Vera Rubin

La materia oscura

Articolo di Amicizia Maraluna 3E

Vera Rubin (Filadelfia, 23 luglio 1928 – Princeton, 25 dicembre 2016) fu un’astronoma statunitense che studiò astronomia al Vassar College, era intenzionata poi a proseguire gli studi alla Princeton University, ma rimase recluso alle donne fino al 1975, perciò rese un master in fisica alla Princeton University, per poi conseguire un dottorato di ricerca nel 1954 alla Georgetown University. Con i suoi primi lavori dimostrò che la maggior parte delle galassie mostra peculiari movimenti dovuti alla loro aggregazione gravitazionale in ammassi.

Durante questo periodo insegnava part-time al Montgomery County Community College e alla Georgetown University. E raggiunse una certa fama per essere stata la prima donna ad avere il permesso di usare gli strumenti del Palomar Observatory. Si trasferì poi al Dipartimento di magnetismo terrestre della Carnegie Institution di Washington, e ci restò per il resto della sua carriera.

Qualche anno più tardi collaborò con Kent Ford per studiare il moto delle stelle e dei gas nella galassia Andromeda, notando così che la sua rotazione era anomala dato che ruotava troppo velocemente e se l'unica massa a tenerla insieme fosse stata la materia visibile ai telescopi essa avrebbe dovuto essere proiettata lontano.

Anche se in quegli anni osservazioni del genere erano molto controverse Rubin e altri collaboratori continuarono a lavorare per dimostrare la loro tesi. La sua scoperta fu chiamata la materia oscura e fu accettata solo alla fine degli anni '70 del secolo scorso. L’esistenza della materia oscura è stata confermata in quasi tutti i sistemi astronomici su larga scala, ma sulla sua natura si sa pochissimo, ci sono però delle restrizioni non solo sulla quantità di materia oscura, ma anche sulla sua composizione; infatti, escluso che si tratti di materia ordinaria, composta quindi di protoni e neutroni.

Per il suo lavoro, Rubin ha ricevuto diversi riconoscimenti, ed è stata la seconda donna, dopo Caroline Herschel nel 1828, a ricevere la medaglia d'oro della Royal Astronomical Society.

Nel corso della sua carriera Vera Rubin ha sempre incoraggiato le giovani ragazze a entrare nel campo dell’astronomia. Non è però ricordata o caratterizzata per il suo essere donna, ma per i suoi notevoli contributi in qualità di scienziata. Come ha scritto una volta: “I miei numeri significano per me più del mio nome. Se gli astronomi stanno ancora usando i miei dati a distanza di anni, questo è il più grande complimento”.