Hit et nunc

di Fatima Serraji

Brevemente in italiano

Dafne è una ragazza nobile e vive in un piccolo villaggio dell'Angera romana. Una mattina nel bosco incontra un ragazzo, Fulvio,  e si innamora. Lui la invita al ballo Hit et nunc offrendole in seguito un gioiello splendido.

Brevemente in latino:

Dafnes puella nobilis est et in vico parvo Angleriae Romanae habitat. Olim in silva iuvenem, Fulvium, videt, et deinde cadit in amorem.  Ille Dafnem in choro 'Hic et Nunc' invitat atque postea splendidam gemmam puellae donat.

Mi presento: sono Dafne e  vivo in un piccolo villaggio dell’Angera romana. Ho 15 anni appena compiuti. Mio padre è un nobile. Mi ha tramandato la passione della scrittura grazie all’istruzione privata. Ho scritto molti volumina di poche pagine che parlano delle mie passioni, le mie esperienze, ciò che svolgo nel tempo libero e tanto altro.

Oggi mi sono svegliata molto presto poiché mia madre mi ha chiesto di compiere alcune commissioni. Devo procurare del pane, delle uova e del latte.

Durante il mio cammino, sono inciampata su un sasso cadendo e sporcando tutto il mio vestito. Mi sono graffiata il gomito e il ginocchio destro. Sento dei passi provenire da lontano, sono terrorizzata. -State bene signorina?- ho udito. 

Io ho ribattuto di sì mentre ero graffiata dappertutto. “Forza, vi aiuto io”, ha continuato il fanciullo. Io ho ringraziato anche se sapevo già che ce l’avrei fatta pure da sola. - Piacere, sono Dafne - ho deciso di presentarmi. - Io sono Fulvio -. Abbiamo continuato a parlare per tanto tempo. Lui mi ha raccontato di essere un nobile appassionato della scrittura, come me. -Scusa, ora devo scappare per compiere le commissioni che mia madre mi ha chiesto di svolgere quindi…- Ma lui mi interrompe: - Prima che tu vada, voglio tu sappia che tra pochi giorni ci sarà un ballo chiamato “Hit et nunc”, e vorrei chiederti se desideri venirci con me. “Certo, è un piacere per me!” . Sono felicissima dentro ma fuori mi sforzo di restare neutra. Tornata a casa scrivo tutto nel mio libricino spiegando ai miei genitori ciò che è successo e raccontando a loro di Fulvio e del ballo. Tra pochi giorni potrò rivedere Fulvio, non vedo l’ora. 

“Questo vestito mi sta bene, oppure quello azzurro è più carino?”, ho pensato.

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Arrivata al ballo ho visto Fulvio che mi ha porto il suo braccio con un gioiello splendente.

-Questo è il gioiello di Angera, il più prezioso di queste zone. Esso rappresenta lo status di ricchezza e bellezza. È composto da pietre preziose con colori lucenti e splendidi - “È bellissimo!”, ho esclamato dal profondo. “Luccica veramente tanto e questi colori rendono incantevole l’aspetto facendo fare a chi lo indossa bella figura. Sta benissimo con il mio vestito!”. Ho provato il gioiello e ho sentito gli occhi di Fulvio addosso. “Ma quello è il gioiello di Angera!”, “Beata lei!”, “Ma quanto sarà costato?”, “È splendido!”, “ Il prossimo risparmio sarà per il gioiello di Angera”. Ho sentito tutti gli occhi su di me con commenti che sembravano proprio complimenti. Effettivamente il gioiello è splendido e grazioso e ne sono veramente contenta. “Grazie veramente tante, Fulvio, apprezzo questo regalo con tutto il cuore”. “È un piacere per me sentire queste parole” ha detto. “Mi concedi questo ballo?”. “Sì, con piacere” ho replicato. Poi ci siamo diretti nel mezzo della sala ballando come due uccellini contenti.