I vaccini di nuova generazione

Articolo di Alessio Marinelli

I vaccini approvati in Italia e in Europa sono al momento Pfizer-BioNTech, Moderna e AstraZeneca , ed entrambi utilizzano una tecnologia innovativa, basata su una molecola presente in tutte le nostre cellule e fondamentale per il loro funzionamento: l’RNA messaggero, chiamato anche mRNA.

Per ogni proteina che viene utilizzata dentro le nostre cellule esiste infatti una molecola di mRNA che la codifica: senza questa molecola la cellula non saprebbe come costruire la proteina corrispondente. L’obiettivo dei vaccini per Covid-19 (anche di quelli che utilizzano tecnologie più vecchie) è quello di mostrare in anticipo al nostro sistema immunitario la proteina Spike, che viene utilizzata dal nuovo coronavirus per entrare nelle cellule e la cui forma dà il nome al virus. In questo modo il sistema immunitario ha il tempo di produrre una risposta adeguata sia a livello di anticorpi, sia di cellule che gli permetterà di riconoscere e sconfiggere il virus rapidamente, nel caso di infezione.

"I vaccini a mRNA usano una tecnica molto ingegnosa per mostrare la proteina Spike al sistema immunitario: la fanno produrre direttamente alle nostre cellule dando loro le istruzioni per costruirla, ovvero fornendo loro la molecola di mRNA che codifica la proteina". Inoltre La presenza degli adiuvanti è considerata necessaria per fare in modo che la risposta immunitaria sia quanto più simile possibile a quella che si registrerebbe in presenza dell’agente patogeno come tale.

Il vaccino Johnson & Johnson è subentrato successivamente dopo essere stato autorizzato da EMA e AIFA (dopo essere stato utilizzato anche in altri stati).

È un vaccino a vettore virale ed è consigliato per le persone a partire dai 18 anni di età. La sua somministrazione è regolata dal piano vaccinale di vaccinazioni che prevede più fasi. In Italia dovrebbe essere somministrato a persone di età superiore ai 60 anni.

Come agisce

Si basa su un virus sostanzialmente innocuo per l’organismo umano, all’interno di questo sono state inserite le informazioni per la produzione della proteina spike di SARS-CoV-2 e il virus viene utilizzato come vettore per introdurre nelle cellule il materiale genetico della proteina spike che permette al virus di innescare l’infezione. Una volta somministrato con la vaccinazione l’adenovirus penetra nel nucleo delle cellule dove fornisce il codice genetico per produrre suddetta proteina; le cellule T del sistema immunitario riconoscono lo stimolo provocato da questa proteina e attivano la produzione di anticorpi specifici contro il virus, inoltre con la vaccinazione vengono prodotte cellule dotate di memoria difensiva contro la proteina spike (se i in futuro dovesse entrare in contatto con il virus il sistema immunitario ne avrà memoria).

Con il vaccino si introduce nelle cellule solo l’informazione genetica necessaria per costruire copie della proteina spike.

A differenza degli altri vaccini viene somministrato in una sola dose poiché ricorre all’utilizzo di un vettore altamente immunogenico dopo una sola dose capace di indurre una risposta immunitaria forte, inoltre è efficace nel ridurre la malattia e semplificare la gestione delle vaccinazioni di massa.

La maggioranza dei vaccini prevede una doppia dose in cui la seconda somministrazione è un richiamo per attivare le cellule della memoria a lunga vita per stimolare una protezione maggiore e più duratura.