carbonizzato, forse intenzionalmente, perché accompagnasse le sepolture a incinerazione.


Nelle tombe sono stati trovati altri reperti, come viveri o noccioli di frutta o castagne, frutti con  con cui si faceva la farina per il pane così da renderlo più gustoso dato il sapore neutro della segale.


La ricetta del pane giunse dalla Grecia, fra III e II secolo a.C. 

I panettieri romani divennero così esperti da produrre tanti tipi di pagnotta, inizialmente realizzate con il farro, cereale più tradizionale, poi in seguito con il frumento


A noi sono arrivate tre forme di questo pane tipico: quadratus, tazìna, treccina.

Il momento del banchetto


Il banchetto era una cena speciale che si distingue dai pasti quotidiani poiché di solito l'alimentazione era molto semplice e costituita da vegetali, cereali e legumi. 

Il banchetto veniva preparato con estrema cura con fiori, illuminazioni speciali o giochi d'acqua. In queste situazioni l'atto del cibarsi diventa un vero e proprio rituale, celebrato con specifici alimenti, gesti e formule verbali adeguate. 

Necropoli romana di Angera

(dove oggi sorge il cimitero)

Banchetto romano

Quadratus:

Forma a croce perché veniva diviso attraverso l’uso di un bastone e condiviso tra i commensali. 

Treccina:

Dalla forma prettamente estetica.

Tazìna:

Viene fatta attualmente dai ristoranti e dentro venivano messe le zuppe, utilizzata come piatto o scodella.

Creazione del pane di Angera

La ricetta è stata elaborata partendo da ingredienti antichi, utilizzando unicamente farine biologiche macinate a pietra e lievito naturale.

I panini romani erano preparati con farine di farro e di frumento, macinate a pietra in modo grossolano, e lievitati probabilmente tramite lievito di birra, che i Romani avevano imparato ad usare dopo il contatto avvenuto coi Celti, consumatori di birra.

La Satura Lanx

L’espressione lanx satura è latina ed era utilizzata per indicare un piatto ricco di ogni sorta di bontà che venivano date in offerta agli dei, soprattutto alla dea Cerere, divinità della terra e della fertilità. 

Ipotizziamo che anche nel centro delle tazine angeresi si potessero deporre cibi che accompagnavano il pane.