L'amore di una cosa     semplice


di Lorena Misiano

In breve...

Atena Nausica, una bambina di sette anni, scopre la lavorazione del pane in una panetteria di Angera con la nonna.

Paucis verbis...

Atena Nausica, puella VII annorum, panem factum in vico Angleriae cum avia sua detegit.  

É un sabato mattina di fine inverno e Atena Nausica, un bimba di sette anni, va al mercato insieme a sua nonna per comprare della frutta, che le servirà per ornare  la sua graziosa Satura Lanx da portare a scuola alla magistra.

Quel giorno, però, Atena e sua nonna entrano in un vicolo stretto e sentono un odore intenso di lievito e pane appena sfornato; incuriosite si mettono alla ricerca della panetteria e arrivate alla fine del vicolo, alla loro destra trovano quel buonissimo panificio, entrano e vedono il signor Clemente, ovvero il loro vicino di casa, che lavora un panetto di pane.

Allora Atena decide di acquistare sei Tazìne, così da poter fare la sua buonissima zuppa di cipolle, zucchine, melanzane e carote che tanto le piace preparare e invece la nonna decide di  acquistare due Treccine.

Arrivate a casa, Atena e sua mamma iniziano a preparare la deliziosa zuppa da servire a pranzo nella Tazìna. Il pranzo è apprezzato da tutti, anche dal papà che di solito non gradiva le verdure, specialmente le zucchine, perché diceva che sono viscide e senza sapore. 

Da quel giorno, Atena si è innamorata della lavorazione del pane tanto che, ogni sabato dopo il giro al mercato con la nonna resta tutta la mattinata a guardare il signor Clemente che impasta con amore, tranquillità e delicatezza un piccolo panetto di pane.


È un pomeriggio caldo e afoso di luglio, quando ad Atena arriva una brutta notizia: il signor Clemente è venuto a mancare Allora la bimba decide di fare una promessa e dice ai suoi genitori che da grande diventerà una panettiera bravissima come il signor Clemente: di fatto dopo alcuni anni dalla morte di Clemente Atena apre la sua panetteria chiamata “Da Clemente” in onore del suo amico.